Le feste e le sagre dei borghi e delle cittadine della nostra nazione hanno antichissime origini e secolari tradizioni, che vengono custodite e riproposte ogni anno in numerosi comuni per allietarne gli abitanti e, di recente, anche i turisti. Se si considera l’origine del termine sagra, che deriva dall’aggettivo latino sacrum,e l’origine del termine festa, che viene invece dal latino festum, è subito intuibile come da sempre queste tradizioni fanno parte di Roma.
Il giorno della festa (dies festus) era sin dai tempi antichi un giorno di giubilo e baldoria in cui ci si doveva astenere dal lavoro per onorare gli dèi. Spesso era un giorno coincidente con un evento astronomico o con i cicli della terra, a cui si dava un significato magico e, conseguentemente, rituale (ancora oggi esiste la festa della primavera). Alcune feste potevano avere più celebrazioni distinte nell’arco dello stesso anno, altre erano mobili, come per noi la Pasqua. La sagra era invece un momento di comunione tra uomo e divino.
Ai tempi dell’antica Roma le celebrazioni avevano sempre due momenti fondamentali: la processione e il sacrificio davanti al tempio, a cui seguiva un banchetto a cui partecipava tutta la comunità. Solo in alcune festività si organizzavano giochi e spettacoli che si protraevano per tutto il giorno o, in alcuni casi, per più giorni.
Tutte ciò è ancora presente nelle principali feste dei nostri comuni, anche se i costumi e le tradizioni tramandate sono di più recente origine medievale. Le manifestazioni prevedono spesso un corteo in costume, con musici e sbandieratori, o un Palio con gare tradizionali a cavallo, o con altri animali come l’asino o il mulo; talvolta si organizzano anche tornei o giostre medievali con sfide all’arma bianca.
Da quando le antiche divinità sono state sostituite dai Santi del cristianesimo i riti sono più legati al divino, ma non hanno comunque perso il legame con la terra e la vita rurale. Gran parte delle sagre è tuttora incentrata su un prodotto locale come le castagne, il vino, l’uva, la porchetta, i funghi, l’olio o le fragole, mentre le feste religiose sono spesso allietate da un particolare dolce fatto in casa o un piatto tradizionale.
A queste tradizioni si sono aggiunti di recente spettacoli più moderni, spesso volti ad attrarre turisti e curiosi, come fuochi d’artificio, spettacoli teatrali, mercatini e proiezioni di filmati.
La provincia di Roma vanta un notevole numero di feste e sagre e una grande varietà di prodotti locali. Ogni comune ha il suo primato agricolo che viene celebrato con sagre cittadine che riescono a rinnovarsi di anno in anno e ad assicurarsi la partecipazione di un pubblico interessato e numeroso.Alcune di esse sono davvero celeberrime, come la Sagra dell’uva di Marino, altre meno famose, ma ugualmente molto frequentate come la Sagra delle Fragole di Nemi.