Un autunno pieno di frutti, quello di Cristina Comencini.
Come regista, con lo spettacolo ‘Est Ovest’, che ha aperto la nuova stagione del Teatro Eliseo di Roma, dove rimarrà fino al primo novembre, e come scrittrice, con il romanzo ‘Quando una notte’, edito da Feltrinelli.
Dopo ‘Le pagine strappate’ e ‘Il cappotto del turco’, sul cui sfondo si riconoscevano i tratti della capitale, l’autrice romana ambienta il suo ultimo lavoro tra le montagne dolomitiche.
Paesaggi aspri e duri, dove i protagonisti, Marina e Manfred, vivono una vicenda intensa, che proprio come la montagna, toglie il fiato per la sua bellezza ma anche per la sua pericolosità.
Sul panorama delle loro vite, lo sguardo fulmineo e indagatore della scrittrice, che regala ai suoi lettori un romanzo imperdibile.
‘Spinge il passeggino avanti e indietro sulla salita del prato e parla al figlio dicendogli tutto quello che fanno, come se lui non vedesse.
-Andiamo dalle mucche, e poi in pasticceria a comprare il krapfen, che dici?
Niente, il bambino non dice niente.’
Commenta Manfred mentre osserva Marina dalla finestra.
‘Se stanotte il bambino dorme cinque o sei ore sono salva, domani lo porto fuori presto, nel prato dove pascolano le mucche, lo distraggono e gli fanno paura. Fa freddo quando usciamo, le cime aguzze chiudono la valle, coprono ancora il sole. Lui fa rotolare tra l’erba le macchinine, brum brum brum.’
Dice tra sé e sé Marina.
Marina ha preso in affitto da Manfred, che abita al piano sottostante, un appartamento in montagna, per trascorrervi qualche giorno con Marco, il suo bambino, mentre il marito è impegnato al lavoro.
Non si conoscono. Sono separati da un piano, ma anche se ancora non lo sanno, uniti da tante cose.
Manfred vive da solo, dopo la separazione dalla moglie, e come succede in tutti i condomini, a volte sente i rumori che provengono dall’appartamento di Marina, il bimbo che gioca, qualcosa che cade.
Fino a che una sera, un tonfo più forte del solito lo preoccupa, e ancora di più il silenzio che segue.
Corre al piano superiore e forza la porta. Trova il bambino a terra, coperto di sangue, e Marina, accovacciata in un angolo, impietrita.
I due si precipitano all’ospedale. Il bambino se la cava con alcuni punti di sutura e delle escoriazioni, mentre il medico assicura:’I bambini cadono. Qualche volta sono occasioni per crescere’.
Ma a Manfred questa spiegazione non basta.
Non riesce a togliersi dalla testa la scena del bambino insanguinato a terra, con la madre nelle vesti di una spettatrice impassibile.
Da quel momento Manfred sa, e farà di tutto per smascherare Marina.
‘Il figlio le sta attaccato, che meraviglia, le mani morbide, la bocca sulla guancia, il fiato, la spalla. E poi all’improvviso colpisce e sei morto’.
Ma Marina non ci sta a diventare la tessera mancante del puzzle di Manfred, anche se vive con tanti fantasmi.
‘Perché è successo a me e non alle altre donne? Cos’hanno più di me? Pazienza, amore, sopportazione? Non c’è rimedio a quello che è successo? Si può tornare indietro?’
Comincia un inseguimento psicologico fatto di sospetti e tranelli.
I due, alla fine, si risparmieranno, e anche se in modo non voluto, saranno, per motivi diversi, l’uno la salvezza dell’altra.
Manfred e Marina hanno infatti cicatrici diverse, ma entrambi ferite profonde, che li uniscono nel legame personalissimo, e talvolta invisibile agli altri, della sofferenza.
Un romanzo dallo stile narrativo superbo, ‘Quando la notte’, fatto di dialoghi, pensieri e ricordi, che scorrono in un flusso di coscienza sempre lucido, attraverso flash continui tra passato e presente, il cui confronto è capace a volte di sconfortare, a volte di rassicurare.
Serrante dalla prima all’ultima pagina il ritmo, che scandisce avvenimenti imprevedibili e sorprendenti, perché è la vita la vera protagonista.
‘La vita ti prende a calci, se non lo sai provi a scansarti, pensi di poterli evitare. Se lo sai li incassi, tieni duro, ami e odi, perché è questo che devi fare, e lo devi sapere.
Io ora lo so perché ti ho incontrato.’
Quando la notte, di Cristina Comencini
Edizioni Feltrinelli
Pagg 203, Euro 16
Foto di Cristina Comencini tratta da Wikipedia