Inaugurazione Mostra Fotografica “UNUSUAL VISIONS” di Emiliano Pinnizzotto

In occasione della Festa dei Musei, la Graffiti inaugura sabato 20 maggio 2017 alle ore 17.00 a Roma presso il “Museo delle Civiltà – Museo Pigorini” – Piazza Guglielmo Marconi 14 – la mostra fotografica “UNUSUAL VISIONS” di Emiliano Pinnizzotto.

Saranno presenti l’autore, il Direttore del Museo delle Civiltà dott. Filippo Maria Gambari, il Direttore della Graffiti.

Dopo il successo della prima edizione 2016, il 20 e 21 maggio 2017 il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del torna a celebrare la Festa dei Musei. In continuità con il tema proposto da ICOM per la “Giornata internazionale dei Musei” la Direzione generale Musei ha deciso di incentrare questa seconda edizione sul tema “Musei in Contes[x]t: raccontare l’indicibile nei musei.
L’iniziativa dà l’opportunità ai musei e ai loro visitatori di riflettere su quelle testimonianze del nostro Patrimonio materiale e immateriale che, per motivi politici, storici, ideologici, religiosi, etici o di identità, sono state emarginate o addirittura escluse dall’esposizione museale e dal racconto al pubblico, divenendo così espressione di negazione e (auto)censura: il “non detto”, “l’indicibile” appunto.
La Mostra Fotografica “Unusual Visions” di Emiliano Pinnizzotto è un estratto da quattro reportage fotografici dell’autore, attraverso un racconto di una India insolita. Scelta dal Museo delle Civiltà per la Festa dei Musei 2017, testimonia una India diversa, quasi sconosciuta, assolutamente al di fuori dai circuiti turistici. I tagliatori di teste del Nagaland, tatuati in volto, ultimi testimoni di una che nei prossimi 10 anni probabilmente sarà scomparsa, ritratti nei loro villaggi e nelle loro capanne isolate. L’antica lotta tradizionale indiana, Malla Yuddha o Kushti, fatta di prese, lanci e leve fino alla completa sottomissione dell’avversario; nel suo sacro ring “Akhara” retaggio della classe guerriera indiana, gli “Kshatrya”. La nudità dei Naga Baba, santi uomini nudi e rinuncianti, cosparsi solo di cenere, che scendono tra la gente dalle vette himalayane per le sacre festività indù, come l’imponente Kumbha Mela, e il suo confronto con la chiusura, in termini di nudità, sessualità e tabù, ancora molto presente nella società indiana. E infine la piaga dell’oppio nei villaggi di confine tra India e Birmania, dove in queste zone remote, dimenticate da entrambi i governi, senza controllo e prevenzione, ormai un terzo degli uomini è divenuto schiavo dell’oppio, creando un vuoto incredibile nel tessuto sociale. Le oltre 50 foto in mostra sono in prevalenza a colori e ritraggono questi uomini e queste storie così come sono state incontrate, raccontate senza censura e con la sola luce ambiente a disposizione. Visioni inusuali, “Unusual Visions”, che vale la pena di mostrare.

La mostra sarà visitabile fino al 18 giugno.

