E’ stato raggiunto un importante traguardo per la comunità della Capitale con l’inaugurazione della prima Casa Sociale degli anziani e del quartiere (CSAQ). Questo nuovo centro, situato in Via Angelo Emo 8, rappresenta un modello di inclusività rivolto non solo agli anziani, ma a tutta la comunità del quartiere.
Questa trasformazione si deve al nuovo regolamento sui Centri Anziani, che prevede che ogni struttura venga affidata a un’Associazione di Promozione Sociale (APS), diventando così una CSAQ, una struttura più aperta e integrata con il territorio. Questa mattina, con la firma della prima Convenzione tra il primo Municipio, rappresentato dal Direttore Pasquale Libero Pelusi, e la presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Angelo Emo, Maria Palomba, alla presenza della Presidente del Municipio I, Lorenza Bonaccorsi, e dell’assessora alle politiche sociali e pari opportunità Claudia Santoloce, è stato ufficializzato questo significativo passo.
Un nuovo modello di inclusività per gli anziani e il quartiere
La CSAQ non è solo un centro per anziani, ma una risorsa importante per tutta la comunità. Con l’affidamento triennale all’APS, l’associazione avrà il compito di prendersi cura dei locali e di metterli al servizio del territorio. Questo modello visionario amplia la funzione tradizionale dei centri per anziani, trasformandoli in luoghi dove l’intera comunità può ritrovarsi e svolgere attività culturali e sociali.
La Casa Sociale si propone come un punto di sostegno per la popolazione anziana, offrendo una varietà di opportunità ricreative e culturali. Non sarà solo un luogo di incontro, ma anche una piattaforma per promuovere l’invecchiamento attivo, incrementando le capacità motorie, cognitive e creative degli utenti. È un ambiente che favorisce il benessere integrato, coinvolgendo una rete più ampia di persone di tutte le fasce d’età.
Attività e iniziative per tutti
La varietà delle attività proposte è ampia e progettata per rispondere ai diversi interessi e bisogni della comunità. Nei locali della CSAQ si potranno organizzare momenti conviviali, attività ricreative, eventi culturali e di volontariato. Non mancheranno opportunità per partecipare a spettacoli teatrali e cinematografici, a visite guidate e a eventi sportivi dilettantistici.
Inoltre, verranno organizzati tornei di carte e scacchi, gare di ballo, e iniziative per la cura delle aree verdi pubbliche. Questo tipo di attività non solo offre divertimento e svago, ma promuove anche la coesione sociale e il benessere mentale e fisico degli anziani e degli altri partecipanti.
Una rete di supporto e valorizzazione delle capacità
Uno degli obiettivi principali della CSAQ è incentivare l’invecchiamento attivo e valorizzare le capacità individuali degli anziani. Le numerose attività proposte mirano a mantenere vive le funzioni motorie, cognitive e creative, promuovendo un approccio positivo all’invecchiamento.
L’assessora Claudia Santoloce ha sottolineato l’importanza di questo progetto, esprimendo gratitudine per il lavoro svolto dagli uffici della direzione tecnica e della direzione socio-educativa. Con il primo passo compiuto, si prevede che nelle prossime settimane vengano firmate ulteriori convenzioni per estendere questo modello ad altre parti della città. Santoloce ha dichiarato: “È per noi motivo di grande orgoglio compiere passi come questo”.
Info utili
La Casa Sociale degli anziani e del quartiere è situata in Via Angelo Emo 8. Al momento non sono state comunicate informazioni specifiche sugli orari di apertura e sui costi delle attività, ma ci si aspetta che queste verranno fornite a breve attraverso i canali ufficiali del Municipio I e dell’Associazione di Promozione Sociale Angelo Emo. Il progetto prevede una varietà di attività aperte a tutti, con particolare attenzione verso la popolazione anziana, creando un ambiente inclusivo per tutta la comunità.
L’inaugurazione della prima Casa Sociale degli anziani e del quartiere rappresenta una significativa evoluzione nei servizi dedicati agli anziani a Roma. Questo nuovo modello non solo fornisce supporto e opportunità ricreative agli anziani, ma promuove anche la coesione e l’integrazione comunitaria, incentivando l’invecchiamento attivo e la valorizzazione delle capacità individuali.