Dopo mezzo secolo di attesa, la Grotta di Diana a Villa d’Este si prepara ad accogliere nuovamente il pubblico grazie a un progetto di restauro che ha visto la collaborazione tra l’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este – VILLÆ di Tivoli e la Maison FENDI. L’annuncio arriva prima del 6 maggio 2025, data ufficiale della riapertura, e promette di restituire ai visitatori uno dei tesori culturali più affascinanti della regione.
Un restauro tra passato e futuro
Il progetto di restauro della Grotta di Diana si è svolto nell’arco di due anni, a partire dal 2023, con l’intento di riscoprire e preservare la magnificenza di Villa d’Este. Situata nella parte alta del giardino della villa, la grotta era chiusa al pubblico da decenni, ma grazie all’impegno degli enti coinvolti, questo sito storico tornerà a essere fruibile. L’obiettivo non era solo la semplice conservazione ma la valorizzazione dell’opera, che fonde arte e natura in un’unica esperienza sensoriale per il pubblico.
Il Direttore dell’Istituto, Andrea Bruciati, ha sottolineato l’importanza di queste “riemersioni”, evidenziando come il progetto rappresenti un’occasione per connettere passato e presente attraverso un atto di generosità culturale. Il restauro è stato diretto a contrastare l’oblio che spesso offusca il patrimonio artistico e culturale, rendendo disponibili al pubblico ricchezze storiche di inestimabile valore.
L’importanza di un progetto condiviso
Il restauro della Grotta di Diana vede il supporto di FENDI non solo come un contributo economico, ma come un’opera d’amore verso il patrimonio culturale italiano. Silvia Venturini Fendi, Direttore Artistico Accessori e Collezioni Uomo di Fendi, sottolinea come questo intervento coincida con il centenario della Maison, radicata a Roma dal 1925. Per FENDI, si tratta di coniugare un investimento sul futuro partendo dalla memoria del passato, posizionandosi anche come testimone di un secolare percorso di tutela artistica.
L’idea di fondo è quella di trasformare un piacere privato in una bellezza condivisa, una sorta di metamorfosi estetica che la Maison FENDI ha reso possibile grazie a un forte legame con gli enti culturali locali. Questo progetto, che testimonia la capacità di unire risorse e intenti, rende omaggio a un pezzo della storia italiana destinata a essere tramandata alle generazioni future.
La Grotta di Diana: un capolavoro da scoprire
La Grotta di Diana è un esempio unico di integrazione tra architettura e paesaggio. L’ambiente è articolato in uno spazio centrale con volta a crociera e presenta un ciclo decorativo ricco e complesso. Questo include un mosaico rustico policromo, composto da materiali preziosi come conchiglie e pietre semipreziose, che conferiscono profondità e movimento visivo alle superfici.
Durante i restauri, uno degli interventi chiave è stato l’installazione di una vetrata nella loggia affacciata verso Roma, che protegge i materiali delicati dalle condizioni atmosferiche avverse. Il grotta offre viste mozzafiato che spaziano dal Soratte fino ai Castelli Romani, con Roma che funge da baricentro di questo panorama esclusivo.
La presenza di meravigliose sculture antiche e scene ispirate al poema ovidiano delle Metamorfosi rendono la grotta un luogo di assoluta meraviglia. L’illuminazione è stata pensata per esaltare la bellezza del tempo e la natura intrinseca del ninfeo, rafforzando l’aspetto contemplativo di questo spazio.
Info utili
La Grotta di Diana riapre al pubblico il 6 maggio 2025. Si consiglia di verificare gli orari e le modalità di visita presso i canali ufficiali di Villa d’Este e di prenotare i biglietti in anticipo per evitare disagi vista la probabile grande affluenza di visitatori.
(Fonte e immagine: Adele Della Sala – Ufficio Stampa)