VITALA FESTIVAL 6° edizione
Eventi filantropici in sostegno di artisti in musica e arti visive e Riccardo Mei
Presentano
INTO THE WILD World
Quelli che cercano
Viaggio nei territori selvaggi dell’anima e della natura
Canzoni di Eddie Vedder; Pearl Jam; Cat Stevens
Spettacolo multimediale scritto e diretto da RICCARDO MEI
Giovedì 31 Maggio 2018 – ore 21.00
Teatro San Genesio, Via Podgora,1
Riccardo Mei, voce, ukulele, flauto, chitarra
Maurizio Loffredo, chitarre,
Maurizio Meo, contrabbasso
Nunzia Carrozza, pianoforte
Ivo Parlati, batteria, percussioni
Video proiezioni a cura di:
Sergio Vecia, Chiara Cetorelli, Massimiliano Sbrolla
In esclusiva le foto naturalistiche di Barbara Dall’Angelo
Il 31 maggio il Vitala Festival ospita nella solita cornice del Teatro San Genesio di Roma un nuovo evento che unisce musica e racconto, lo spettacolo di Riccardo Mei “Into the Wild World – quellli che cercano” un viaggio nei territori selvaggi dell’anima e della natura. Il Teatro racconta storie. Questo spettacolo mette in scena una storia esemplare che ne contiene molte altre perché in un gioco di incastri i contenitori si aprono per raccontare altre vicende, recitate, immaginate, vissute. Da una storia si passa all’altra, dalla vita vissuta si passa al racconto, al film e al teatro. Riccardo Mei, attore e cantante, da molti anni voce narrante di importanti programmi della tv italiana come Kilimangiaro, Passaggio a nord Ovest, Superquark, Rai Storia, Correva l’anno, Geo & Geo, Gaia, Voyager, documentari per National Geographic, e tanti altri programmi di viaggi e scoperte, ci conduce in un viaggio teatrale, letterario, cinematografico e musicale. Dai bisogni primari dell’uomo alle emozioni di ‘Nelle Terre Estreme’ di Jon Krakauer e del film INTO THE WILD che Sean Penn ne ha tratto, parlando di autori che hanno scritto di viaggio e ricerca di se stessi fino a Walter Bonatti e Giorgio Gaber. Riccardo, accompagnato dal suo gruppo, interpreta le canzoni di Eddie Vedder scritte per il film, brani di Cat Stevens e sue composizioni e brani originali. Le parti recitate e i monologhi si alternano alle canzoni mentre sullo schermo scorrono video realizzati da Sergio Vecia, Chiara Cetorelli e Massimiliano Sbrolla che sottolineano le fasi della narrazione proponendone una parallela, insieme alle straordinarie fotografie di natura di Barbara Dall’Angelo. Al centro della scena i libri, raccoglitori e generatori delle esperienze umane, in un continuo processo che passa dal libro al film al teatro e viceversa. Uno spettacolo musicale che analizza le dinamiche genitori-figli, suscita forti emozioni e invita ad una maggiore consapevolezza e coscienza ambientale.
Hanno scritto dello spettacolo:
La cosa che più colpisce di questo spettacolo è il genuino entusiasmo del suo autore. Si vede, si sente, ne è quasi travolto Mei, mentre passa da una breve recitazione ad una lettura, dall’analisi dei rapporti genitori – figli, causa di tanti malesseri, all’importanza della lettura e della cultura per intraprendere qualsiasi viaggio, dentro e fuori di noi. I libri, sono il viaggio. Quel viaggio che, simbolo della ricerca interiore, ci viene proposto come raramente accade. Figlio di una “rete” invisibile, frutto dell’immaginazione stimolata da tanti autori letterari citati nel corso del recital, una “rete” che si auto genera tra sogno, letteratura, cinema, teatro. In un ciclo infinito. Canta le emozioni, e lo fa molto bene, con le splendide canzoni di Eddie Vedder composte per il film, ci parla delle relazioni umane (è quello, il vero mondo selvaggio) e delle problematiche del rapporto uomo – natura coi brani di Cat Stevens. Cita Thoreau, London, Bonatti, Conrad, Tolstoj, Rodari, Gaber, dando voce e origine al bisogno di ricerca e di libertà dell’uomo, oggi relegato ad “essere comprante” anziché al suo ruolo di “essere pensante”. Un grido di libertà questo spettacolo, un battito d’ali quasi disperato ma incoraggiante a riappropriarci della nostra identità. Liberi dai falsi bisogni. La consapevolezza sarebbe già un grande passo avanti. Per non arrivare agli ultimi giorni scoprendo di non aver vissuto.
