Sullo sfondo di una Roma in tensione ed in trasformazione, così viene sconvolta la vita dei protagonisti di ‘Una passione sinistra‘, l’ultimo romanzo di Chiara Gamberale, edito da Bompiani.
Sarò sincera. Non è un’intervista qualsiasi per me, questa a Chiara Gamberale.
La seguo dai suoi primi romanzi e da quando era la conduttrice di ‘Trovati un bravo ragazzo’, l’innovativa trasmissione in onda su Radio 24 fino all’anno scorso.
Riesco a contattarla telefonicamente mentre è in treno, in viaggio per uno dei tanti incontri coi suoi lettori, in occasione dell’uscita del libro.
Non senza emozione, le chiedo di parlarmene, e lei fa subito il quadro della situazione, proprio come farebbe uno dei suoi personaggi.
“Chiara, come è nato questo tuo ultimo libro? “
“Dopo ‘La zona cieca’, un romanzo estremamente viscerale, (che ha venduto 90.000 copie, n.d.r.), sono approdata a questo racconto d’amore, che definirei ‘ero-politico’.
I due protagonisti all’apparenza non potrebbero sembrare più diversi: lei, Nina Nardoni, intellettuale e attivista di sinistra, lui, l’avvocato Giulio Faleni, berlusconiano convinto.
Si incontrano a Roma, dove vivono, in presenza dei rispettivi partners, ma all’inizio riescono solo a catalogarsi senza pietà, secondo categorie rigide “.
“E’ un mettere un dito sulla piaga di come sia ormai inadatto il nostro metro di giudizio: giusto, sbagliato, sinistra, destra? “
“Assolutamente sì.
Dopo un senso di repulsione iniziale, Nina e Giulio cadranno infatti nelle spire di un’attrazione inaspettata. “
“E’ così, Chiara, siamo più a rischio di finire in balìa di quello che riteniamo assolutamente estraneo a noi? “
“E’ più che mai vero.
Pensiamo: ‘Quello mai e poi mai’. E proprio quando riteniamo di non doverci difendere, cadiamo.
Mi viene in mente la canzone di Jovanotti ‘Mi fido di te’.
In campagna elettorale è stata usata sia da Veltroni sia da Alemanno, ma le due parti per lo più parlavano solo male l’una dell’altra.
Manca l’intimità dello scontro.
‘Una passione sinistra’ parla di questo: in amore o anche in politica, perché rifiutiamo?”
“Insomma, Nina e Giulio vivono dentro ognuno di noi? E arrivare alla loro conciliazione è la grande sfida che dobbiamo affrontare in questo momento storico?”
“Sì. Lei è la sinistra pensante, lui l’azione berlusconiana.
Ma come quasi sempre nei miei romanzi il finale rimane aperto. “
“Ma come ti è venuto in mente di scrivere un romanzo ‘ero-politico’? “
” Ero smarrita politicamente, ma anche nei sentimenti.
Tante persone sembrano avere tutte le certezze del mondo. Io no, ma ho scoperto che non sono sola, sono in buona compagnia.
Forse anche per questo, il mio prossimo romanzo sarà corale… “