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Accademia di Romania in Roma

instituto_culturale_romaniaSono molto pochi a Roma i centri di e di interesse appartenenti all'universo romeno. Una comunità per certi versi abbandonata, disprezzata, criticata, che non trova fondamento in nessun luogo e che non riesce a gettare le radici nel territorio italiano. Troppi gli impedimenti a creare una comunità in regola, tante le intenzioni ma anche tanti gli ostacoli che si frappongono tra l'idea e la messa in atto. Eppure a Roma vive ed opera ormai da anni, un luogo di concentrazione e di diffusione della cultura romena, punto di riferimento e grande orgoglio per questa popolazione, segno di grande fermentazione e prolificità del patrimonio artistico romeno.

stemma_romaniaStiamo parlando dell'Accademia di Romania in Roma, con sede a Valle Giulia, esattamente a Piazza Josè de San Martin, in uno dei quartieri più rinomati della capitale.
A due passi dal centro e dal prestigioso quartiere Parioli, l'Accademia ha una lunga ed interessante storia alle spalle. Vittima di decostruzioni, rifacimenti e vari restauri, nel tempo è riuscita a mantenere il primato di trasmettitrice della cultura del suo popolo, e ha mantenuto sempre alta la sua funzione, riuscendo a sopravvivere alla Grande guerra – seppur con grandi perdite –  e alle tumultuose vicissitudini del governo romeno.
Il Parlamento romeno approvò una legge nel 1920 che prevedeva la costruzione delle accademie romene all'estero: a Parigi, la Scuola Romena di Fontenay aux Roses, e a Roma, la Scuola Romena.
Allo scopo di costruire un Accademia Romena di Storia, Archeologia e Belle Arti, nel 1921 il Governatorato di Roma concesse alla Romania un territorio di circa 5.000 mq a Valle Giulia.
Nella sede provvisoria di via Emilio dè Cavalieri 11, ebbero luogo le prime lezioni con quattro membri, che divennero dieci nel 1925. Per i primi venticinque anni, quindi fino al 1947, l'Accademia si concentrò unicamente sulle materie di archeologia, storia, filologia e belle arti; senza dimenticare il grande spazio che veniva riservato alle conferenze pubbliche, a partire dal 1924. Nel primo annuario, che uscì nel 1923, vennero raccolti studi di storia, archeologia, storia dell'arte e architettura, filologia classica e moderna. Nel 1933 l'Accademia si trasferì nell'attuale sede, in un edificio costruito dall'architetto Petre Antonescu, usufruendo dei fondi della Banca Nazionale Romena.
Dal 1947 al 1969, secondo il volere delle autorità romene, l'Accademia rimase chiusa e il suo edificio cadde progressivamente in rovina, fino a quando venne riaperto nel 1969 come Biblioteca Romena a Roma, dopo una serie di lavori di restauro. Solo nel 1990, dopo la Rivoluzione del 1989 e la caduta del regime, cambiò nuovamente statuto fino a diventare Accademia di Romania.
E' gestita dal Ministero romeno degli Affari Esteri, mentre le sue attività sono coordinate dall'Accademia Nazionale Romena, dal Ministero romeno dell'Educazione e della Ricerca e dall'Istituto culturale. Ogni tipo di iniziativa viene promossa in base all'Accordo Culturale fra i governi romeno e italiano.
L'Accademia oggi si concentra non solo sulle tradizionali attività di studio e ricerca, ma si interessa anche di promozione culturale, ospitando diversi : mostre, concerti, conferenze e spettacoli.
Accoglie giovani studiosi, in particolare vincitori di borse di studio a Roma e in Italia – in primo luogo chi è riuscito ad ottenere la borsa "Vasile Parvan", in memoria del fondatore dell'Accademia – e altri studenti, ricercatori di università e di istituti di ricerca romeni. Nell'ambito universitario quindi ricopre una grande funzionalità, accentuata anche dal suo ruolo di mediatrice fra il mondo studentesco romeno e le università ed istituti di ricerca presenti a Roma e in Italia. A questo proposito organizza costantemente seminari, conferenze ed incontri tra studiosi italiani e di altre nazionalità, favorendo l'integrazione e la comunicazione tra i giovani appartenenti a diverse comunità.
La Biblioteca presente all'interno dell'Accademia, è una delle più prestigiose di tutte le Istituzioni Culturali Romene all'estero. Con circa 33.230 volumi, ai quali si aggiunge inoltre un'importante collezione di periodici, favorisce un'intensa attività di ricerca e studio, e contribuisce ad incrementare l'autorevole patrimonio dell'Accademia.
Come si può notare, è davvero grande l'interesse culturale che i romeni cercano di trasmettere in Italia attraverso questo centro di propagazione degno di nota, perché grande e pregna di significati, nonostante tutto, è la loro storia; ed è anche grazie all'Accademia di Romania in Roma che si cerca di rivalutare la loro posizione in questo ambito.

Per ulteriori informazioni:
Valle Giulia, Piazza José de San Martin, 1 00197 – Roma
Tel. 06.3208024     
E-mail: accadromania@tin.it 

 

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