Shakespeare for dreamers

Shakespeare for dreamers al Teatro Tor Bella Monaca

Shakespeare for dreamersShakespeare for dreamers 
uno spettacolo poliedrico di Nicola Segatta
con Adele Pardi e La Piccola Orchestra Lumière
5 Maggio
Tor Bella Monaca, Roma
h. 21.00

Un disco nato sulle assi del palcoscenico, inseguendo le suggestioni di testi che già Shakespeare aveva pensato come canzoni, destinate ad essere eseguite dagli attori o dai musicisti di scena. Accantonata la raffinatezza formale dei sonetti o dei pentametri dei versi teatrali, il poeta inglese aveva adottato una scrittura più semplice e immediata che rende la lingua della sue canzoni classica, nei precipizi della sua profondità, ma allo stesso tempo magnificamente pop perché fatta di monosillabi, ritmo e ripetizione.
Sospeso tra mondi e ambiti diversi è, allo stesso modo, la riscrittura di Nicola Segatta, con orchestrazioni tra il classico e il cinematografico e un ampio retroterra d’ispirazioni, da Monteverdi ai Beatles passando per Shostakovich, l’Armenia e De André: un linguaggio musicale che, come già l’inglese di Shakespeare, ruba da altri la grammatica, i vocaboli, lo humour, i suoni, la cadenza, per diventare qualcosa di completamente nuovo. Un affascinante viaggio sonoro affidato alla voce di Adele Pardi e agli strumenti de La Piccola Orchestra Lumière -ensemble nato per accompagnare spettacoli e film muti, oggi orchestra residente della Filarmonica di Trento- e alla solidarietà di ospiti d’eccezione quali gli archi del Trio Broz e una coppia di violoncellisti di fama mondiale, Monika Leskovar e Giovanni Sollima, mentore di tutta l’opera in cui l’opera e la figura di Shakespeare si intrecciano ad esperienze e suggestioni più personali.

Nel commento al secondo brano del CD riemerge così la tesi, cara peraltro allo stesso Sollima, sulla vera identità di Shakespeare che si presume essere stato il nome d’arte di un quacchero siciliano, Michelangelo Florio, nato e morto negli stessi giorni del bardo inglese e vissuto negli stessi luoghi della sua vita ed opera, da Messina a Londra. Autore di tragedie e commedie, tra le quali un eloquente “Troppu trafficu pe’ nenti’, aveva per cognome materno Scrollanza che, tradotto in inglese, diventa Shakespeare. Suggestioni che giustificano ampiamente l’accento italiano di questo disco, immerso nell’immaginario e nel vissuto dell’autore e dei suoi compagni di ventura, come si evidenzia anche nel settimo brano, Tango per il Teatro Valle, dove l’ombra del poeta inglese si prolunga sul più antico teatro della Capitale, occupato e diretto, dal 2011 al 2014, da lavoratori dello spettacolo, con una programmazione segnata da un numero impressionante di “tutto esaurito”: su quel palco è stato eseguito per la prima volta questo brano e al Valle sono nati anche i 100 Cellos di Sollima che hanno poi eseguito lo stesso Tango a Budapest di fronte a 10.000 persone.

Ad accompagnare la successione dei testi -in inglese, italiano, tedesco e francese- le splendide opere del pittore armeno Ashot Yan, il cui stile rinascimentale e onirico ha influenzato non poco l’ispirazione di Segatta, inducendolo a costruire melodie dall’aspetto antico per meglio seguire la sintassi dei sogni dove ogni situazione familiare ha una metamorfosi ancestrale verso l’incognito.

Lo spettacolo, dopo aver toccato con successo numerosi palchi italiani e stranieri, arriva per la prima volta a Roma, al Teatro di Tor Bella Monaca, il 5 maggio alle 21.00. Il concerto rientra nella rassegna Di canti e di storie, promossa da Squilibri d’intesa con il Teatro Tor Bella Monaca, che durerà fino al 24 maggio, abbracciando canti e musiche segnate da un fondamentale richiamo alla memoria ma capaci anche di tradire e di innovare proprio perché saldamente radicate in una storia.

 

Nicola è un artista speciale che non esito a definire genio, uno di quei personaggi che riportano alla mente e all’immaginazione certe personalità del rinascimento italiano; contemporaneamente musici, letterati, liutai, cantori, compositori, filosofi, scienziati Giovanni Sollima

Info: 06-44340148; info@squilibri.it; www.squilibri.it

 

Fonte: Ufficio Stampa Squilibri

 

 

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