Paolo Leone, “Corriere dello spettacolo”
INTO THE WILD World: quelli che cercano, è più di uno spettacolo, è la messa in scena del sogno di molti, di tutte quelle anime libere che cercano profondamente l’essenza della vita, e non si fanno fuorviare da chi vuole, dall’alto di non si sà quale pulpito controllare il pensiero altrui. Al centro dello spettacolo c’è quindi la cosa più preziosa, quello che dovrebbe essere appannaggio di tutti, e non solamente dei più coraggiosi: la libertà individuale. Riccardo Mei, tra recitazione, letture, e musica, con una modalità di libera didattica, apre completamente il suo cuore al pubblico, facendo trasparire la sua gioia, le sue emozioni nel narrare il viaggio, sia quello immaginario, sia quello letterari, che quello materialmente vissuto. Ho apprezzato moltissimo questo spettacolo, perchè è pieno di vita reale, di scelte personali, di consapevolezze, di conoscenza, di consigli su libri che ti possono davvero insegnare qualcosa, libri che vanno nel profondo, quelli che una volta che ti entrano dentro, non escono più.
Miriam Comito, “Miriam e le arti”
La storia vera di Cristopher McCandless, il protagonista del romanzo di Jon Krahauer, che ammalio’ Sean Penn a tal punto da scrivere e dirigere il noto film “Into the wild”, ha sedotto il musicista e cantante Riccardo Mei, che dotato di una voce straordinaria e di un cuore immenso, ha condotto gli spettatori in un viaggio musicale e letterario nei territori selvaggi dell’anima e della natura. Tra intensi pezzi di Eddie Vedder, Cat Stevens, John Lennon o i Pearl Jam, citazioni e storie di Jack London, Thoreau, fino all’alpinista avventuriero e scrittore come Walter Bonatti e Gaber, Riccardo, come un indiano delicato nel calpestare la nuda terra che ci ospita per un tempo limitato e straordinario, ha cantato la sua immensa passione per la letteratura, la musica, la natura, ossia quegli elementi che hanno segnato le tappe del suo itinerario artistico e umano. Into the wild world, è stata “Una immersione totale nel mondo selvaggio della natura e degli uomini che non dimenticherete”.
Tania Croce, “Penna d’oro”
(…) è uno spettacolo “multimediale”, ma in chiave genuinamente lo-fi, la cui sapiente regia fonde cinema, fotografia, musica e letteratura di viaggio. “Into The Wild World” è questo: un “piccolo grande viaggio” da compiere su vibranti ali di suggestioni visive, tra le note e dentro le parole, fino al cuore profondo delle emozioni.
Stefano Fasti, “Storiadellamusica.it”
Questo spettacolo vuole omaggiare i tanti esploratori e documentaristi che in tempi passati e senza le attuali tecnologie, viaggiavano per documentare la natura, portando con loro e esperienze che possono essere definite assolute. Nello spettacolo si alternano brani musicali a brani recitata, dove la parola diviene la parte essenziale della comunicazione, riunendo tutte le arti figurative e oltre. C’è si un forte invito alla scoperta di sè stessi attraverso tutto ciò che viene rappresentato, ma è anche uno spettacolo che vuole denunciare lo sfruttamento della natura.
