Esperimento sotto il segno della follia. Può essere definito così il progetto “Zeitkratzer Play Lou Reed’s: Metal Machine Music” in programma il 23 di ottobre al Palladium, durante Romaeuropa Festival 2011. Il gruppo indipendente Zeitkratzer, con all’interno musicisti provenienti da differenti Paesi, vuole rendere omaggio al mitico Lou Reed e, in particolare, ad un suo album, “ Metal Machine Music”.
Non è, questo, un compito estremamente semplice, perché l’album del 1975 è molto sperimentale e si può anche considerare precursore del genere “noise” ed “industrial”.
Tante le critiche negative che sono state sollevate attorno a questo lavoro di Lou Reed. Il termine utilizzato spesso per descriverlo è “rumore”. Probabilmente in quel periodo non era proprio facile digerire sonorità di quel tipo ed è per questo motivo che rimane episodio isolato, anomalo, nella vasta discografia del cantante statunitense.
Nel 2002, tuttavia, gli Zeitkratzer decidono di iniziare una pericolosa e, allo stesso tempo, affascinante avventura artistica, ovvero riprendere l’album di Lou Reed e arrangiare il tutto con strumenti classici e qualche percussione. Il risultato è assolutamente particolare, un qualcosa di anomalo, fuori da tutti gli schemi.
Chi dovesse amare Lou Reed e, contemporaneamente, adorare la musica sperimentale, troverebbe un suggestivo ed allettante evento al Palladium.