SPAZIOCIMA – Apre con “NON SOLO SEGNO”: L’arte dell’incisione reinterpreta da Laura Stor.
Dal 23 al 30 novembre le opere di Laura Stor invadono lo Spazio Cima in via Ombrone 9, a Roma.
Nell’esposizione “Non solo segno, divagazioni calcografiche” cinquanta opere nelle più svariate declinazioni calcografiche
“Non solo segno, divagazioni calcografiche”: un viaggio spaziale e temporale attraverso la raffinata tecnica incisoria. Dal 23 al 30 novembre le opere di Laura Stor invadono lo Spazio Cima in via Ombrone 9, a Roma. Cinquanta opere nelle più svariate declinazioni calcografiche, spaziando dal classico bianco e nero alle suggestioni del colore.
Si tratta di opere nate da matrici che possono essere di zinco, rame, legno, linoleum, presspan, plexiglas. Le matrici vengono incise con vari procedimenti che richiedono l’immersione in acido nitrico diluito (acquaforte, acquatinta, ceramolle e altre) o l’intervento diretto sulla lastra (puntasecca). Al momento di stampare l’opera si inchiostra la matrice e la si fa passare assieme al foglio fra i rulli del torchio calcografico.
Le opere dell’esposizione “Non solo segno, divagazioni calcografiche” raccontano 35 anni di ricerca e di studio appassionato, quest’ultimo testimoniato dalla ricchezza dei risultati in continuo divenire. Questo è chiaramente leggibile anche nella distribuzione spaziale della mostra. Lavori di natura figurativa, come nella serie “Ore giapponesi” dove il rimando è immediato alle forme e ai colori del Paese, ma è la natura a prevalere con i colori della terra e del verde, si confrontano con le immagini indefinite dei “Simboli” e dei “Frammenti” dove la stampa si esalta nel collage.
Anche il colore e il bianco nero sono messi volutamente a confronto in ambiti separati. Alla grumosa matericità di “Fontamara” fa da contrappunto l’allegria coloristica dei “Fiori fiabeschi”.
“Ho adottato – spiega l’artista – le più disparate tecniche calcografiche, spesso combinate fra loro, e il soggetto dell’opera è sempre strettamente collegato con la tecnica di realizzazione che scelgo. Questo spiega la varietà di risultati frutto di stimoli sempre diversi. La ricerca costante e personale, nata nei primi anni Ottanta, quando ho scelto l’incisione come mia espressione artistica, continua tuttora.”
“Laura racconta una tecnica antica di secoli – spiega Roberta Cima, titolare di Spazio Cima – ma lo fa con uno stile tutto suo, fondendo varie tecniche e strumenti. E’ il sapiente frutto della sua storia e del suo vissuto artistico, con quei soggetti sempre concreti ma ripresentati sotto nuovi punti di vista. Domenica 27 novembre sarà in galleria per dare dimostrazioni di stampa al torchio che permetteranno ai partecipanti di avvicinarsi a questa affascinante forma d’arte.”
“Laura Stor – spiega Giulio Massimi, storico dell’arte – pratica, insegna e propaganda l’Incisione. Arte che si esplica attraverso molteplici e delicate operazioni: dalla preparazione della lastra all’esecuzione dell’inciso, direttamente sul metallo o per mezzo di avventurose acidature, per proseguire con l’inchiostrazione eil passaggio tra i rulli del torchio da cui viene alla luce il foglio che porta impressi i segni del sentimento dell’Artista. Arte magica e diavolo di una donna!”
Spazio Cima
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