Vi siete mai chiesti che cosa un cittadino non italiano porta nella sua valigia di “emigrante”? E quali sono le aspettative di vita, di integrazione, di possibilità varie che questa gente si attende una volta in Italia?
“Diversità” che fanno conoscenza, culture che si mescolano, luoghi comuni che si incontrano, e forme di integrazione che a volte si registrano solo dopo anni. Senza con ciò dimenticare che in una storia di convivenza c’è sempre un dare e un ricevere da entrambi le parti.
E così è stato anche per la comunità turca che vive in Italia e a Roma. All’inizio della loro storia migratoria erano cittadini dislocati qua e là lungo la penisola senza neanche conoscersi tra di loro. Oggi, grazie alle associazioni culturali, che hanno svolto l’importante ruolo di unire, possiamo parlare addirittura di una comunità turca che vive, cresce e lavora nel cuore di Roma, e non solo in Italia.
A Roma, dai dati del censimento, aggiornati a Dicembre 2006, risultano iscritti all’anagrafe comunale solo 628 cittadini di nazionalità turca. Lavorano soprattutto nel settore della ristorazione, o sono operai nel settore edilizio oppure sono studenti, iscritti a una delle università della Capitale, e arrivati con i finanziamenti dei progetti europei attraverso il programma Erasmus.
A Roma, la Turchia è possibile viverla in tanti modi. Uno di questi, quello più immediato e diretto, è quello di andare alla scoperta dei ristoranti tradizionali presenti nella città, i quali, offrono tanta ospitalità e cordialità “condita” da ottimi piatti tipici. Infatti, servizio eccellente e cucina ottima sono le “doti” di “Topkapi”. Il locale, in Via Nomentana al civico 81, che offre involtini di melanzane, salse, antipasti, cozze fritte, involtini di riso nelle foglie di vite, vitella con purè di melanzane, verdure allo yogurt e tantissimi dolci.
Fast Food e take away è “Istanbul Doner Kebab” che si trova zona Esquilino, Via Giovanni Giolitti. Il fast food offre kebab misto: di vitello, pollo e tacchino.
Per chi ama la Turchia e ama tenersi aggiornato su tutte le iniziative culturali, gli incontri, e gli eventi che riguardano la comunità a Roma è nata “Turchi in Italia”, unione di una serie di newsgroup, che “vivono” sotto una direzione unica al fine di creare un ponte tra l’Italia e la Turchia. Fanno parte di questo gruppo: Italyadakiturkler, associazione nata per dare supporto ai turchi che vivono in Italia essendo il loro punto di riferimento per chiedere informazioni e supporto; e Italyadaegitim, che fornisce supporto a coloro che arrivano in Italia per motivi di studio.
E poi, solo l’anno scorso, nel 2012 si è svolta la seconda edizione del Film Festival dedicato al Cinema Turco. L’evento si è svolto alla Casa del Cinema con il titolo “Mamma li turchi arrivano con i film” e come tutti i festival cinematografici anche questo ha lo scopo di avvicinare il pubblico al cinema, in questo caso, al cinema turco, ed esserne di aiuto. L’evento, patrocinato dal Ministero della Cultura e del Turismo Turco, dal Ministero per l’Unione Europea della Repubblica di Turchia, con il sostegno dell’Ambasciata Turca a Roma, è stato organizzato da SRP Istanbul, e ha avuto il presidente onorario in Ferzan Ozpetek.
Ma alla base di un progetto così interessante cosa c’è? “Il Film Festival Turco di Roma che è il più ampio e variopinto sbarco del Cinema Turco in İtalia finora realizzato, si avvia per mostrare al pubblico İtaliano la varietà delle storie della Turchia e la profondità delle emozioni in comune delle due società” (da www.filmfestivalturcodiroma.org).
Una opportunità? Una possibilità per il popolo italiano di confrontarsi con una cultura, quella turca, ricca di storia? Sicuramente una finestra che si apre sul mondo e che offre una visuale a tutto campo, dove immancabilmente alcuni valori, soprattutto quelli legati alla famiglia e alla vita della comunità, resistono e sono ben saldi nel vissuto di questo popolo.