EMILIANO PINNIZZOTTO
Nato a Roma nel 1983, figlio d’arte, mostra fin da piccolo una propensione ed una grande affinità con le immagini e le arti audiovisive, affascinato soprattutto dalla , dal cinema e dalla musica. Comincia a scattare le sue prime fotografie fin dai primi ricordi. Intorno ai 16 anni indirizza la sua passione fotografica verso il Reportage Sociale, grazie soprattutto ai numerosi viaggi nel mondo intrapresi con i genitori. Gradualmente trova cosi un proprio stile, in evoluzione continua, grazie alla camaleonticità del suo linguaggio fotografico, legato soprattutto ai suoi differenti stati d’animo e caratterizzato dal ritratto in chiave sociale, ripreso in ambiente naturale, con l’utilizzo esclusivo della luce a disposizione, senza mai costruire o alterare il racconto o un’ immagine. Sia per il bianco e nero che per il colore applica nella postproduzione digitale delle sue foto, come modus operandi, esclusivamente le tecniche usate anche in camera oscura. Dal 2003 ad oggi ha al suo attivo numerosi viaggi in India, durante i quali ha seguito alcuni tra i più importanti e riti religiosi, tra i quali tre Khumbh Mela e un Kalachakra, ed è un appassionato studioso della cultura, dei veda e degli shastra indiani. Ha esposto le sue immagini in varie mostre in Italia e all’estero, ed ha partecipato alla pubblicazione di diversi libri fotografici. E’ iscritto all’Ordine dei Giornalisti e da diversi anni collabora con la Scuola di Fotografia Graffiti e l’Agenzia Fotogiornalistica Graffiti Press di Roma.
La GRAFFITI è stata fondata nel 1980 da Gianni Pinnizzotto con lo scopo di promuovere le arti visive e in particolare la fotografia.
Associazione – Scuola di fotografia
Da venticinque anni organizza corsi e master di vario livello, seminari e workshop per la formazione di fotografi dilettanti, professionisti, appassionati e futuri fotogiornalisti. Le lezioni, i seminari e i workshop sono tenuti da noti fotoreporter, insegnanti universitari specializzati nel settore della comunicazione visiva, esperti di tecniche di sviluppo, postproduzione e stampa, giornalisti, inviati speciali, responsabili culturali. L’Associazione dispone di un archivio fotografico e di una biblioteca dotata di oltre mille libri tecnicopratici divulgativi e di grandi autori dedicata a immagini di reportage, moda, sport e spettacolo. La Graffiti affianca la didattica con escursioni fotografiche e reportage sia in Italia che all’estero, offrendo a chi partecipa la possibilità di unire alla passione per la fotografia quella del viaggio. Dal 2011 è stata istituita la prima Borsa di Studio intitolata al grande Fotoreporter Rolando Fava e dedicata al reportage sociale, con la formula innovativa di un unico giurato, che ha coinvolto il fotoreporter dell’Agenzia Magnum Paolo Pellegrin e il Maestro Gianni Berengo Gardin. Numerose le mostre che sono state allestite in Italia e all’estero: Betlemme, Gerusalemme, L’Avana, Parigi, Buenos Aires, Barcellona, Lima, San Paolo – in collaborazione con i rispettivi Istituti Italiani di Cultura. Da anni è attiva la collaborazione con il prestigioso Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma, presso il quale sono state esposte, tra le altre, le mostre: “Lavoro e immigrazione in positivo”, “INDIA – Impatti visivi”, “Uno sguardo sulle strade dell’Asia”, “Jazz – Black Music”, “Khumbha Mela – Il viaggio dell’Anima”, “Perù – tan lejos, tan cerca”. Tutte le immagini sono state acquisite dal fondo fotografico del Museo. Preziosa la collaborazione con La Feltrinelli di Roma e Napoli dove sono stati presentati tutti i libri editi dalla Graffiti ed esposte numerose mostre.

GRAFFITI – Casa Editrice: Da tredici anni la Graffiti è diventata anche una Casa Editrice di libri fotografici di qualità per poter dare spazio sia a fotografi affermati che a giovani talenti, guidati e seguiti in questo percorso da Gianni Pinnizzotto, Direttore della Graffiti. La grafica, curata in ogni dettaglio, dedica particolare attenzione all’impaginazione progettata e realizzata in maniera tale da non compromettere la lettura delle fotografie scegliendo di non stampare le immagini in doppia pagina, ma esclusivamente su pagina singola. Tra i diciassette libri ad oggi pubblicati, sei hanno vinto prestigiosi premi nazionali ed internazionali: il MIFA 2016 (Moscow International Foto Awards), il TIFA 2016 (Tokyo International Foto Awards), l’IPA (International Photo Awards) – Honorable Mention 2013 e 2016, il PX3 2013 (Prix De La Photographie Paris), il Premio Orvieto Fotografia 2006.

Agenzia Fotogiornalistica GRAFFITI PRESS.
Nota per il suo spiccato taglio sociale la Graffiti Press ha documentato nei trentacinque anni della sua attività l’evoluzione della società nella prima e seconda repubblica. Dal sociale, alla politica, alla cultura, allo sport, allo spettacolo non c’è settore cui i fotografi della Graffiti non abbiano dedicato il loro lavoro. Molti giovani fotoreporter hanno trovato in questa agenzia l’occasione per farsi conoscere e affermarsi nel difficile mondo del fotogiornalismo. Particolare attenzione la Graffiti Press ha dato in questi anni alle realtà e ai conflitti mediorientali. Nel corso degli anni ha sviluppato un archivio fotografico ricchissimo. Nel 2002 ha vinto il premio World Press Photo. Collabora con le più importanti testate italiane.

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