Il Museo della Shoah di Roma, simbolo di memoria e impegno contro l’antisemitismo, arricchisce la sua collezione con l’importante opera dell’artista aleXsandro Palombo intitolata “The Star of David” Edith Bruck. L’inclusione permanente di questo murale rappresenta un solido passo avanti nella lotta contro l’odio e il negazionismo, e la sua inaugurazione ha visto la partecipazione di figure chiave della comunità ebraica e della diplomazia.
Edith Bruck e il messaggio del murale
Edith Bruck, una delle ultime voci viventi dell’Olocausto, è protagonista di un murale che non solo celebra la sua vita e la sua testimonianza, ma incarna anche un potente messaggio di resistenza e memoria. Nell’opera di aleXsandro Palombo, Bruck è raffigurata con la divisa dei deportati nei lager nazisti e una bandiera di Israele sulle spalle, simbolo di forza e resilienza. L’immagine intende denunciare le insidie del negazionismo e ribadire l’importanza di vigilare contro ogni forma di odio.
Durante l’inaugurazione, Bruck ha espresso la sua commozione e determinazione nell’affrontare l’antisemitismo con amore e perdono, piuttosto che con vendetta e risentimento. Le sue parole, cariche di saggezza e pacatezza, rappresentano una risposta civile e dignitosa agli atti vandalici subiti dall’opera a Milano. Un atto di vandalismo che il Presidente del Museo della Shoah, Mario Venezia, ha definito un’occasione per rinnovare l’impegno nel preservare la memoria e proteggere contro il dilagare del negazionismo e dell’odio.
Il significato simbolico del vandalismo
Il gesto di vandalizzare il murale, avvenuto proprio a ridosso del Giorno della Memoria, non ha fatto altro che accrescere l’importanza e la portata del messaggio dell’opera. La Stella di David e il volto di Edith Bruck, sfregiati da ignoti, rappresentano un attacco diretto alla memoria storica e alla coesione del popolo ebraico, suscitando sdegno e una forte risposta comunitaria. Gli atti di vandalismo hanno riacceso il dibattito sulla necessità di contrastare l’antisemitismo con fermezza e determinazione.
L’opera è stata quindi trasferita a Roma, dove ha trovato una nuova casa nel cuore della comunità ebraica, al Museo della Shoah. L’inaugurazione dell’opera a Roma è stata un chiaro segnale di resistenza e responsabilità, come sottolineato dallo stesso Mario Venezia, ribadendo che nessun attacco potrà mai cancellare la memoria condivisa o riscrivere la storia.
L’impegno artistico e sociale di aleXsandro Palombo
La creazione di “The Star of David” Edith Bruck da parte di aleXsandro Palombo si inserisce in un più ampio corpus di opere che l’artista dedica a tematiche sociali di grande rilevanza. Palombo, noto per il suo impegno e il suo linguaggio visivo provocatorio e d’impatto, utilizza l’arte come strumento di denuncia e riflessione. Dalla memoria della Shoah alla lotta contro ogni forma di discriminazione, le sue opere hanno trovato spazio e riconoscimento a livello internazionale.
L’inclusione delle proprie creazioni in collezioni prestigiose, come quella del Museo delle Arti Decorative di Parigi, dimostra l’importanza culturale e sociale del suo lavoro. Le sue opere servono non solo come commemorazione della storia, ma anche come monito per il futuro, sottolineando come l’arte possa essere un potente alleato nel promuovere diritti e giustizia sociale.
Info utili
L’opera “The Star of David” Edith Bruck è esposta davanti al Portico d’Ottavia, all’esterno della Casina dei Vallati, sede della Fondazione Museo della Shoah di Roma. La sede è accessibile al pubblico per consentire a cittadini e visitatori di immergersi nel significato profondo di questo importante lavoro artistico.
(Fonte: Vanessa Esteban – Media Relations aleXsandro Palombo)
(Credit photo: aleXsandro Palombo)