Ultimo weekend con Raperonzolo al Teatro San Carlino
Le radici dei raperonzoli che crescono nel giardino della strega Anguriaccia sono l’unica cura per mamma Eleonora, che dopo svariati anni in attesa di un bebè, si ammala proprio mentre aspetta la sua prima bambina.
Nonostante sia gelosa delle sue piante, la strega concede a Virgilio i raperonzoli per curare sua moglie, ma come pegno da pagare chiede proprio la figlia che nascerà.
I genitori sperano che prima o poi Anguriaccia dimentichi la sua richiesta, ma appena nata, la bimba viene loro sottratta rinchiusa in una torre e chiamata Raperonzolo.
La ragazza cresce prigioniera della strega.
I capelli avvolti in una lunga treccia permettono ad Anguriaccia di raggiungere l’alta torre e darle da mangiare, Raperonzolo non conosce altri che lei, fino al giorno in cui un principe scopre la torre.
Da qui in poi entra a far parte dello spettacolo anche il pubblico che arricchirà di un nuovo personaggio la storia: la maga maghetta, che con un po’ di magia riuscirà a far incontrare il principe e raperonzolo e tra i due sarà amore a prima vista.
Purtroppo Anguriaccia non impiega molto tempo a scoprire i due giovani e così il secondo intervento di maga maghetta è obbligato.
Il narratore in scena guida gli spettatori verso un finale entusiasmante e inaspettato, dove la punizione alla strega verrà data proprio dalla fata buona…nessun ferito, solo tanta magia, risate bontà e amore trionfante.
IL SAN CARLINO – il teatro dei burattini a Roma
Viale dei Bambini – Villa Borghese – Roma
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