La storia della Croazia è legata a quella di Roma fin dall’antichità. Infatti, tra il II secolo a.C. ed il V secolo d.C., le province della Dalmazia e della Pannonia, entrambe nel territorio che attualmente è quello della Croazia, fecero parte dell’impero romano. La comunità croata in Italia ha oggi una presenza cospicua in Friuli-Venezia-Giulia, Lombardia, Marche e soprattutto Molise, dove dal 1996 la minoranza croata viene riconosciuta ufficialmente e tutelata dal punto di vista storico e culturale. A Roma e nel Lazio la comunità croata non è tra le più numerose, ma sono tuttavia presenti alcune nicchie attorno alle quali si catalizzano le attività del ristretto nucleo comunitario croato.
Nel campo del sociale è molto significativa la presenza dell’Associazione Italo-croata, una ONLUS impegnata nella diffusione della cultura croata in Italia, nell’integrazione etnica e nell’assistenza ai croati immigrati nel nostro paese. Con più di quindici anni di esperienza, la ONLUS promuove attività di varia natura, favorendo l’accostamento tra le etnie italiana e croata. Organizza corsi di lingua e di informatica, attività ricreative, gite culturali e cene sociali, pubblica bollettini informativi e tiene conferenze. Tutte le attività si svolgono presso la “Sala San Girolamo”, in Piazza Augusto Imperatore n.3. I corsi di lingua hanno una durata di 8 mesi e sono strutturati su tre livelli; la frequenza è settimanale, ogni lezione dura 3 ore ed è tenuta da un insegnante madre lingua. Per informazioni, è possibile scrivere a zorka.verovic@gmail.com e mirad@tiscali.it, oppure consultare il sito www.associazioneitalocroata.org.
Il Ministero degli Affari Esteri ed Integrazione Europea della Repubblica di Croazia finanzia parzialmente tutti i progetti culturali svolti nei paesi dell’Unione, compresa l’Italia. Tra i progetti più importanti, quelli a favore degli studenti, con assegnazione di borse di studio, tessere studentesche e soggiorni studio universitari.
Sono inoltre stati attivati numerosi accordi di cooperazione in tema di istruzione universitaria e ricerca, che estendono i tradizionali rapporti nel campo della letteratura, dell’arte e dell’archeologia verso i campi scientifici, soprattutto quelli della biomedicina, dell’elettronica, dell’informatica e della chimica. In particolare, nel marzo 2009 fu sottoscritto un importante accordo tra le Università di Zagabria e La Sapienza di Roma.
L’Ambasciata della Repubblica croata a Roma (Via Bodio n.74, 06.36307650) ha di recente partecipato alacremente all’organizzazione nella capitale di diversi eventi culturali ed artistici, che hanno contribuito a consolidare i rapporti bilaterali tra i due paesi. Tra gli eventi più significativi, realizzati con la collaborazione delle istituzioni e delle associazioni culturali croate ed italiane, vi sono stati esibizioni di balletti tipici, esposizioni di arti figurative e mostre fotografiche. I numerosi eventi culturali organizzati e le news relative alle attività istituzionali dell’Ambasciata croata a Roma sono riportati sul sito istituzionale all’indirizzo http://it.mfa.hr.
In ambito religioso, il centro storico ospita una Chiesa espressamente intitolata ai croati. Si tratta di San Girolamo dei Croati a Ripetta (Via Tomacelli n.132), anche nota con l’antico nome di San Girolamo degli Schiavoni. Nel XVI secolo papa Sisto V, discendente da una famiglia croata di origini dalmate, la fece arredare fastosamente ed abbellire architettonicamente.
Ogni 14 febbraio il Pontificio collegio di San Girolamo organizza la celebrazione di una Messa per i patroni d’Europa, i Santi Cirillo e Metodio, nella basilica di San Clemente.
Tra le personalità artistiche croate che vivono e lavorano attualmente a Roma, occorre citare Igor Grčko, fervido regista teatrale, drammaturgo ed insegnante di recitazione. Dal 2007, ha fondato il Centro Formazione Attori (http://www.formazioneattori.it).
Dopo 2000 anni di storia, il destino della Croazia prova ad intrecciarsi ancora con quello di Roma, ma stavolta sembra che l’incontro possa basarsi su uno scambio culturale equilibrato, che può arricchire entrambe le etnie. E a testimoniare il ricordo della storia millenaria che lega Roma alla Croazia c’è Zara, ancora oggi chiamata “piccola Roma croata“.