Parecchio incerto è il futuro del teatro Valle, difficile prevedere gli esiti della profonda crisi che, da molto tempo, lo ha colpito. Il teatro è occupato da mesi e i protagonisti sono proprio i lavoratori che lottano affinché venga mantenuta una gestione pubblica e, allo stesso modo, si oppongono ai tagli strutturali al mondo della cultura.
Il teatro Valle Occupato ha voluto dedicare la settimana dal 12 al 18 di ottobre alla musica di confine e sperimentale, dal jazz alla canzone d’autore italiana.
Giovedì 13 ottobre, dopo l’esibizione del cantautore siracusano Ugo Mazzei, è previsto il concerto di Mimmo Locasciulli che, accompagnato da quattro musicisti, presenta i suoi brani in chiave acustica ed estremamente raffinata; il tutto per rimanere fedeli al tema della settimana del Valle.
Locasciulli è uno dei cantautori storici che, assieme ad Antonello Venditti e Francesco De Gregori, ha animato le serate del Folkstudio, mitico locale romano degli anni ’70. Tanti i suoi album pubblicati e diverse le collaborazioni con altri artisti, tra cui Enrico Ruggeri. Non è mai stato un cantautore da vertice di classifica, ma si è sempre circondato di fedeli appassionati che lo hanno sostenuto negli anni. I suoi lavori più importanti sono “Sognadoro” (1983), prodotto da De Gregori e “Uomini” (1995).
Locasciulli è stato anche autore della colonna sonora del film di Enzo Monteleone, “La vera vita di Antonio H.” (1994).
Chi dovesse decidere di assistere al concerto in programma al Valle, potrà certamente ascoltare i suoi brani più famosi come, ad esempio, “Il suono delle campane”, “Confusi in un playback” e “Aria di famiglia”.