DANZA E DOCUMENTARI: IL FINE SETTIMANA AL TEATRO VILLA PAMPHILJ

DANZA E DOCUMENTARI: IL FINE SETTIMANA AL VILLA PAMPHILJ
DANZA sabato 8 APRILE 2017 – ore 18 – ingresso 10 euro
VOCODER
Body Perform di Appià / Marti / Zannola
Prima assoluta frutto di residenza

Raffaella Appià, Silvia Marti e Massimo Zannola si incontrano in residenza a Teatro di Villa Pamphilj e insieme lavorano sulla comunicazione, sui corpi, sulle voci partendo dal testo di Cocteau, già messo in scena nel 2005 da Appià e Marti. Realizzano così uno spettacolo dove l’essenza dell’amore s’insinua e aleggia tra una video-chiamata skype, in cui un uomo sfoga ad un’amica tutta la sua frustrazione per un amore finito e un’attrice tormentata da un fitto scambio di sms, mentre è impegnata nel doppiaggio di una lunga telefonata sulla fine di un amore.
Cinquanta minuti ricchi di musica, parole e danza per uno spettacolo difficile da catalogare: danza, recitazione, doppiaggio e fisicità per stimolare nel pubblico emozioni e domande, sorrisi e riflessioni.

Vocoder. Strumento elettronico capace di codificare la voce secondo una serie di algoritmi. Possiamo codificare le emozioni? Deleghiamo tutto ad uno strumento: telefono, video, chat, mail. Ma il nostro cuore e il nostro corpo, raggiungono l’altro? Abbiamo veramente bisogno di questi media per partecipare, per condividere amori e umori? Forse, e forse da sempre l’uomo ha cercato un tramite nel messaggero o nella lettera. Perché? Per celarsi all’altro? Per sentirsi più liberi di dire senza l’imbarazzo del corpo dell’altro? Vocoder, con questa rilettura personale di due classici, apre un occhio spietato sul comunicare del XXI secolo. Attraverso “La cosa” di G.Gaber, “La voce umana” di J.Cocteau e la fisicità della danza, lo spettacolo racconta un isolamento esistenziale, in costante nostalgia di contatto, con passione, dolore e un pizzico d’ironia.

Raffaella Appià è direttore artistico, attrice/danzatrice, coreografa e docente di modern dance e teatro-danza. Dal 2006 al 2009 è direttrice artistica della scuola del Balletto di Roma e della compagnia professionale giovanile BdR LaB. Dal 2010 al 2016 è direttrice artistica di Formazione Bartolomei, nuovissimo polo romano per la formazione dell’artista performativo. Accanto all’attività di danzatrice per oltre 10 anni è in scena con opere di teatro e teatro-danza: “KITCHEN” di F. Ruckter del Tanztheater Wuppertal al Fontanone del Gianicolo. “HISTOIRE DU SOLDAT” coreografia e regia di H. Yamanouky al Festival di Anagni. “FAST LOVE” di M. Palmese coreografia e regia di L. Cannito teatro Greco. “TUTTO IN SETTE GIORNI” regia E. Faina teatro Agorà. “DOLCE STIL NOVO” Regia R. Parpaglioni teatro Spazio Uno. “LA VOCE UMANA” e “SCENE DA UN ADULTERIO”regia R. Appià Notte Bianca del Comune di Roma. “STELLA” di Goethe regia M. Milesi teatro Agorà. “TRAVOLTI” regia L.Cannito teatro Tordinona. “HAPPY SEX” regai M.Zannola teatro Tordinona. “TRILOGIA D’EMIGRAZIONE” B. Sbrilianovich regia R. Appià teatro Agorà. Oltre i corti “MEDEA” E “ALEXANDRA” A. Zachares e il lungometraggio “LA LETTERA” L. Cannito

Silvia Marti è danzatrice, coreografa e insegnante. Accanto all’attività di danzatrice inizia da subito un percorso di ricerca e creazione coreografica molto personale: la coreografia “Competition”, commissionata da Franca Bartolomei e Walter Zappolini per la compagnia del Balletto di Roma, è tra i suoi primi lavori. Partecipa al prestigioso laboratorio Choreographic Collision (Biennale Venezia 2009 diretta da Ismael Ivo) e con lo short-film “Clepsydra” è ospite al Festival di videodanza Cinedans “dance on screen” e Dutch Dance Days (Amsterdam 2011). Le sue coreografie sono state premiate in vari importanti concorsi quali: Mantovadanza 2009 (1° premio), MaB Choreographic Competition 2009 (1° premio), Milano international Choreographic Competition 2012, Rieti danza Festival 2014. Silvia Marti è attualmente coreografa e direttrice artistica della compagnia Ko-dance, della Piattaforma coreografica Body Perform e fondatrice di Officine Kontejner, una nuova promettente realtà nel campo della formazione professionale.

