Ovvero: chi picchia per primo picchia due volte.
Di questi tempi, i tempi del polically correct e del fair play, non è nemmeno concesso dirla una cosa come questa: è rude e … maleducata! Certo, le buone maniere, le convenzioni e, soprattutto, le ipocrisie a cui siamo ormai più che assuefatti, impongono di mostrare il contrario. Eppure, proprio di questi tempi il concetto espresso da questo proverbio è, almeno metaforicamente, molto applicato.
E’ uno di quei modi di dire che, un tempo, si usava molto a Roma. Io l’ho infatti imparato da mio nonno, che era convinto della sua giustezza. In effetti, per lui, cresciuto all’inizio del Novecento in un quartiere popolare in cui esistevano le “bande” di ragazzini che non perdevano occasione per prendersi a pugni e sassate, aveva un valido significato letterale, specialmente dopo aver perso un dito in una delle tante sassaiole. E poi dicono che il bullismo è un fenomeno dei nostri giorni! Non sarà semplicemente che allora non aveva ancora un nome? Qualsiasi cosa per diventare un “fenomeno” ha bisogno di un nome.
Comunque di certo mio nonno non si sarebbe sognato di applicare l’aggressivo concetto di questo proverbio ai fatti quotidiani: al lavoro, alla carriera, alla fila alla posta, al traffico cittadino … Come quando, pur avendo il numeretto per la fila, il simpatico signore passa avanti dicendo “devo solo chiedere un’informazione”. Così impegna l’impiegato per l’informazione impedendo alla fila di procedere e, qualche volta (dipende in questo caso dall’impiegato), riesce pure a spuntarla e a passare avanti … “tanto ormai è qui”. Compri due e paghi … zero. Un piccolo, piccolissimo fatto, certo, che però insinua quella piccolissima rabbia, scaturita dalla piccolissima ingiustizia fatta, che fa nascere una piccolissima frustrazione, che si va a sommare a tante, tantissime altre piccolissime frustrazioni (e a qualcuna più grande) che poi tutte insieme fanno crescere quella piccolissima, piccola … media rabbia. Ma dato che convenzione ed ipocrisia lavorano insieme, si resta spesso in silenzio, o al più ci si lamenta alle spalle del simpatico signore, col vicino di fila, per educazione, forse, o più spesso per paura di creare scontri, di prendere una seconda sberla (virtuale) più forte dal solito simpatico signore. Perché ha menato per primo e quindi …