DOMENICA 30 APRILE AL TEATRO VILLA PAMPHILJ IN SCENA IL TEATRO SENSORIALE, Compagnia TEATRO STABILE D’ABRUZZO (ClasseMista Teatro) in “LA BAMBINA DEI FIAMMIFERI” tratta da Hans Christian Andersen, ideazione e regia Mario Fracassi.
Musiche e canzoni originali di Paolo Capodacqua
eseguite dal vivo da Germana Rossi e Francesco Sportelli
Attori Enrico Di Gianbattista, Candida D’Abate, Santo Cicco, Francesco Sportelli,
Alessia Tabacco, Renato Barattucci, Eleonora Cipolloni,
Laura Tiberi, Germana Rossi e Mario Fracassi
Domenica 30 aprile 2017 – Repliche dalle ore 11.30 in poi – durata di 35 minuti circa
Ingresso 5 euro
Un progetto speciale a cura della Compagnia Teatro Stabile d’Abruzzo (ClasseMista Teatro) : spettacolo di narrazione e suggestioni sensoriali con canzoni, suoni, odori, sapori… per attori, animatori e musicisti ed un gruppo di spettatori bendati.
Lo spettacolo nasce da un percorso artistico sviluppatosi all’interno del Florian Teatro Stabile d’Innovazione per opera del regista Mario Fracassi e si avvale della presenza di numerosi attori, animatori e musicisti.
Con il teatro sensoriale si ha come l’impressione che il teatro abbandoni se stesso, si spogli d’ogni orpello estetizzante per riportare lo spettatore alla densità del proprio sentire. Sogno e mistero si abbracciano per una conoscenza più profonda delle cose nella loro materia, forma e funzione e il teatro sensoriale come una chiave magica riesce ad aprire le porte dell’immaginazione per far affiorare nuove interpretazioni, nuove visioni, evocare ricordi ed esperienze.
“Era la vigilia dell’ultimo dell’anno. Nevicava e faceva molto freddo. La piccola fiammiferaia vagava per la città, cercando invano di vendere fiammiferi. La gente passava incurante della bimba. La piccina si accovacciò sulla neve per ripararsi dal freddo …”
I ragazzi viaggiano con la mente e quando riaprono gli occhi si accorgono di quanto la realtà sia diversa dall’immaginazione. Aprire gli occhi… Ecco, lo spettacolo è tutto qui. Perché si assiste bendati, seduti, con intorno gli attori e le attrici che raccontano questa storia e ce la fanno vivere proprio in quelle dimensioni che il teatro non ci offre mai, quella dell’udito, dell’olfatto, del tatto.
E della musica, vero e proprio tessuto sonoro dello spettacolo.
E’ questa la partitura di un viaggio dentro se stessi, il viaggio che “La bambina dei fiammiferi” propone a tutti noi, un viaggio per spettatori di ogni età.
“Con La bambina dei fiammiferi il genere della fiaba viene restituito alla sua ricchezza originaria, ma al contempo viene «formato» un pubblico nuovo, nel senso che viene predisposto un canale efficace per l’ascolto di un codice proveniente dalla cultura orale: gli effetti spettacolari della fiaba sono posti fuori dalla sfera del visibile e dentro quella della visione…. Ne La Bambina dei fiammiferi, oltre alla visibilità disattivata (ed attraverso di essa), la caratteristica principale dello spettacolo è rappresentata da una riscoperta contiguità personale ed umana tra ospiti ed ospitanti della scena, prima che spettatori ed attori.
C’è spazio per il pudore, per via di una inedita intimità che si instaura già prima dello spettacolo con l’affidamento cieco agli accompagnatori che conducono per mano gli spettatori bendati verso le loro poltrone, e poi continua nel corso della performance, quando accompagnamento ed affidamento si trasmutano sul piano sensoriale; si avverte sulla propria pelle il soffio del freddo patito dalla bimba ma anche il calore irrorato dalla sua fantasia, dove si materializza una stufa immaginaria, quindi odori, sapori e voci di desideri bruciati al lume di fiammiferi caduchi, anch’essi tangibili… In quest’ottica, lo spettacolo sensoriale orchestrato da Mario Fracassi – pur coprendo formalmente gli occhi dello spettatore- espone sotto una lente di visibilità potenziata i meccanismi impliciti e microscopici della creazione teatrale: il significato delle parole del testo guadagna e diventa senso…
All’interno di un caleidoscopio di effetti coordinati con rigore costante, bisogna rendere nota delle bellissime musiche e canzoni composte da Paolo Capodacqua, tramite cui trova compimento il coinvolgimento emotivo del pubblico, accanto ad una polifonia di voci provenienti da diverse direzioni ed articolate su più livelli formali anche nei frangenti non musicali.
Con La bambina dei Fiammiferi, la Compagnia dà seguito ad un progetto complessivo che mostra di saper coinvolgere il pubblico adulto accanto a quello dei giovanissimi attorno a proposte trasversalmente efficaci in termini di offerta di eventi rivolti all’intera collettività.” (Paolo Verlengia – Dottore di Ricerca in Discipline dello Spettacolo)
Teatro Villa Pamphilj
Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, 00152 ROMA
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 18,00
Info e prenotazioni: tel. 06 5814176 dal martedì alla domenica – promozione@teatrovillapamphilj.it