Massimo Zannola : Insegnante di recitazione e dizione. In Tv interpreta La Squadra (nel ruolo di Antonio Mazzi) regia di Molteni Gaudino Norea, Rai3; Villa Ada, regia di Pierfrancesco Pingitore, Canale 5; Occhi verde veleno (nel ruolo di Arturo Policarpo) regia di Luigi Parisi, Rete4. Attore protagonista in studio per le edizioni 2004-2005-2006 di Al posto tuo in onda su Rai2. Per il cinema ha debuttato in Quando eravamo repressi, regia di Pino Quartullo; Elvis de Medici, regia di Cesar Yayasié. Autore, regista e interprete delle piece teatrali: Happy Sex e Stiamo come Stiamo. Attore in più edizioni del Todi Arte Festival e per diverse edizioni del Garofano Verde con spettacoli per la regia di Riccardo Reim (Cuore, amore e ginnastica; Gross Indencency; Cuoricini; Corpo a corpo; Tour de France). Con il coreografo e regista Luciano Cannito interpreta Fast Love e Travolti. Protagonista in Scene da un adulterio di Daniele Luttazzi, La Sposa di Messina di Friedrich Schiller; Il sogno di Clitennestra scritto da Roberto Biondi e Dolce Stil Novo scritto da Roberto Parpaglioni, Pericolosamente amici scritto da Roberto Biondi, The Green Heart di Jack Ritchie, Gioco d’ombre di David Osorio Lovera, Lettera numero2 di Emanale Faina e Penalty di Mario Lunetta, RADIA di Julio Solinas e il Piacere di dirsi addio di Emanuele Faina. Ha dato voce ai protagonisti maschili delle pellicole Harem Suare, regia di Ferzan Ozpetek e Fra i giganti, regia di Sam Miller. Dal 2010 al 2016 è co-direttore di Formazione Bartolomei.

CINEMA/DOCUMENTARI

domenica 9 aprile, dalle ore 11.00 – Ingresso: 3 euro (valido tutto il giorno)
Proiezioni di documentari della Rassegna
“Human Rights” International Film Festival 2016 di Todi

LO “HUMAN RIGHTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL” APPRODA A ROMA DOMENICA 9 APRILE AL TEATRO DI VILLA PAMPHILJ
Una giornata speciale con quattro proiezioni dei docu-film visti a Todi: tra i corti CUERDAS e ONE DAY IN JULY, per i lungometraggi REFUGEE ERA e THE DIGITAL LEADER.
Inoltre mostra fotografica di Eligio Paoni ed Emiliano Pinnizzotto.

Dopo il successo ottenuto a gennaio nella cittadina umbra – per 4 giorni capitale del cinema dei diritti umani – lo Human Rights International Film Festival si sposta a Roma, in collaborazione con Teatro di Villa Pamphilij e l’associazione culturale Malalingua Teatro, domenica 9 aprile per una giornata all’insegna del cinema documentario.

Quattro i documentari scelti per questa giornata, tutti e quattro proiettati già a gennaio a Todi e che hanno riscosso un grande successo di pubblico e critica.

Tra i corti la mattina darà il via alla giornata “Cuerdas” dello spagnolo Pedro Solis Garcia, una toccante storia di amicizia e di amore tra una ragazza, Maria, e un bambino particolare, affetto da paralisi celebrale: grazie alle corde appunto “cuerdas” Maria riuscirà a superare gli ostacoli e ad avvicinarsi al suo nuovo amico in sedia a rotella.
Un corto adatto a grandi e piccoli e che a Todi si è aggiudicato il premio della giuria composta da ragazzi delle scuole medie ed elementari del territorio.

Seguirà “One Day in July” di Hermes Mangialardo, un cortometraggio di animazione che fotografa in pochi frame la cruda realtà della guerra in Siria: un bambino gioca sulla spiaggia con la sabbia. A un tratto sopraggiunge un soldato con la sua arma da fuoco. Lascia la sua arma, sembra giocare con i giochi del bambino ma in realtà sta solo proseguendo la sua “missione”. Cartoonist, videomaker, 3D mapper, Hermes Mangialardo dal 2003 si occupa di tutto ciò che ruota intorno all’animazione digitale.