Sissi Corrado, “Cultur Social Art”
La cornice del racconto serve a Riccardo Mei per sviluppare un percorso personale, che fa della dimensione del viaggio una porta non solo per terre inesplorate, ma anche per la parte più autentica dell’essere umano. (…)E in tutto lo spettacolo non viene mai meno un tono intimo e delicato: Mei cerca quasi un dialogo diretto con la platea, come se con essa si stesse confidando.
Una scelta che riesce a conferire una forza notevole a questo lavoro teatrale. Sul palco, infatti, si alternano musica, letteratura e anche temi molto diversificati, come lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, i rapporti umani e la ricerca di sé stessi. Ma tutto è tenuto insieme dallo sguardo dell’autore-attore, che in questo viaggio variegato fa appunto da guida.
Leonardo Rafanelli, “Dazebao”
Riccardo Mei, somigliante per l’occasione a Eddie Vedder, si diverte a rompere il muro della quarta parete, soffermandosi a riflettere con il pubblico, cantando e suonando, mentre alle sue spalle vengono proiettati documentari e fotografie di paesaggi naturalistici.
Il testo, scritto per parlare di temi delicati (il rapporto genitori-figli, i falsi ideali della moderna società consumistica, i rapporti umani nel microcosmo e la ricerca di sé stessi…), punta a creare un’atmosfera amichevole e conviviale con il pubblico in platea. Non mancano l’umiltà e la semplicità, traspaiono sempre naturalezza e sincerità nel voler emozionare il pubblico e aiutarlo a ritrovare sé stesso.
Anastasia Angelini, “Open Mag”
Dentro e intorno all’uomo è questa avventura che i sei protagonisti, ciascuno col proprio compito, narrano e non è altro che la ricerca di ciò che ogni giorno vorremmo fare, vorremmo essere, vorremmo comunicare agli altri.
Quegli altri che a volte ci appaiono diversi, (ma siamo sempre noi, noi stessi?) che vediamo correre, affannarsi verso tutto ciò che è esteriore e (dati i risultati raggiunti in questi anni bui) inutile. Sembra che venga coperto da una nube nera ogni passione verso il bello: avvenimenti che accadono nel nostro paese (e non solo) sembrano disinteressare completamente l’interiorità dell’essere umano che, da qualche parte, deve pur esserci, ben nascosta, ma c’è.
Il lungo applauso e la sosta di ore dopo “Into The Wild World” sono stati la dimostrazione che nessuno dei presenti aveva voglia di andarsene. Un desiderio di comunicare con chi aveva sviscerato in poco più di 90 minuti ciò che da sempre, noi e con noi, ritengo ogni essere decentemente umano, desidera sapere, conoscere ma, soprattutto, vivere.
Beppe Costa, “Beppe Costa blog”
Il Vitala Festival, organizzato da Fabiana De Rose in collaborazione con il Teatro San Genesio, è una rassegna di natura filantropica, alla sesta edizione, con lo scopo di promuovere e sostenere musicisti, cantanti, artisti del settore musicale e delle arti visive, che presenta un calendario articolato e variegato per genere e composizione dei gruppi musicali che verranno ospitati. Ringraziamo il pubblico che segue la rassegna per il gentile sostegno e rinnovato interesse per questa nuova edizione del festival.
http://www.teatrosangenesio.it/concerti.html
https://www.facebook.com/vitalafestival/
Ufficio stampa – Sara Battelli – mob. 3397856559 – email battelli.press@gmail.com
|INGRESSO CONCERTO:
Intero 15€ (include primo drink al bar del foyer); Ridotto 13€ (studenti/bambini).
Info/prenotazioni: 347-8248661; wonderwallenter@gmail.com
Si consiglia la prenotazione.
|DALLE 20.30 sarà disponibile un SERVIZIO BUFFET pre-concerto.
Con il gentile sostegno di:
Nanna Papera – catering Eventi & Verde Bistrot;