E’ un corpo a corpo il combat zone, un combattimento senza armi, senza esclusione di colpi, dove tra te e chi hai di fronte c’è solo la rabbia e la voglia di vincere. Alla Garbatella, il quartiere dove Valerio Natali è nato e cresciuto, è anche e soprattutto una macchina per fare soldi. Ma per Valerio no, lui lo fa solo per adrenalina.
Questo è il Garbatella combat zone, romanzo edito da Voland, il luogo fisico e dello spirito, dove lo scrittore Massimiliano Smeriglio fa muovere il protagonista, Valerio, pesce per metà di mare e metà di fiume, attraverso acque torbide, alla ricerca di sé stesso.
Dovrà perdersi, prima di ritrovarsi, in fughe rocambolesche da una parte all’altra del mondo, oltrepassando più volte il limite della legalità.
Valerio in testa ha un’idea pulita, da realizzare sporcandosi le mani. Nelle orecchie, parole che non dimentica: “ Ricordati sempre da dove vieni e chi sei, ma non lasciarti imprigionare dalle radici. Non vivresti una vita ma una testimonianza.”
“Mamma Marcella, infermiera e delegata sindacale al San Giovanni, e papà Duccio, impiegato presso il Ministero dell’Ambiente, ex gruppettaro, avevano sognato il salto per Valerio, figlio unico coperto d’amore.
Valerio provava tenerezza per le attenzioni cui era sottoposto, ma era sempre stato consapevole che la sua sarebbe stata un’altra storia”.
I primi passi di Valerio sono stati il liceo scientifico, qualche anno di Antropologia alla Sapienza, la scuola di fotografia e un inizio da apprendista giornalista, accompagnati da un certo attivismo nel movimento studentesco post Pantera e nei centri sociali. Il suo cammino prende però ad un certo punto una svolta radicale e incomprensibile, che lo porta lontano dalla vita che ogni genitore sogna per il proprio figlio.
“Non era quello il suo destino. Scrivere e fotografare gli veniva bene, ma era tutto così approssimativo. Le rapine gli venivano meglio e potevano essere pianificate, a differenza del lavoro. Con le rapine campava discretamente e in piena libertà”.
La vita di Valerio si tinge così di nero, come la cronaca che riporta i suoi crimini, rapine messe a punto con i soci della banda, er Gatto e Maria. Entrambi cresciuti con lui alla Garbatella, il primo è un coatto dall’animo leale, la seconda una bellezza di borgata, ma soprattutto, il suo primo amore.
E’ una vita che cresce nel ventre del quartiere, conosciuto ma oscuro, come il suo senso. Da un lato c’è la sensazione di rivincita verso un destino ineluttabile, che si chiama precariato e sfruttamento, dall’altro il senso di colpa per aver tradito le proprie origini, e quindi sé stessi. Perché i genitori di Valerio sono stati impegnati politicamente, hanno partecipato alle battaglie degli anni ’70, il nonno ha alle spalle una storia da partigiano. Alla Garbatella sono per tutti una famiglia per bene, lavoratori.
“Come poteva essere che due persone come i suoi genitori e un nonno speciale avessero prodotto un rapinatore spietato, freddo, concentrato su un unico obiettivo, rubare e accumulare denaro? Perché cazzo si sentiva addosso quella puzza di inadeguatezza e di solitudine?”
A Valerio tornano in mente le storie del nonno sui pesci di mare, che attratti dalle acque del fiume Tevere, non sanno più a che mondo appartengono e rimangono storditi, diventando facili prede.
Così è stato anche per lui, animato dal desiderio incontrollabile, comune a tutta la sua famiglia, di lottare contro le ingiustizie sociali. Ecco perché, dopo che nel 1994 gli zapatisti hanno occupato San Cristobal de Las Casas, abbraccia la causa del Chiapas sostenendo con ogni mezzo gli indios.
Valerio lo fa però a modo suo, e come il pesce di mare che si avventura nelle acque di fiume, verrà travolto. Ad affondare insieme a lui, sarà anche il suo desiderio di giustizia, con conseguenze tragiche sulla comunità indios.
Inevitabile come una legge della fisica, torna però a galla l’urgenza di rimediare, l’istinto di rivincita. Saranno ancora rapine, fughe dall’altra parte del mondo e ritorni alla Garbatella, attese sul filo del rasoio e imprese mozzafiato.
“Rapinatore e rivoluzionario. Vale’, due errori opposti non te li perdona nessuno”.
Garbatella combat zone
di Massimiliano Smeriglio
Edizioni Voland
Pagine 169 – Euro 13
Immagini per gentile concessione della casa editrice Voland