L’Instituto Cervantes di Roma presenta nell’ambito del ciclo d’incontri “DIÁLOGOS” Fotografia, giornalismo e migrazione
con
Santi Palacios e Francesca Nava
modera
Senén Florensa Palau
Console Generale di Spagna a Roma
Giovedì 8 febbraio ore 18
Sala Dalí – Instituto Cervantes
Piazza Navona, 91 – Roma
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili
Info:
www.roma.cervantes.es
tel. 06.686 1871
cenrom@cervantes.es
Come si realizza un reportage sulle principali rotte migratorie che attraversano il Mediterraneo? Come vengono diffuse le notizie che riguardano i migranti? Quali sono le storie che vengono privilegiate e come vengono recepite dall’opinione pubblica?
A questi e ad altri interrogativi proveranno a rispondere, giovedì 8 febbraio alla Sala Dalí dell’Instituto Cervantes di Roma, il fotoreporter spagnolo Santi Palacios – vincitore del World Press Photo Award e del Premio Nazionale di Fotogiornalismo (Spagna), collaboratore di Associated Press, TIME, CNN, Sunday Times – e la giornalista Francesca Nava vincitrice del premio Ilaria Alpi e autrice di numerose inchieste internazionali, in particolare sulle migrazioni da Africa e Medio Oriente verso l’Europa.
Partendo dal presupposto che i mezzi di comunicazione svolgono un ruolo cruciale nel formare l’opinione pubblica, i due protagonisti del dialogo “Fotografia, giornalismo e migrazione”, promosso dall’Instituto Cervantes di Roma e moderato da Senén Florensa Palau, Console Generale di Spagna a Roma, poteranno la loro testimonianza da osservatori privilegiati. Innanzitutto, basandosi su dati ufficiali relativi agli sbarchi, alla presenza di immigrati in Europa e portando alcuni esempi concreti relativi alle proprie esperienze in giro per il mondo. Da Melilla a Pettinengo, dall’isola di Lesbo a Lampedusa, fino ai salvataggi in mare aperto. La fotografia giornalistica è un testimone privilegiato dei profondi cambiamenti che caratterizzano la società contemporanea e il mondo dell’informazione.
L’incontro “Fotografia, giornalismo e migrazione” rientra nell’ambito di Diálogos, ciclo di appuntamenti in programma all’Instituto Cervantes per tutto il 2018, che accoglierà presso la Sala Dalí (Piazza Navona, 91) poeti, narratori, fumettisti, fotografi, giornalisti, drammaturghi, artisti e scrittori spagnoli e latinoamericani, impegnati in un dialogo/confronto con autori italiani.
I PROTAGONISTI di “Fotografia, giornalismo e migrazione”
Santi Palacios è un fotoreporter spagnolo, nato a Madrid e residente a Barcellona, impegnato in ambito internazionale: ha collaborato con agenzie di stampa e testate giornalistiche come Associated Press, TIME, CNN e Sunday Times. Il suo lavoro è stato pubblicato dai principali mezzi di comunicazione internazionali e premiato con riconoscimenti come World Press Photo, Pictures of the Year, Overseas Press Club, National Headliners Awards, The Fence e infine con il premio Reporteros del quotidiano El Mundo e il Premio Nacional de Fotoperiodismo (Spagna) nel 2015 e 2016.
Sociologo di formazione e fotogiornalista di professione, dedica la maggior parte del suo lavoro a quel filo conduttore che unisce le condizioni di vita nei paesi di origine dei migranti, le rotte migratorie e la loro vita nei paesi che li accolgono.
Francesca Nava è una giornalista professionista. Nata a Bergamo, laureata con lode in lingua e letteratura russa all’Università Cattolica di Milano, ha firmato numerose inchieste in Italia e all’estero: sulla sanità, sul mondo del lavoro, sul radicalismo islamico, e sulle migrazioni da Africa e Medio Oriente verso l’Europa. Ha vissuto a lungo in Argentina, Spagna, Messico e Russia, collaborando con diverse testate giornalistiche italiane. Ha lavorato come inviata per il Tg5, SkyTg24, Euronews, “Matrix” (condotto da Enrico Mentana su Canale5) ed Exit (La7). Ha girato documentari indipendenti in Messico, negli Stati Uniti e in Turchia. Dal 2011 è inviata del programma “Piazzapulita” (La7). L’inchiesta sul caso Avastin-Lucentis dal titolo “Occhio al farmaco” ha vinto nel 2014 il Premio Ilaria Alpi come miglior inchiesta televisiva dell’anno. Con il reportage “Melilla, la frontiera della vergogna” si è aggiudicata il Premio L’Anello Debole della Comunità di Capodarco come miglior cortometraggio del 2015.