Nella giornata del 17 maggio 2024, in occasione della Giornata Mondiale contro l’Omobitransfobia, Roma ha visto l’inaugurazione di una nuova struttura dedicata a giovani LGBT+ vittime di violenza e discriminazione. Si tratta del Refuge Co-Housing LGBT+, situato nel cuore della capitale in un immobile confiscato alla mafia. La cerimonia ha visto la partecipazione di numerose autorità locali, che hanno espresso il loro sostegno per questo importante progetto di inclusione sociale.
Un progetto per l’inclusione sociale nel centro di Roma
Il Refuge Co-Housing LGBT+ è stato fortemente voluto dal Municipio 1 di Roma Capitale. Alla cerimonia di inaugurazione erano infatti presenti la Presidente Lorenza Bonaccorsi, l’Assessora alle Pari Opportunità Claudia Santoloce e la Presidente della Commissione Pari Opportunità Daniela Spinaci. Per il Comune di Roma, ha partecipato Yuri Trombetti, Presidente della Commissione Patrimonio, che ha simbolicamente consegnato le chiavi dell’immobile alla responsabile Marina Marini delle case famiglia Refuge LGBT+ del Gay Center.
Questa struttura rappresenta una risorsa fondamentale per i giovani LGBT+ che affrontano situazioni di violenza e discriminazione. Grazie al progetto, potranno trovare un luogo sicuro e accogliente dove poter ricominciare, in piena autonomia, ma con il supporto necessario per risollevarsi. Il contributo economico e organizzativo dell’Istituto Buddista Soka Gakkai ha reso possibile il finanziamento dell’intera operazione.
Un supporto concreto per giovani LGBT+ in difficoltà
Il Refuge Co-Housing LGBT+, situato in un immobile sequestrato alla mafia, è in grado di ospitare fino a tre giovani LGBT+ in regime di semiautonomia. Questa casa di accoglienza è la terza gestita dal Gay Center, dopo Refuge LGBT e Refuge T* A casa di Ornella, e rappresenta un ulteriore passo avanti nell’aumento dei posti disponibili per i giovani in difficoltà. Nonostante ciò, ogni anno in Italia oltre 400 giovani LGBT+ vengono cacciati di casa e necessitano di ospitalità e accoglienze.
I servizi offerti da Gay Center, tra cui la Gay Help Line 800 713 713 e il portale Speakly.org, sono fondamentali per fornire supporto a queste persone. Questi strumenti hanno beneficiato del sostegno di varie istituzioni, tra cui UNAR-Presidenza del Consiglio, Regione Lazio, Comune di Roma, Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai e Chiesa Valdese. Inoltre, la catena di negozi Flying Tiger Copenhagen ha scelto di sostenere questi servizi per il secondo anno consecutivo, dando loro visibilità in 131 punti vendita in tutta Italia.
La nuova struttura: un simbolo di riscatto e speranza
L’inaugurazione del Refuge Co-Housing LGBT+ non rappresenta soltanto l’apertura di una nuova struttura, ma un simbolo di riscatto e speranza per tutta la comunità. Essere situato nel centro storico di Roma, in un immobile confiscato alla mafia, aggiunge un significato profondo al progetto, sottolineando come i beni una volta usati per attività criminali possano oggi diventare strumenti di rinascita e inclusione.
Questa nuova iniziativa è un chiaro segnale dell’impegno delle istituzioni locali nel promuovere politiche di inclusione sociale e lotta alla discriminazione. La collaborazione tra pubblico e privato, unita al sostegno della società civile, dimostra come sia possibile creare reti di solidarietà efficaci. Il Gay Center, con le sue case famiglia e i servizi di supporto, continua a rappresentare un punto di riferimento imprescindibile per la comunità LGBT+.
Info utili
Il Refuge Co-Housing LGBT+ ha aperto le sue porte il 17 maggio 2024, in occasione della Giornata Mondiale contro l’Omobitransfobia. La struttura situata nel centro storico di Roma può ospitare fino a tre giovani LGBT+ e rappresenta un luogo sicuro per coloro che hanno subito violenze e discriminazioni. Il progetto è stato finanziato dall’Istituto Buddista Soka Gakkai e gode del sostegno di molteplici istituzioni e partner, tra cui il Comune di Roma, la Regione Lazio e la Chiesa Valdese. I giovani in difficoltà possono rivolgersi alla Gay Help Line 800 713 713 o visitare il portale Speakly.org per ulteriori informazioni e supporto.