La capitale ha sempre avuto attenzione per il Tibet e per il popolo tibetano.
Più volte ha accolto il suo rappresentante più prestigioso, il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso, riservandogli speciali benvenuti come il conferimento della cittadinanza onoraria e la laurea ad honorem dell’Università Roma 3.
Tante sono state le occasioni di incontro con questa importante e preziosa cultura che purtroppo, a causa dell’ultra cinquantennale occupazione cinese, rischia di estinguersi e di sparire.
E la sensibile partecipazione della città e dei romani non è mai mancata.
Un’altra occasione d’incontro con l’affascinante oriente del Tibet è fissato per Sabato 5 Ottobre presso la Casa della Cultura di Villa de Sanctis in via Casilina 665.
L’evento, organizzato da Aref International Onlus e dal V Municipio di Roma in collaborazione con l’associazione Italia-Tibet, si chiama “iTibet” e prevede un’intera giornata dedicata al paese delle nevi.
L’argomento sarà trattato ponendo in relazione l’antica tradizione con la modernità e si cercherà di individuare nuovi percorsi utili a proteggere e salvaguardare la cultura tibetana.
Il programma è ricco e interessante. Proiezioni Video, Mostra Fotografica, Laboratori per Bambini e Adulti, Concerto musicale e poi Conferenza a più voci sul tema diritti umani, ambiente e società dentro e fuori il Tibet.
Interverranno alla Conferenza: Antonella Incerti (deputata della Repubblica), Laura Hart (Rappresentante all’ONU del Partito Radicale), Paolo Masini (Religions for Peace Italy) Sangpo Tenzin (Vice Presidente Associazione Italia Tibet), Geshe Ngawang Dhondup (Istituto Samantabhadra) e per l’Associazione AREF International Onlus: Geshe Gedun Tharchin (Consigliere), Angelo Andrea Vegliante (giornalista) e Marilia Bellaterra (Presidente). Nel corso della mattinata bambini e adulti potranno partecipare a diversi Laboratori a cura di: Francesco Codispoti (International Gatka Academy), Geshe Soepa (Ass. Tso Pema), Fiorella Tosca, Caterina Berliri e Atena Fedele (AREF International Onlus). Intervento musicale è di Oscar Bonelli.
Fonte Ufficio Stampa Aref International