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Giappone a Roma: tè, sushi, bonsai e… tanto altro!!

sushiLa e le tradizioni giapponesi sono profondamente distanti da quelle italiane, ma probabilmente anche da tutte le altre. Ciò che di solito si (ri)conosce del Giappone è riconducibile ad alcuni elementi simbolici che sono entrati a far parte della nostra società, molte volte per tendenza ma anche per ciò che questi elementi rappresentano. Sushi, bonsai, ikebana, , judo, tutti sono avvolti da un significato impenetrabile e quasi misterioso, che spesso accogliamo ma non comprendiamo. Tuttavia, ogni elemento nasconde un concetto profondo, che ha sempre a che fare con la ricerca dell’equilibrio tra uomo e natura e con il rispetto del prossimo.

Roma è diffusamente impregnata della cultura e dello stile inconfondibile giapponese, dalla cucina alle antiche tecniche di botanica, ma non solo… Capillari e differenziate sono le attività commerciali, culturali e sociali che i giapponesi hanno saputo avviare nella nostra città, supportati anche dal fatto che la loro presenza a Roma ed in Italia in generale non è dovuta quasi mai all’immigrazione, ma più spesso ad una libera scelta professionale o di vita.

Iniziando dalla sfera dell’arredamento giapponese, una delle tendenze più sviluppate di recente, sono diversi i punti di interesse per chi sceglie di abitare rispettando i criteri di eleganza ed armonia, ma anche ordine e rigore, tipici della cultura del sol levante. Tra questi c’è “Urushi” (via Margutta n.21/22, www.urushi.it), che oltre ad una vasta selezione di oggettistica, propone letti ed armadi su misura realizzati secondo un design curatissimo. Entrando nel negozio “Meluoki” (via dei Coronari n.224), situato in una delle strade più antiche della capitale, ci si immerge nell’atmosfera abitativa classica giapponese, davanti ad una sceltissima varietà di artigianato, tra cui bigiotteria, vestiti tradizionali, oggettistica e stampe antiche. Sempre al centro si trova “Linn-Sui” (www.linn-sui.com, via dei Banchi Nuovi n.37/38), negozio bioecologico che offre oggetti di arredamento tipici come futon, tatami e lampade realizzate in carta di riso. All’ecologia si ispira anche “Cinius” (www.cinius.com, via Appia Nuova n.215), che completa l’offerta di armadi, “letti zen” e futon con oggettistica giapponese tra cui ciabatte, vassoi, lampade, teiere, e fontane “zen”.

bonsaiPer chi ama la lettura, anche in giapponese, il punto di riferimento è la biblioteca dell’Istituto Giapponese di Cultura (www.jfroma.it, via Antonio Gramsci n.74), la più completa d’Italia, che raccoglie migliaia di volumi, riviste e CD. Il fondo giapponese della Biblioteca Nazionale Centrale “Vittorio Emanuele II” (www.bncrm.librari.beniculturali.it/index.htm, viale Castro Pretorio n.105) contiene una collezione di 4000 volumi e manoscritti pregiati sulla civiltà giapponese classica.

www.doozo.it, via Palermo n.51/53), che combina la lettura con il cibo. Alla consultazione di interessanti d’arte e si unisce un ricco menu comprendente sushi, tempura e sashimi, il tutto accompagnato da ottimo tè importato dal Giappone.

Parlando di cucina tipica la scelta è vastissima, praticamente in ogni zona di Roma si può mangiare sushi senza fare troppa strada. Per citarne alcuni, da “Akari sushi” (www.akarisushi.it, via Giacinto dé Vecchi Pieralice n.40) si può mangiare in un’atmosfera accogliente e semplice, provando gli “american style sushi”, frutto dell’invenzione di uno chef giapponese negli anni ’70. “Fusion food” (www.sushifusionfood.com, via Angelo Brunetti, 6) è nato nel 2005 ed è il primo sushi bartake away”, effettua inoltre servizio catering e consegna a domicilio entro un’ora in tutta Roma. Organizza inoltre corsi di cucina giapponese per amatori e professionisti. Ed infine “Hamasei” (via della Mercede n.35, 06.6792134), inaugurato nel 1974 è probabilmente il più conosciuto di Roma. Gli arredi sono curatissimi in un ambiente elegante ma sobrio, la scelta è ampia sia per pietanze giapponesi classiche sia per specialità meno note in Italia come il shabu shabu ed il sukiyaki.

