Il Romaeuropa Festival celebra la sua quarantesima edizione con una programmazione che unisce musica, danza, teatro e arti digitali, tenendosi dal 4 settembre al 16 novembre. Guidato da Fabrizio Grifasi, il festival ospita oltre 700 artisti da tutto il mondo, con 110 spettacoli e 250 repliche. Fondato nel 1986, il festival si propone come uno spazio di dialogo tra visioni artistiche e sfide contemporanee.
Un dialogo tra tradizione e innovazione culturale
Il Romaeuropa Festival 2025 si distingue per il suo impegno nel mettere in dialogo tradizione e innovazione, un filo conduttore che si snoda attraverso tutte le sue proposte artistiche. A inaugurare l’edizione, il Ballet Nacional de España, in collaborazione con il coreografo Marcos Morau, presenta “Afanador,” uno spettacolo che unisce l’arte fotografica di Ruven Afanador al flamenco, trasportando sul palcoscenico le suggestioni di scatti iconici. La Dresden Frankfurt Dance Company e il Ballet National de Marseille svelano nuove creazioni che captano il quintessenziale spirito di dialogo tra passato e futuro, con firme prestigiose come William Forsythe e LA(HORDE).
Chi ama la danza contemporanea non può perdere le esibizioni di talenti emergenti e maestri consolidati come Qudus Onikeku e Christos Papadopoulos. Sempre nel segno dell’innovazione, l’incontro tra Israel Galván e Mohamed El Khatib dà vita a “Israel & Mohamed,” un’opera che esplora radici culturali e memorie di due mondi apparentemente lontani ma profondamente legati.
Creatività italiana e collaborazioni internazionali
Il Romaeuropa Festival non è solo una piattaforma per le voci internazionali; si conferma anche un importante trampolino per la creatività italiana. Compagnie come Fanny & Alexander e Motus offrono nuove prospettive con spettacoli avanguardistici che mettono in risalto il talento nazionale. La collaborazione con istituzioni culturali estere, come l’Accademia di Francia e l’Istituto di Cultura Lituano, espande ulteriormente l’influenza e la ricchezza del festival.
Progetti speciali, come il focus sulla scena iberica e la celebrazione dei 160 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Spagna, testimoniano l’impegno del festival nel favorire scambi culturali significativi. Istituzioni come l’Accademia di Belle Arti di Roma e la NABA sono partner chiave di un programma educazionale che arricchisce la proposta del festival, esplorando nuovi formati creativi e potenziando le arti teatrali e performative.
Innovazione musicale e chiusura spettacolare
La musica è una componente fondamentale del Romaeuropa Festival, con una programmazione che valorizza l’eredità del Novecento e abbraccia nuove forme di teatro musicale ed elettronica. Laurie Anderson torna al festival con una versione inedita di “Let X = X,” mentre Alessandro Baricco si esibisce in “Novecento: Il duello,” un dialogo tra parola e musica. John Adams e Christian Marclay esplorano le frontiere del minimalismo attraverso collaborazioni emblematiche, mentre cine-concerti di culto come “Whiplash” e “La Haine” incontrano nuove esecuzioni sonore.
Ryoji Ikeda offre due esperienze audio-visive che sfidano i confini tra reale e virtuale, mentre Kruder & Dorfmeister concludono trionfalmente il festival con “The K&D Sessions Live,” un viaggio musicale che celebra trent’anni di carriera e proietta nel futuro l’energia senza tempo del loro lavoro.
Info utili
Il Romaeuropa Festival si tiene dal 4 settembre al 16 novembre, includendo oltre 110 spettacoli e 250 repliche. Mentre non sono forniti dettagli ini questa sede sugli orari e i prezzi dei biglietti, chi è interessato può consultare le piattaforme e i canali ufficiali del festival.
(fonte: Giulia Di Giovanni – GDG press)