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La Moschea di Roma

moschea_di_roma_1La più grande d’Europa. Non è solo un luogo di preghiera, ma anche un centro culturale e di aggregazione, con la biblioteca islamica più grande dell’Occidente.
La sua costruzione ha richiesto oltre vent’anni, tra polemiche e pregiudizi, ma oggi accoglie ogni giorno i fedeli della religione islamica, la seconda in Italia.
Con la sua fusione tra lo stile architettonico-artistico occidentale e quello islamico, è un simbolo di integrazione e convivenza civile.
Dal luogo in cui sorge, parte una linea immaginaria che arriva fino a La Mecca, e che unisce la città sacra all’Islam con quella sacra ai Cristiani.

moschea_di_roma_2All’inizio degli anni ’70, in collaborazione con le autorità italiane, numerosi ambasciatori dei paesi islamici, fondano il Centro Islamico Culturale d’Italia.
E’ la pietra simbolica su cui verrà costruita la moschea di Roma, voluta da re Faisal d’Arabia nella città culla della cristianità, proprio per avviare le due religioni alla strada della coesistenza.
Il Comune di Roma mette a disposizione un’area di 30.000 metri quadrati a nord della città, nella zona dell’Acqua Acetosa, e dopo una gara internazionale, vengono selezionati i progetti degli architetti Sami Mousawi, Paolo Portoghesi e Vittorio Gigliotti.
L’avvio dei lavori di costruzione procede con lentezza, tra le polemiche di chi non vede di buon occhio una moschea nella capitale della cristianità, segno di quanta distanza vi sia tra i due mondi.
L’inaugurazione avviene a vent’anni dal progetto iniziale, nel solstizio d’estate dell’anno 1995.

Come tutte le moschee, anche quella di Roma è orientata verso La Mecca, cui è collegata da una linea immaginaria detta ‘qibla’. Tutte le ‘qibla’ si incontrano a La Mecca, in un punto da cui si reindirizzano verso le principali località islamiche.
Il ‘mihrab’, o abside della preghiera, è invece inserito nel muro principale della moschea, ed è, come d’obbligo, perpendicolare rispetto alla ‘qibla’.
La struttura della moschea si basa su due elementi geometrici, il quadrato e il cerchio, entrambi simboli della islamica: il primo rappresenta la terra e l’uomo, il secondo Dio e il cielo, a significare che così come la quadratura del cerchio, anche il rapporto dell’uomo con Dio può sembrare impossibile.
La moschea è il luogo creato dall’incontro del quadrato col cerchio, dove cioè è possibile avvicinarsi a Dio e unirsi a lui nella sacralità.

Il porticato esterno si articola in 186 pilastri, mentre nella sala di preghiera se ne innalzano solo 32.
Sottili e scarni, sono un elemento caratteristico dell’architettura sacra islamica, dove gli interni sono ampi e sgombri, proprio grazie all’essenzialità degli elementi.
L’ambiente sacro deve infatti permettere alla luce di diffondersi, come prevede la XXIV Sura del Corano, che descrive il riflesso della luce sulla sala di preghiera, come ‘luce su luce’.
I pilastri, nella loro forma, rappresentano le mani unite in preghiera e la palma, albero sacro all’Islam.  
La fontana, che indica la via d’accesso, introduce un altro elemento fondamentale per i credenti islamici, l’acqua, preziosa e indispensabile, e simbolo di dono e purificazione.
La copertura della Moschea consiste in 17 cupole, ognuna formata da 7 cerchi concentrici, che richiamano i 7 cieli di cui parla il Corano. Le cupole sono una rappresentazione del cielo, con gli archi che si slanciano verso l’alto come piante che crescono.
I materiali usati per la costruzione sono, tra gli altri, il travertino e i mattoni, mentre i mosaici decorano le pareti interne, accendendole di colori e riflessi.
Tipici dell’arte greco-romana, i primi, e dell’arte islamica i secondi, sono stati scelti proprio per celebrare l’unione delle due culture.

La Moschea di Roma può accogliere fino a 2000 fedeli, che si raccolgono per osservare i doveri fondamentali di ogni musulmano, cioè le 5 preghiere rituali giornaliere e quella congregazionale del venerdì, oltre ad essere il luogo dove vengono celebrati tutti i riti religiosi della comunità, da quelli matrimoniali a quelli funebri. 
Oltre alla sala di preghiera, la Moschea comprende il Centro Islamico Culturale, una biblioteca, una sala conferenze e una sala riunioni.
‘La presenza di un Centro Culturale Islamico come questo rappresenta l’elevato simbolo degli antichi e storici rapporti che intercorrono tra il mondo musulmano e il popolo italiano, rapporti vivi da centinaia di anni, e tutt’ora improntati al reciproco rispetto, alla comprensione e alla collaborazione’. ( Parole dell’Ambasciatore del Regno dell’Arabia Saudita, nel giorno d’inaugurazione della Moschea).

Immagini tratte da Wikipedia

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