Le conquiste del grande impero romano si estesero fino all’Ungheria ed alla parte più orientale dell’attuale Europa, dove il predominio romano durò per almeno quattro secoli, tra la fine del I e la seconda metà del IV dopo Cristo. E le testimonianze di questo periodo sono tuttora presenti in diversi siti della capitale magiara Budapest e della sua provincia, come nel caso di Aquincum, in Pannonia orientale.
La cultura magiara della capitale ruota oggi intorno alle iniziative dell’Accademia d’Ungheria, che ha la sede in via Giulia n.1 presso Palazzo Falconieri. Si tratta di una prestigiosa costruzione del XVI secolo con alcune pregevoli testimonianze scultoree del Borromini, tra cui le due erme barocche che ne adornano la facciata. Anche per la presenza dei lavori del grande scultore barocco, Palazzo Falconieri è attualmente l’immobile con il maggior valore in possesso dello Stato ungherese all’estero.
Dal settembre 2009 si può visitare la pregevole altana, posta sopra la loggia del Borromini. Si tratta di un pezzo di grande importanza artistica, unico nel suo genere tra le moltissime opere del genio barocco a Roma, offrendo inoltre una spettacolare vista sulla capitale.
L’Accademia opera dal 1927, con attività volte principalmente alla divulgazione dei variegati aspetti della cultura ungherese ed al sostegno di ricercatori e borsisti presenti a Roma. Durante tutto l’anno le attività dell’Accademia sono volte alla sponsorizzazione di artisti, attori e musicisti internazionali ungheresi, portandoli alla ribalta e valorizzandone l’opera nella vita culturale di Roma e dell’Italia in generale.
Palazzo Falconieri è una sede rinomata e nota al pubblico romano, in quanto i suoi spazi ospitano spesso interessanti iniziative tra cui concerti, esposizioni d’arte, proiezioni, mostre fotografiche e serate letterarie. La biblioteca è specializzata sui temi della cultura magiara e contiene diverse migliaia di volumi, alcuni dei quali anche di grande valore.
Il culmine del programma degli eventi si raggiunge il 22 gennaio di ogni anno, quando presso l’Accademia si celebra la “Giornata della Cultura Ungherese”, in occasione della quale vengono regolarmente organizzate rappresentazioni culturali in grande stile.
Dai primi anni ’90 l’Accademia è anche sede dell’Istituto Storico Fraknói, che commemora il vescovo ungherese Vilmos Fraknói. Durante la fine del XIX secolo, Fraknói fece costruire una residenza nel quartiere nomentano, intesa appositamente per ospitare i ricercatori ungheresi e favorire in tal modo lo studio di fonti e documentazione ungheresi all’interno del vastissimo Archivio Segreto del Vaticano. Membro della “Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell’Arte in Roma”, l’Istituto Fraknói organizza attività a supporto della ricerca scientifica, dibattiti, convegni, presentazioni di libri e mostre, contribuendo così a rafforzare la stima e la reputazione ungherese nei più importanti ambienti scientifici internazionali.
Per contattare l’Accademia d’Ungheria: http://www.magyarintezet.hu o 06.6889671.
Ancora nel quartiere nomentano (via dei Villini n.12-16), circondata dalle stupende costruzioni in stile coppedè, si trova l’Ambasciata della Repubblica d’Ungheria in Italia. È possibile contattare l’Ambasciata telefonicamente (06.4402032) o via internet (http://www.huembit.it).
Per incontrare i migliori sapori della caratteristica cucina austroungarica, peraltro poco diffusa nella capitale, il ristorante più indicato è Albrecht, un microcosmo che offre specialità gastronomiche a base di goulash. Un pasto completo con piatti tipici è composto da un primo di spatzli in salsa goulash, un secondo di goulash all’ungherese e contorno di insalata all’ungherese, per finire con torta sacher e strudel. Albrecht (06.4880457) è in via Rasella n.52, a pochi passi dalla fermata Barberini della metro A.
Per gli ungheresi che desiderano integrarsi nella capitale ed entrare in contatto con la comunità magiara di Roma è disponibile il sito Internet http://www.romaimagyarok.hu/hirlevel-it.html. Creato da alcuni ungheresi con l’intento di realizzare una piccola comunità virtuale, il sito mette a disposizione degli iscritti strumenti di comunicazione come forum e newsgroup.
Il nucleo religioso della comunità ungherese è costituito dalla Chiesa di Santa Maria dell’Orazione e Morte, in via Giulia n.262 e dal Pontificio Istituto Ecclesiastico Ungherese (06.6842620), anch’esso situato presso Palazzo Falconieri.
Via Giulia sembra catalizzare, insomma, la operosa presenza culturale magiara nella capitale. E come “I ragazzi della via Paal”, capolavoro narrativo di Molnar, continua ad essere una pietra miliare del percorso letterario dei giovani moderni, le iniziative culturali dell’Accademia e la rappresentativa tradizione ungherese nella capitale sono un ottimo spunto per un capolavoro dei giorni nostri intitolato “I ragazzi di via Giulia”…