Dopo aver fatto conoscere la cultura piemontese in varie capitali europee, gli Amemanera (traduzione “a modo mio”) approdano a Roma, in una serata evento in cui si potrà ascoltare musica tradizionale piemontese, associata alla degustazione di vini tipici della terra sabauda (spaziando tra dolcetto, barbera, barolo…).
L’anello di congiunzione tra tutte queste location e culture così diverse è paradossalmente la lingua: quella piemontese; perché il linguaggio con cui si esprimono gli Amemanera è universale, è un sound d’oltreoceano ricco di commistioni e contaminazioni che si mescolano passando dal latin, al jazz, al rock, al pop fino al prog, creando un “genere” nuovo, internazionale, trasversalmente comprensibile.
Gli Amemanera (sottotitolo: “Musica dalle radici”) si esibiranno in trio acustico: Marica Canavese voce e chitarra acustica, Marco Soria chitarra acustica e voce, Giorgio Boffa contrabbasso e saranno protagonisti della
serata di venerdì 26 gennaio presso Antica Stamperia Rubattino (Via Rubattino 1 Testaccio). Dalle 20,30 inizio degustazione vini piemontesi, a seguire concerto Amemanera.
L’idea è quella di reinterpretare antichi brani della tradizione Piemontese in una veste contemporanea e moderna, ma sempre rispettosa della cultura e della gente che li ha creati, e scrivere nuove melodie realizzando un repertorio unico ed originale.
Le melodie sedimentate nella memoria famigliare si rigenerano attraverso l’entusiasmo della riscoperta, fondendosi con colori e portamenti d’oltreoceano.
Gli Amemanera partono sì dalle radici e dal territorio, ma vanno oltre i confini regionali ed internazionali. Partono dalla riscoperta delle nostre radici per rivolgersi verso il mondo, con il patrimonio di “chi si è” e la consapevolezza di poterlo raccontare e trasmettere in modo originale
verso gli altri, perché il linguaggio musicale non ha confini. Il piemontese diventa quindi uno strumento per comunicare in maniera universale attraverso la musica la propria identità.
Il risultato è un repertorio di canzoni e ballate della tradizione piemontese, testimonianza arcana di cultura e stili di vita di un tempo desueto, plasmate con ritmi innovativi e arrangiamenti inediti, che insieme ai brani originali formano un perfetto mix di passato e presente che ci portano a riscoprire e rafforzare il senso di appartenenza ad un territorio.
Il primo disco, intitolato semplicemente “AMEMANERA” è uscito a maggio 2013; il secondo dal titolo “BÈICA ‘N PÒ” è uscito a dicembre 2014. Arrangiamenti e strumenti moderni conferiscono al tutto un sound nuovo, con influenze che vanno dal Folk Americano, al Jazz e al Rock.
“BÈICA ‘N PÒ” è stato candidato – nella sezione album in dialetto – per la Targa Tenco 2015, uno dei più prestigiosi riconoscimenti alla canzone d’autore italiana.
Gli Amemanera vantano collaborazioni d’eccezione come il contrabbassista Greg Cohen (Tom Waits, Lou Reed, Diana Krall, Bob Dylan…), il batterista Elio Rivagli (Claudio Baglioni, Laura Pausini, Fiorella Mannoia…), il bassista Massimo Scoca (Stewart Copeland, Brian Adams, Lucio
Dalla, Giorgia), il bassista e produttore di Francesco De Gregori Guido Guglielminetti e il pianista Carlo Gaudiello (Adriano Celentano, Ron).
Oltre alla candidatura per la Targa Tenco 2015 gli Amemanera sono stati vincitori del Premio Musica & Territorio 2014 e finalisti al Premio Parodi 2014 con il brano “Sensa la lun-a”.
Attualmente il duo sta portando in giro lo spettacolo dal vivo – “Musica dalle radici” – sia in acustico che con una band straordinaria.
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