ARGOT STUDIO STAGIONE SMALL, il 25 e 26 marzo – ore 20.30
MI CHIAMO ARAM E SONO ITALIANO di Gabriele Vacis e Aram Kian. Con Aram Kian.
scenofonia Roberto Tarasco
regia Gabriele Vacis
organizzazione Nidodiragno
All’Argot Studio di Roma all’interno della sezione small della stagione La felicità è una cosa semplice sarà in scena – per soli due giorni – lo spettacolo Mi chiamo Aram e sono italiano di Gabriele Vacis e Aram Kian, per la regia di Gabriele Vacis.
Sinossi: Una classica infanzia degli anni Ottanta, vissuta nella periferia industriale di una grande città del Nord, fra tegolini del Mulino Bianco e compagni di scuola strafottenti; una banale adolescenza anni Novanta, condita di musica grunge, cortei studenteschi e serate in discoteca; una comune giovinezza a cavallo del nuovo secolo, fatta di inconcludenti anni universitari e lavoro che non si trova. Ritratto tipico di un trentenne italiano. Solo che, quando il trentenne in questione si chiama Aram e ha un padre iraniano, le cose si complicano un po’… “Io sono uno di quelli che si riempiono lo zainetto di esplosivo e fanno saltare la metropolitana di Londra” Se uno alto, biondo venisse qui a dirti: ho lo zainetto pieno di bombe” tu ti metteresti a ridere, no?” Ma se te lo dico io? Un brivido ti viene, no? Solo perché sono basso e nero. Che poi non sono neanche tanto nero, al limite un po’ olivastro”
In bilico fra incanto, ironia e tragedia, Synagosyty racconta la storia dei nuovi italiani, i figli degli immigrati, le cosiddette seconde generazioni. Attraverso la voce dell’attore protagonista, Aram Kian, Gabriele Vacis costruisce un testo che è uno stralcio di vita e di memoria e, insieme, uno sguardo al futuro di una società che impara, giorno per giorno, a dare un significato all’aggettivo multietnica.
Teatro Argot Studio
Via Natale del Grande, 27
Orari spettacoli: al martedì al sabato ore 20.30 – domenica ore 17.30