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GIORGIO di e con Nexus, al Sala 14 di Monterotondo

g 3La Compagnia Garofoli/Nexus presenta GIORGIO di e con Nexus
21 aprile ore 21 
22 aprile ore 18:30

Sala 14
Centro di Arti Performative e Terapeutiche
Via Bellini 14, Monterotondo (centro storico)Roma

aiuto regia: Laura Garofoli / Claudia Salvatore
scenografia: Andrea Simonetti

“Volava, giocava al solitario e fumava.
Io ballavo, chattavo e scaricavo di tutto”
Cit.

La Compagnia Garofoli/Nexus è lieta di presentare “Giorgio”, che sarà in scena il 21 e 22 aprile alla Sala 14 a Monterotondo a Roma.

Giorgio è uno spettacolo autobiografico che racconta le vicende che hanno attraversato la città di Terni negli ultimi 30 anni: inoltre, ha da poco vinto il Premio Special Off e il Premio della Critica al Roma Fringe Festival 2017.

“Terni, fine del millennio. Giuseppe ci racconta il suo rapporto col padre. In bilico fra epopea e ricerca d’archivio, riesamina un’infanzia fatta di sale giochi e battute di caccia, Roger Rabbit e film di Schwarzenegger. Poi l’adolescenza e il declino della Terni post-industriale che puntava tutto sul cinema e il volo. E infine la crisi, reale e simbolica, personale e collettiva, di una generazione divenuta adulta negli anni duemila”

Giorgio è uno spettacolo fatto di di parola, performance e installazione che trasforma la scena in spazio condiviso e conflittuale dove poter rinegoziare il passato e reinventare il futuro.

“Giorgio racconta il rapporto con mio padre.
Un rapporto affettuoso e conflittuale che si è concluso nel 2008 per via del cancro e di cui rimangono decine di filmini, fotografie, album e scatoloni polverosi. L’archivio di famiglia mi ha così dato lo spunto per ricostruire una narrazione in bilico fra monologo e racconto, reportage e drammaturgia, biografia e fiction. Un lavoro taumaturgico, prima che drammaturgico, che procede per scossoni temporali e sfocia in epopea generazionale. Una generazione, quella dei millenials, cresciuta con i piedi in due staffe, fra il tramonto dell’analogico e l’ascesa del digitale. Ma anziché proporre l’ennesima “operazione nostalgia”, Giorgio reinventa il passato, cercando di trovare il vecchio nel nuovo e il nuovo nel vecchio. Ricordi e materiali d’archivio si intrecciano per decostruire l’onnipotenza paterna e il mito della città Natale, Terni, emblema dell’Italia provinciale rimasta bloccata fra progresso e restaurazione. Integrandosi ai ritmi dei diversi media presenti in scena, il corpo attoriale è attraversato da continui sbilanciamenti e sovversioni posturali, producendo momenti di vera e propria installazione dalla forte carica performativa e narrativa. Si propone così allo spettatore un teatro che renda la memoria personale e collettiva uno spazio condiviso e conflittuale, operando un sabotaggio materiale e narrativo dell’immaginario personale e popolare, per rinegoziare il passato e reinventare il futuro.”
cit.

A partire da un testo drammaturgico inedito, Giorgio si serve di un linguaggio ibrido fatto di teatro di parola, performance e installazione per raccontare l’iniziazione alla vita adulta e l’ingresso della società italiana nel nuovo millennio. Questa narrazione “epica” si sviluppa attraverso diversi quadri tematici, ognuno dei quali mette in scena conflitti personali e collettivi: l’iniziazione al cinema e ai video game della generazione anni ottanta; i mutamenti avvenuti a Terni, città natale dell’autore; la passione per la motocicletta, il volo e la montagna; fino allo scontro con la malattia e la morte. Lo spettacolo indaga con tono brillante il ruolo della funzione paterna, ricostruendo avvenimenti passati, esponendo l’archivio famigliare e mettendone in scena interpretazioni controfattuali e di autofiction. La performance ricalca questo approccio, proponendo un lavoro basato sulla sovversione radicale della posizione eretta e del baricentro, tramite l’uso di alcune tecniche e principi della danza hip-hop. Un corpo attoriale composto da intenzionalità che sgomitano fra loro, addestrato allo scioglimento delle posture date e delle leggi gravitazionali.
Un corpo-cyborg — come lo definirebbe il filosofo cognitivo Andy Clark — “naturalmente” predisposto all’innervazione tecnica e culturale.

Un’occasione unica.
Un Evento Speciale da non perdere.

 

Compagnia Garofoli/Nexus.
Nasce a Roma nel 2012 dall’incontro fra l’attrice Laura Garofoli e il regista e performer Nexus.
Il lavoro della compagnia è incentrato sulla convergenza fra teatro, performance e media con una finalità artistica, formativa e teorica.
A partire dal primo spettacolo L’Ombra (selezionato al Festival della Creatività di Roma nel 2013), la compagnia produce le performance Break To The Future(co-prodotto da Comma Urban Art Festival di Perugia), ROM (presentato anche al Goethe Institut Roma), e lo spettacolo L come Alice, ispirato ai testi di Carroll, Deleuze e Artaud a cui viene dedicata una lezione speciale al Dipartimento di Studi di Media dell’Università Humboldt di Berlino. Nel biennio 2016-2017 la compagnia vede il debutto di Giorgio, uno spettacolo autobiografico che combina teatro di parola, performance e media art che vince il Premio Special OFF e Premio della Critica al Roma Fringe Festival 2017 e di ZTL, Zona Temporaneamente Libraria, un progetto di performance urbane sul tema della bibliodiversità. La compagnia è inoltre invitata regolarmente a festival di arte di strada con i lavori Ciak si brekka! e Looking 4 Pinocchio, ed è attiva nella promozione e organizzazione di di teatro e indipendente.

 

Compagnia Garofoli/Nexus
www.garfolinexus.it
info@garofolinexus.it

Sala 14
via Bellini 14 (Monterotondo)
info e prenotazioni:
salaquattordici@gmail.com

 

 

 

Fonte: Ufficio Stampa Vania Lai

 

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