In valigia solo piacevolissime letture per godere i tanto desiderati giorni di relax che ci attendono in vacanza. Con poca spesa (non oltre i 18 Euro) e poco volume, 4 autori romani ci raccontano storie, alcune anche ambientate a Roma, comunque romantiche, eroiche, divertenti e storiche e…piene di indizi. Un bagaglio leggero che spazia dagli intrighi di palazzo, alle famiglie sgangherate, ai popoli, fino alla narrativa per ragazzi.
‘Per l’estate è perfetto! Questo lo voglio’ è uno dei commenti ascoltato in libreria (e condiviso dopo la lettura) da chi ha sfogliato ‘I cani di Roma’ romanzo giallo edito da Ponte alle Grazie nel maggio 2011.Scritto da Conor Fitzgerald, irlandese ma romano di adozione a tutti gli effetti, in Italia dal 1989. Sposato in Italia e residente a Roma, della ‘caput mundi’ ha saputo spiegare intrecci e connivenze così come scoperti e smascherati in un thriller davvero piacevole e scorrevole, che si legge tutto d’un fiato o si puo’ gustare sotto l’ombrellone nel pieno del relax estivo. Alec Blume è il protagonista, un Montalbano romano o meglio, il commissario americano che dice “Ero di Seattle”, sua prima frase a chi gli chiede da dove provenga. Alec, che a diciassette anni nella capitale resta orfano dei genitori perché uccisi durante una rapina in banca. Non autobiografico, ma ispirato alla storia di qualcuno da cui l’autore è rimasto colpito negli anni, il libro narra di un agosto romano bollente in cui avviene l’omicidio di Arturo Clemente, che si scopre poi essere nientemeno che il marito di una parlamentare, senatrice all’opposizione. L’annosa battaglia tra la giustizia e la politica che si battono per il riconoscimento di un colpevole, pervade tutta la trama del libro, sapientemente giocato dall’autore che pur non essendo italiano di nascita, dimostra di essere perfettamente integrato nel sistema tricolore. Un thriller davvero intrigante dove l’assassinato nelle prime pagine del libro, si batte contro l’illegalità delle corse dei cani…… Primo di una serie di racconti gialli, il secondo libro del commissario Blume sta già avendo un discreto successo in Gran Bretagna. Da non perdere di vista. Conor Fitzgerald, ‘I cani di Roma’, ediz. PONTE ALLE GRAZIE, 2011
Come ottenere il meglio dalle separazioni? E come perdere tante cose, dal pigiama al gatto? …..è invece il senso di un romanzo serio dal sapore amaro (più che altro agrodolce) trattato con divertente ironia, letto ridendo fino alle lacrime, dove l’ilarità del racconto non cancella la brillante ‘tragicommedia’ di una separazione.
Trattato con grande ironia da Mila Venturini, autrice romana di ‘Due di tutto e una valigia’ dell’editore NOTTETEMPO, il libro è stato pubblicato nel 2010. Fluente e gradevolissimo il suo scorrere nel testo, si addice perfettamente a una grande sceneggiatrice quale la Venturini è. Storia ambientata a Roma, racconta dell’affido condiviso che divide a metà tutti gli ‘averi’ dei bambini, dai giorni della settimana con papà a quelli con mamma e via così, fino ai quaderni sparsi qua e là. Ma esalta i ‘plus’ quando si cominciano a capire quali siano i ‘vantaggi’ a favore degli svantaggi e si approfitta, scappando dalle tate ucraine, della situazione, oggi così diffusa. Magari trovando tra i cuscini del divano un reggiseno di chi?I protagonisti, Tommi e Sara, dall’alto della loro adolescenza sanno cogliere le debolezze adulte e l’affanno delle vite dei propri genitori, ai limiti del beffardo e critico modo che i ragazzi hanno. Il loro punto di vista a volte sardonico è un ottimo spunto per riflettere ma anche ridere di quel che spesso i genitori tentano di trasmettere ai figli, non riuscendoci e, a volte (nel libro si evidenzia spesso) anche rendendosi ridicoli. Nove e sei anni all’inizio della separazione genitoriale, i due si ritrovano a diciassette e venti anni, raccontati da Sara stessa, la più grande dei due fratelli ‘un procione scampato a un incendio’ …con stile leggero, avvolto in una comicità esilarante. Decisamente 164 pagine lievi, da portare assolutamente in valigia(lo dice anche il titolo, no?) La scrittrice, sceneggiatrice di fiction TV tra cui ‘Un posto al sole’ e ‘Un medico in famiglia’, continua e coltiva il filone della famiglia, apparentemente un po’ malconcia ma sempre di valore! Mila Venturini ‘Due di tutto e una valigia’ Edizioni NOTTETEMPO, 2010
