Il Meet Film Festival porta a Roma due rassegne che esplorano la condizione femminile e l’evoluzione dell’istruzione attraverso l’audiovisivo. Al centro dell’evento, che si terrà al Teatro Garbatella, due serate di cortometraggi internazionali: “Donna, Libertà, Vita” e “L’audiovisivo nella scuola dagli anni ’60 ad oggi”. Entrambe le rassegne sono a ingresso gratuito e prevendono la partecipazione di autori e esperti del settore cinematografico e didattico.
Analisi sociale attraverso i cortometraggi
La rassegna “Donna, Libertà, Vita”, in programma il 5 maggio 2025 alle ore 21:00 al Teatro Garbatella, è composta da dieci cortometraggi che esplorano in modo critico e variegato le condizioni vissute dalle donne in diversi contesti culturali e sociali. I corti provengono da paesi come Italia, Spagna, Iran e Afghanistan, offrendo una panoramica globale ma profondamente personale sul tema. In particolare, i corti provenienti dall’Iran e dall’Afghanistan dipingono con schiettezza situazioni di diritti negati e sottomissione, sottolineando anche le coraggiose reazioni delle protagoniste.
Come sottolineato da Costantino Tenuta, membro dell’associazione “Wave of Hope for the Future”, il docu-film “Home Prison, Home Schools” rivela l’importanza vitale dell’istruzione per le giovani afghane. Anche il corto afghano “Siasar” del regista Mahmood Sharifi offre uno spaccato drammatico sul divieto d’istruzione per le donne. Gli altri cortometraggi della rassegna trattano tematiche simili, mettendo in luce le lotte quotidiane femminili contro le discriminazioni radicate nei vari sistemi sociali, e in formazione. Autori di alcuni di questi significativi corti saranno presenti per discutere le opere con il pubblico.
L’evoluzione dell’audiovisivo nella didattica
Il giorno successivo, il 6 maggio 2025 alle ore 17:00, sempre al Teatro Garbatella, si terrà la rassegna “L’audiovisivo nella scuola dagli anni ’60 ad oggi”. Una serie di proiezioni e interventi mira a mostrare l’integrazione storica del linguaggio audiovisivo nell’educazione, iniziando dal ’69 con le pellicole “Super 8”, sino all’uso odierno della tecnologia digitale e dell’intelligenza artificiale.
Emilio Sidoti, cineamatore e insegnante, ha lasciato un’eredità educativa e artistica raccolta dalla Fondazione Home Movies di Bologna. Anche la sua produzione è parte della rassegna, con pellicole realizzate in una scuola elementare ligure tra gli anni ‘60 e ‘80. Davide Bianchi interverrà per portare uno sguardo scientifico e storico su questa evoluzione. La testimonianza dell’insegnante Vito Caratozzolo, che ha realizzato 15 corti con i suoi allievi, sottolinea l’odierno utilizzo dei nuovi strumenti digitali nei programmi scolastici italiani.
Anche dall’estero saranno presenti contributi importanti, come le esperienze delle insegnanti di Sanador Films, una casa di produzione spagnola che racconta l’arte cinematografica tra i corridoi scolastici.
Storie di inclusione e creatività
Le giustapposizioni offerte dal programma del Meet Film Festival sono un richiamo all’urgenza di continuare ad affrontare temi come l’uguaglianza di genere e l’accesso all’istruzione per tutti, utilizzando il linguaggio cinematografico come strumento di sensibilizzazione e cambiamento.
Ciascun corto rappresenta non solo una narrazione diversa, ma l’espressione unica e personale di chi ha voluto raccontare una storia spesso celata, e non mancheranno i momenti di dibattito sui contenuti trattati.
Info utili
Le rassegne si svolgeranno al Teatro Garbatella, Piazza Giovanni da Triora, 15 – Roma. Entrambi gli eventi sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. La proiezione “Donna, Libertà, Vita” è prevista per il 5 maggio alle ore 21:00, mentre “L’audiovisivo nella scuola dagli anni ’60 ad oggi” si terrà il 6 maggio alle ore 17:00. Per informazioni su proiezioni e rassegne è possibile contattare il numero +39 353 3060043 (WhatsApp)
(Fonte e immagine: Ufficio Stampa Francesca Vitalini)