Saletti Eramo Rivera high Copy

“FESTIVAL POPOLARE ITALIANO Canti e corde, mantici e ottoni”

Saletti Eramo Rivera high Copy29 aprile 2018 ore 18 – Ingresso 5 euro
“FESTIVAL POPOLARE ITALIANO
Canti e corde, mantici e ottoni”

Nuovo concerto domenicale con il “Festival Popolare italiano – Canti, corde, mantici e ottoni” al Villa Pamphilj a Roma.
Artisti della scena italiana – e non solo – che fanno conoscere la forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino. Il Festival, si propone come nuovo spazio per la musica popolare, folk, etnica, world della Capitale. Un laboratorio di idee che nel nome dell’incontro e dello scambio si sta affermando come una vera e propria officina creativa.
Il 29 aprile, appuntamento al tramonto alle ore 18, con Stefano Saletti e Banda Ikona con il progetto “Il canto del Sabir”.

STEFANO SALETTI & BANDA IKONA
in
“IL DOLCE CANTO DEL SABIR”

Stefano Saletti: bouzouki, oud, chitarra e voce
Barbara Eramo: voce
Gabriele Coen: sax e clarinetto
Mario Rivera: basso acustico

 

 

«Il Mediterraneo… sono delle strade. Strade per mare e per terra. Collegate. Strade e città. Grandi, piccole. Si tengono tutte per mano. Il Cairo e Marsiglia, Genova e Beirut, Istanbul e Tangeri, Tunisi e Napoli, Barcellona e Alessandria, Palermo e… ».
Jean-Claude Izzo, Marinai perduti

 

Un concerto che diventa un cammino tra le strade del Mediterraneo. Questo è quello che presentano Stefano Saletti e la Banda Ikona.
Un racconto in musica cantato in Sabir, la lingua del mare, dei porti, dei pescatori e dei marinai del Mediterraneo, la lingua del possibile dialogo, che unisce italiano, francese, spagnolo e arabo in un unico flusso sonoro.
Il risultato è un affascinante folk world-mediterraneo, meticciato, una miscela ricca di ritmi e melodie, suggestioni e colori.
Un affresco sonoro che racconta il difficile dialogo tra la sponda nord e sud, i drammi dei migranti, la ricchezza, le speranze, il dolore che attraversano le strade del Mediterraneo.
Ad aprile 2016 è stato pubblicato il CD “Soundcity: suoni dalle città di frontiera” (per Finisterre/distr. Felmay) che ha avuto grandi riconoscimenti in Italia e all’estero: è stato tre mesi ai primi posti della WMCE la World Music Charts Europe la classifica internazionale della world music, nella Top ten della Transglobal Music Charts, disco del mese per la prestigiosa rivista FRoots e per Blogfolk; nella cinquina finale del prestigioso Premio Tenco nella sezione dialetto e lingue minoritarie.
Compagni di viaggio di Saletti, polistrumentista che suona oud, bouzouki, saz baglama, chitarra, piano, percussioni, ci sono i musicisti che da dieci anni fanno parte della Banda Ikona: Mario Rivera (bassista potente e creativo, leader degli Agricantus), Barbara Eramo (cantante tarantina impegnata in tanti progetti internazionali di world music e musica popolare), Gabriele Coen (fiati, leader dei Klezroym e di altre formazioni a cavallo tra jazz e musica ebraica).
Prodotto come i due precedenti lavori da Finisterre, Soundcity si snoda come un concept album: parte e ritorna a Lampedusa, simbolo delle contraddizioni della nostra epoca divisa tra accoglienza, integrazione e la creazione di nuovi muri. Si apre con una preghiera cantata in Swahili, la lingua dell’Africa Orientale, poi arriva in Turchia, dove il canto di una donna a Istanbul il 29 aprile 2013 viene interrotto dalla voce di un passante americano che sembra preannunciare una profezia: “Ci sarà del caos il 1° di maggio”… che si avvera con gli scontri di Gezi Park e la tragica morte del quattordicenne Berkin Elvan.
Una tammurriata notturna a Ventotene, isola di confino e di frontiera, diventa un Padre nostro (cantato in sabir) alla maniera dei pescatori nei porti del Mediterraneo.
A Jaffa una protesta di rabbini blocca la città. Sul porto di Tangeri a fine agosto centinaia di auto di migranti aspettano di imbarcarsi per tornare in Spagna. Il testo è ispirato a un brano tradizionale che dice: “Tu che parti, dove vai? Finirai per ritornare”.
La vita diventa musica, i rumori della realtà si trasformano in melodie e ritmi. Le strade del Mediterraneo risuonano di echi lontani e presenti e ci ricordano che da sempre sono tutte collegate: per mare e per terra.

Saletti e gli altri componenti della Banda Ikona effettuano da anni in Italia e all’estero anche workshop e seminari sulla lingua Sabir, sulle tecniche esecutive degli strumenti a corda e percussione, sulle tecniche vocali, sulle contaminazioni, influenze e specificità dei tanti stili musicali dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

 

Il sottotitolo del festival “Canti e corde, mantici e ottoni” vuole testimoniare la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che da sempre caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world.
E’ la musica dell’incontro, capace di far dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi.
Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, ad aprirsi al mondo, alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.
Nella precedenti edizioni (la prima si era tenuta al Baobab di Roma, luogo che nasceva come centro di accoglienza per immigrati e si era trasformato anche in un centro policulturale) si sono alternati alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare italiana, tra i quali Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni, Fink e Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, Agricantus, Kabìla, Lavinia & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Banda Ikona, Raffaella Misiti e le Romane, Têtes de Bois, Lamorivostri, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Cafè Loti.

 

 

Teatro Villa Pamphilj
Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, 00152 ROMA
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 18,00
Info e prenotazioni: tel. 06 5814176 dal martedì alla domenica – promozione@teatrovillapamphilj.it
Arrivare a teatro: BUS 870 – 982 – 44 – 44F – (e nelle vicinanze 710 e 871) FM 3 (Roma/Viterbo) fermata Quattro Venti

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