E con facilità e scorrevolezza di toni si legge il libro di Franco La Torre ‘Grazie a Dio è venerdì’, editore Iacobelli, appena pubblicato. Franco vive a Roma da moltissimi anni, e il suo libro racconta Gerusalemme e la Striscia di Gaza, le alture del Golan e l’impegno nei confronti del conflitto arabo – israeliano. Dettagli davvero molto interessanti, come il racconto di controlli di sicurezza che l’autore ha subito in più riprese date le volte che si è recato in Israele, come esperto di cooperazione internazionale allo sviluppo. Oltre al progetto ‘Roma per la pace a Gerusalemme’, ha portato avanti il coordinamento di varie Ong in Palestina primi anni Novanta e l’Agenzia per lo sviluppo sostenibile nel Mediterraneo (Ecomed). Si tratta di un libro ricchissimo di contenuti e di conoscenze, sia per chi non conosce queste realtà che per chi ne è addentro. Svela ai più, magari digiuni di comprensione su cosa effettivamente si sta portando anni in quelle terre martoriate da perenni guerre. Spiega, con chiarezza e ordine, quello che succede realmente nel conflitto, quello che si respira in un paese perennemente sulla bocca di tutti. E in cerca di pace disperatamente. Stile giornalistico, cronaca, ma anche romanzo e storia in un mix sapientemente curato, bello, e toccante nell’esprimere la caducità di una vita segnata dall’incertezza, dal non sapere se si ‘salta in aria’ oggi o domani o se si riuscirà mai a costruire davvero un futuro! Senza nulla togliere alle trattative di pace. Il tutto condiviso con David Grossman e altri personaggi della cultura come Suad Amiry o Marina Rossanda e le loro citazioni. Cosa hanno di diverso israeliani e palestinesi, quali sono i pregiudizi? Franco La Torre, ‘Grazie a Dio è venerdì. 20 anni di sguardi su Gerusalemme e dintorni’ Editore Iacobelli, Collana ‘Frammenti di memoria’, 2011.
E non dimentichiamo un romanzo davvero avvincente per ragazzi: un poliziotto giovane, Salvatore Mitraglia, incrocia il suo destino con quello di un giovane pugile diciassettenne, Mosca, e con Myra, una bella e giovane nomade ribelle Sinti –Rom di sedici anni. Cerca di venire a capo di un losco e triste affare: chi ha ripetutamente assaltato e incendiato negli ultimi tempi questi campi? Con una serie di colpi di scena e scoperte varie…. Ecco una tematica attuale e di valore, consigliata ai ragazzi dai 14 anni in su, un libro che tratta di razzismo ma anche di grandi speranze, di come possano nascere ‘dalle ceneri’ incanti e atmosfere fiabesche. Dalla situazione climatica e avvolgente che accompagna il racconto dall’inizio prende il nome il libro, temporalesco ma affascinante, ‘Pioggia sporca’ di Fabrizio Casa, edito da Sinnos, casa editrice romana per ragazzi e non. Stavolta non raccontiamo Roma? Beh sì…dato che il racconto si svolge a Ponte Rubro, l’immagine di ogni periferia nelle grandi città di tutto il mondo. Ma Roma c’entra a tutti gli effetti, visto che il libro è stato davvero scritto con un poliziotto che opera a La Romanina, periferia romana,e l’ispettore si chiama Di Laura. Grazie a lui Fabrizio Casa, l’autore racconta di storie di ragazzi difficili, campi nomadi e ‘shoah’di zingari… per Progetto Letteratura e Legalità , casa editrice Sinnos. Fabrizio Casa e ‘Pioggia Sporca’, 2011.