“Arte e Impresa” il progetto che lega Fondaco Italia a Rigoni di Asiago, raggiunge oggi il traguardo della terza tappa con l’inaugurazione del restauro della fontana “Venezia sposa il mare” nel giardino di Palazzo Venezia a Roma.
Per Fondaco Italia è il 78° restauro completato! Qualità, rispetto dell’ambiente e amore per l’arte: è la “ricetta” di Rigoni di Asiago che ha deciso di riportare all’antico splendore questa bellissima fontana che simboleggia uno dei momenti più importanti della città lagunare: lo sposalizio con il mare, la Festa della Sensa – Ascensione – che si celebra ogni anno da oltre 1000 nel bacino di San Marco a Venezia.
“La scelta di restaurare questa fontana è frutto di una ricerca tra bellezze e valori, significati e simboli legati al Veneto – complesso insieme alla Basilica di San Marco – dice Enrico Bressan presidente di Fondaco Italia – lo stesso Palazzo fu voluto dal Cardinale veneziano Pietro Barbo (che fu anche vescovo di Vicenza) divenuto poi Papa (Paolo II – 16/9/1464 – 26/7/1471).
Questo meraviglioso complesso insieme alla Basilica di San Marco da sempre è il luogo di riferimento dei Veneti a Roma”. Sei mesi ricchi di iniziative che hanno accompagnato l’intervento di restauro: dalla Festa del Bocolo (25 aprile giorno di San Marco Patrono di Venezia) alla Festa della Sensa quest’anno avvenuta il 13 maggio (collegamento video con Venezia per il corteo storico delle barche in onore dello sposalizio del mare e l’annullo filatelico di Poste Italiane in Piazza San Marco a Venezia e a Palazzo Venezia a Roma); dalle visite al cantiere alle domeniche per le famiglie con la degustazione dei prodotti Rigoni di Asiago fino alla Festa del Biologico che ha coinvolto le più importanti aziende italiane del settore bio in una giornata di informazione alimentare molto interessante.
“E’ stato un restauro molto interessante avvenuto grazie alla collaborazione ed alla sinergia tra Polo Museale del Lazio, la Direzione ed i tecnici di Palazzo Venezia ed i restauratori della Pantone Restauri. – continua Bressan – Un intervento che è stato possibile seguire sia dai visitatori del Palazzo grazie ad un cantiere aperto che da coloro che si sono collegati via web (oltre 25.000) con la piattaforma Skyline Webcams (vedi allegato scheda dati)”.
“Desidero sottolineare che il progetto è stato realizzato grazie alla sensibilità di una famiglia di imprenditori e di un’azienda, la Rigoni di Asiago, che da oggi fanno parte della storia di questo Palazzo. La qualità dei prodotti biologici dell’azienda asiaghese da oggi entreranno nelle case accompagnati e rafforzati dal valore della cultura e dell’arte. Un modo intelligente ed innovativo – conclude Bressan – di comunicare per contribuire a rafforzare il valore della brand identity. E’ questa secondo la nostra esperienza la giusta modalità per coniugare il rapporto arte ed impresa affinché, reciprocamente, ne traggano beneficio; una scommessa vincente sul bello e sul buono!”.
Un ringraziamento particolare alla Direzione del Polo Museale del Lazio ed alla Direzione di Palazzo Venezia che ci hanno accolti sin dall’inizio con entusiasmo e professionalità avviando un concreto e fattivo rapporto di collaborazione. Info: Ufficio stampa Fondaco Italia: press@fondacoitalia.org – Tel 041 5242851 * Fondaco Italia società di comunicazione e consulenza attiva dal 2004 nella valorizzazione dei beni culturali italiani e nella promozione dell’arte
LE FASI DEL RESTAURO
L’intervento di restauro della fontana “Venezia Sposa il mare” è iniziato con un’attenta campagna grafica e fotografica volta a constatare lo stato conservativo e i fattori di degrado che caratterizzavano il gruppo scultoreo lapideo, la vasca e la seduta circostante.
Una volta eseguita la mappatura dell’opera necessaria per stendere il crono programma dei lavori ed individuare le fasi operative si è proceduto al montaggio dell’impalcato con copertura, che ha permesso ai restauratori di eseguire tutte le lavorazioni continuativamente, in totale sicurezza, anche in presenza di condizioni metereologiche avverse. Il ponteggio inoltre, così come è stato progettato e realizzato, ha permesso di rendere fruibile gli interventi di restauro anche per i visitatori di Palazzo Venezia nonché, grazie al posizionamento di una telecamera di seguire via web tutte le fasi.
Le operazioni di restauro hanno avuto inizio dopo aver spento l’acqua e constatato l’effettivo stato di conservazione delle superfici. La prima fase dell’intervento ha riguardato il recupero di tutti i frammenti lapidei decoesi dal gruppo scultoreo, che sono stati conservati e catalogati per poi essere successivamente messi in opera. Tutte le superfici lapidee sono state dapprima bonificate per contrastare l’azione degradante di alghe, muschi, muffe e licheni e in generale di piante infestanti. L’intervento più delicato è stato la rimozione di concrezioni calcaree piuttosto spesse che celavano e/o appiattivano i modellati dell’opera.
Oltre alla pulitura chimica e meccanica importante è stata la fase di consolidamento, studiando prodotti ad hoc compatibili con il travertino. Le integrazioni delle connessure delle varie sculture, non più idonee ed eseguite in restauri antecedenti, sono state eliminate ed eseguite nuovamente.
Le superfici presentavano inoltre numerose lacune, soprattutto su quelle aree soggette al dilavamento dell’acqua; esse, dunque, sono state reintegrate utilizzando una malta appositamente studiata cromaticamente e morfologicamente dal laboratorio Agemina Lab e prodotta dalla Tecno Edile Toscana. Con l’ausilio di tale malta, inoltre, sono state reintegrate anche le aree soggette a gravi mancanze, ricostruendo parti di modellato.
L’intervento è proseguito con la realizzazione di una nuova impermeabilizzazione, la mappatura ed il controllo dell’impianto idrico per finire l’intervento con l’applicazione di un protettivo finale trasparente, traspirante e impermeabile. Luca Pantone Pantone Restauri