cerimonia_del_teÈ possibile vivere l’emozionante cerimonia del tè (cha-no-yu) in alcuni locali specificamente dedicati a questa antichissima pratica. “Il Giardino del tè” (www.ilgiardinodelte.it, via del Boschetto n.107) offre ai clienti un ambiente distensivo in cui una musica rilassante accompagna la degustazione dell’infuso preferito tra più di 150 varietà. Il centro “Urasenke” (www.urasenke.org, via Giovanni Nicotera n.29) ha una tradizione che dura dal 1969 ed è nato con lo scopo di diffondere la conoscenza della pratica tèista incentrata sul cha-no-yu. I corsi tenuti giornalmente nel centro insegnano il significato di una serie di atti che nel loro insieme contribuiscono a creare serenità, sviluppando sensazioni di generosità e gentilezza nei partecipanti. Una volta a settimana viene effettuata la meditazione zen rinzai ed annualmente viene dal Giappone un maestro (roshi) che tiene sessioni meditative di più giorni (sesshin). Sempre una volta a settimana viene insegnata la pratica ikebana (fiori viventi), millenaria arte giapponese volta alla composizione di creazioni che richiamano forme e ritmi della natura e della vita.

Tra le ricorrenze festive giapponesi, quella di Tanabata-Matsuri (Festa della Stella) è forse la più suggestiva e romantica. Viene celebrata con una ogni 7 luglio nel contesto particolare dello Zen Sushi Restaurant (http://www.zenworld.it/roma/introroma.html, via degli Scipioni n.243/243A).

In giro per la capitale sono presenti alcuni negozi che vendono prodotti alimentari provenienti da Giappone e Corea. Si tratta di “Korean Market” (via Cavour n.84) e “Corea Trading” (via Carlo Emanuele I n.36/A,B).

Per quanto riguarda la musica, molto suggestiva e coinvolgente è la partecipazione agli spettacoli di percussioni giapponesi suonate dal gruppo “Taiko Do (la via del Tamburo), fondato da Rita Superbi (www.ilnaufragarmedolce.it, 06.5200249 – 339.6568601) nel 1994 ed ormai conosciuto a livello internazionale.

I diversi tipi di arte giapponese, ed orientale in generale, trovano spazio nello stupendo “Museo nazionale d’arte orientale” (www.museorientale.it, via Merulana n.248) intitolato a Giuseppe Tucci. Sono presenti oggetti di ogni tipo, dai dipinti alle porcellane, dai manoscritti alle stampe.

MangaI fumetti hanno per i giapponesi una notevole importanza, addirittura sono considerati un mezzo di espressione paragonabile a libri e film. Presso la “Scuola Romana dei Fumetti” (www.scuolaromanadeifumetti.it, via Flaminia n.29) è possibile imparare la tecnica per disegnare i manga (i fumetti realizzati secondo un inconfondibile stile giapponese) con lezioni tenute dalla disegnatrice Yoshiko Watanabe. Per gli appassionati è imperdibile una visita in uno dei tanti negozi di libri e gadget manga. Alcuni tra i più noti sono la “Casa del Fumetto” (www.casadelfumetto.it, via Gino Nais n.19/29), “Japan World” (www.dymmy.it/japanworld/Home, via Donna Olimpia n.11/D) e “Giapponeria Sakurashu” (www.giapponeriasakurashu.com, via Ceneda n.13).

Ecco come il Giappone ha permeato la nostra città con le sue numerose tradizioni culturali ed artistiche. La discrezione e la cortesia tipicamente giapponesi hanno consentito la diffusione degli intriganti elementi di questo popolo, dandoci una vasta e completa scelta per entrare in contatto con caratteri e simboli altrimenti noti solamente tramite alcuni cartoni animati e qualche pratica di tendenza.

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