Il primo lungometraggio proiettato a Roma sarà “Refugee era”di Husniye Vural che si è aggiudicato il primo premio ex aequo con “Gulistan, Land of roses” di Zayne Akyol.
Un documentario che racconta le storie disperate di persone di migranti costretti a fuggire dalla proprie case o da quello che ne resta di esse. Il docu-film a Todi si è aggiudicato anche il Premio Giornalisti per i diritti umani: […] “il criterio principale sul quale ci siamo basati è stato quello dei contenuti. Il caso, una storia che fosse una palese violazione dei diritti umani. Abbiamo scelto questa opera perché riesce ad affrontare il dramma dei profughi senza retorica. È un film che fa commuovere e riesce a raccontare questo dramma nella cruda autenticità delle storie di queste persone. Noi siamo abituati tutti i giorni a vedere immagini di migranti che sbarcano sulle nostre coste. Questo documentario riesce a raccontare quello che non vediamo, cioè quello che avviene prima della partenza. La storia di queste , di questi bambini costretti a nascondersi per giorni in un’imbarcazione di fortuna che li possa portare dalla Turchia finalmente in Grecia” […].

Nel pomeriggio sarà la volta della proiezione di un film che, a Todi, ha davvero colpito e convinto tutti “The Digital Leader” di Adrian V. Eagle che ha avuto la menzione speciale dalla giuria dei lungometraggi […] “Per aver focalizzato il problematico rapporto fra potere, social media e cittadinanza nell’ India contemporanea, quale aspetto fondamentale del diritto ad essere correttamente informati in una società complessa e multietnica quale è quella indiana che si avvia a diventare una vera superpotenza.” […] e il premio del pubblico, una new entry nel palmares del Festival umbro.
Il documentario è il primo mai realizzato sul controverso Primo Ministro indiano Narendra Modi, che vuole far diventare il gigante asiatico la terza potenza economica mondiale entro il 2030, ma allo stesso tempo anche uno stato fondamentalista Hindu. Dissidenti, giornalisti, perseguitati religiosi, intellettuali ci comunicano il timore che l’India, ipnotizzata dal sogno dello sviluppo economico, perda per sempre il carattere multiculturale, laico e tollerante della “democrazia più grande del mondo”, diventando uno stato integralista Hindu.

Dal 6 aprile, inoltre, nella sala del Teatro verrà allestita la mostra con le fotografie di Emiliano Pinnizzotto ed Eligio Paoni, già presentata a Todi nella mostra d’arte curata da Auro e Celso Ceccobelli.

Eligio Paoni, foto-giornalista, è incaricato da importanti testate internazionali di immortalare dettagli di guerra, rischiando la vita perché sempre in prima linea. Si è occupato principalmente di sociale, indagando su diverse problematiche della società contemporanea. Nel 1990 comincia la sua collaborazione con Contrasto e realizza reportage fotografici dei maggiori conflitti del mondo, tra cui l’ex Jugoslavia, Albania, Kosovo, Somalia, Afghanistan, Iraq e Israele.

Emiliano Pinnizzotto costruisce con l’immagine da rappresentare un rapporto emotivo, rispettando profondamente la naturalezza del momento. Romano e figlio d’arte, fin da piccolo è affascinato dalla fotografia, dal cinema e dalla musica. Intorno ai 16 anni indirizza la sua passione fotografica verso il Reportage Sociale, grazie soprattutto ai numerosi viaggi nel mondo intrapresi con i genitori. Gradualmente trova così un proprio stile, in evoluzione continua, grazie alla camaleonticità del suo linguaggio fotografico, legato soprattutto ai suoi differenti stati d’animo e caratterizzato dal ritratto in chiave sociale, ripreso in ambiente naturale, con l’utilizzo esclusivo della luce a disposizione, senza mai costruire o alterare il racconto o un’ immagine. Sia per il bianco e nero che per il colore applica nella post-produzione digitale delle sue foto, come modus operandi, esclusivamente le tecniche usate anche in camera oscura.

L’iniziativa promossa dagli enti organizzatori del Diritti a Todi, dall’associazione culturale Teatri di Nina e da Own air in collaborazione con Teatro Villa Pamphilij e l’associazione culturale Malalingua Teatro, si svolgerà a Roma presso il Teatro Villa Pamphilj in Via di San Pancrazio, 10 oppure Piazza San Pancrazio 9/a.

programma ore 11.30
– Cuerdas Regia – Pedro Solìs García Durata 10 min
– One day in July – Regia: Hermes Mangialardo Durata 2 min
– Refugee era – Regia: Husniye Vural Durata 38 min

programma ore 17
– The digital leader – Regia: Adrian V. Eagle Durata 55 min

Teatro Villa Pamphilj
Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, 00152 ROMA
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 18,00

Info e prenotazioni:
tel. 06 5814176 dal martedì alla domenica – promozione@teatrovillapamphilj.it
Arrivare a teatro: BUS 870 – 982 – 44 – 44F – (e nelle vicinanze 710 e 871) FM 3 (Roma/Viterbo) fermata Quattro Venti

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