Roma ha ospitato con entusiasmo la terza edizione della Festa della Resistenza, che si è svolta dal 25 al 27 aprile, commemorando l’80° Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Il quartiere San Lorenzo ha accolto oltre 25 mila persone, che hanno partecipato a più di 80 appuntamenti tra lezioni, incontri, spettacoli, concerti e attività per i più piccoli. L’iniziativa ha trasformato Roma in un grande centro di cultura e memoria collettiva, in cui la storia si intreccia con le emozioni del presente.
Un’edizione segnata dalla memoria e dalla partecipazione
Il programma della Festa della Resistenza è stato fitto e coinvolgente, raccogliendo attorno ai suoi eventi una folla entusiasta. L’apertura, avvenuta in coincidenza con la Festa della Liberazione, ha visto la partecipazione delle autorità locali tra cui il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio. Gli spazi storici di San Lorenzo, simboli del coraggio e della resistenza del passato, hanno ospitato incontri che hanno coinvolto partecipanti di tutte le età, in un’atmosfera commemorativa ma vibrante di nuove energie.
L’evento, che mira a tenere viva la memoria storica, è stato arricchito da un calendario di appuntamenti riflessivi e celebrativi. Tra le numerose attività, il parco Letterari del 19 luglio 1943, Piazza dei Sanniti e Piazza dell’Immacolata sono stati il palcoscenico di concerti, letture e performance teatrali. Nonostante il programma sia stato parzialmente ristrutturato per rispetto della scomparsa di Papa Francesco, l’affluenza ha superato le edizioni precedenti, manifestando un’accresciuta attenzione e partecipazione verso i temi proposti.
Artisti e intellettuali protagonisti dell’evento
Il successo della Festa della Resistenza 2025 è in gran parte dovuto al contributo cruciale di artisti, intellettuali e opinionisti di primo piano. Ospiti come Edoardo Albinati, Corrado Augias, Gianrico Carofiglio, Ascanio Celestini, e Luciano Ligabue, hanno portato in scena interventi arricchenti che hanno scosso le coscienze su temi di memoria e speranza. Questi momenti di condivisione intellettuale hanno spaziato tra talk, concerti e spettacoli teatrali, offrendo al pubblico un’ampia riflessione sui valori di libertà, uguaglianza e democrazia.
Il significato culturale dell’evento è stato enfatizzato anche dalla presenza di Michela Ponzani, che ha contribuito con il suo contributo scientifico, e dalla regia operativa di Silvia Barbagallo. Grazie a loro, la Festa della Resistenza si inserisce nel panorama di eventi culturali romani come un’esperienza formativa e emotiva unica, che sottolinea l’importanza della Resistenza non solo storicamente, ma anche come paradigma di lotta contemporanea per la democrazia.
Un progetto collettivo di memoria e futuro
Promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, la manifestazione si è avvalsa della collaborazione con diverse istituzioni culturali e sociali, tra cui Municipio Roma II, Istituzione Biblioteche di Roma e Casa della Memoria e della Storia. Questa rete organizzativa ha permesso un’esperienza inclusiva e partecipativa, che si è rivolta anche ai cittadini con disabilità, grazie alla presenza della traduzione in Lingua dei segni italiana fornita dalla Cooperativa Segni di Integrazione Lazio.
Massimiliano Smeriglio, Assessore alla Cultura, ha sottolineato l’importanza di coltivare un “patrimonio civico” che possa sostenere i valori democratici della Repubblica italiana. L’edizione 2025 della Festa della Resistenza si conferma quindi non solo come una celebrazione del passato, ma anche come un impegno verso il futuro della comunità romana e della sua coscienza civile. Eventi come questo rafforzano il legame tra ricordo e identità, e incoraggiano la società a riflettere e agire insieme.
Info utili
L’evento si è svolto nel quartiere San Lorenzo di Roma dal 25 al 27 aprile, con ingresso libero e gratuito a tutte le manifestazioni. La partecipazione è stata estesa e diversificata, coinvolgendo persone di tutte le età. Gli interventi sono stati realizzati grazie al contributo artistico e intellettuale di oltre 160 ospiti, e il supporto operativo è stato garantito da Zètema Progetto Cultura.
(fonte e immagine: Federica Nastasia – Ufficio stampa Zètema Progetto Cultura)