TeatroSenzaTempo Produzione Spettacoli Teatrali Presenta in ANTEPRIMA NAZIONALE DIO ARRIVERÀ ALL’ALBA. Il nuovo emozionante spettacolo scritto e diretto da Antonio Nobili dedicato alla poetessa italiana Alda Merini Colonna Sonora originale di Paolo Marzo.
Il testo ‘Dio arriverà all’alba’ è pubblicato da Pagine Teatrali
Spettacolo Patrocinato da Biblioteche di Roma e Comune di Subiaco
DAL 16 AL 21 GENNAIO 2018
Ore 21 – Domenica pomeridiana ore 18
TEATRO COMETA OFF – Via Luca della Robbia, 47 – Roma
Infoline e Prenotazioni: Teatro Cometa Off 06 5728 4637 – TeatroSenzaTempo 3664538808 info@teatrosenzatempo.com – www.teatrosenzatempo.com/aldamerini
con
Antonella Petrone nel ruolo di Alda Merini
Daniel Terranegra (Paolo), Daniel De Rossi (Arnoldo Mondadori), Sara Morassut (Anna), Alberto Albertino (Dott. Gandini)
e con Sharon Orlandini (la bambina)
Una telefonata anticipa un incontro.
Da un capo del telefono un professore universitario chiama la sua vecchia e stimata amica Alda Merini chiedendole la cortesia di seguire un giovanotto molto talentuoso che sta svolgendo da parte sua delle ricerche su alcune dinamiche della poesia contemporanea.
Inizialmente titubante la Merini accetta la richiesta dell’amico accogliendo il suo assistente a casa in diverse occasioni.
Dal primo incontro, inesorabili come le cadute al domino, uno dopo l’altro si seguiranno momenti, sensazioni e stati d’animo che porteranno i due a trovarsi su quel confine spesso raccontato, in quanto realmente vissuto, dalla Merini nelle storie poetiche dei suoi giovani amanti: è l’urgenza del poeta di sentirsi nei confronti del mondo come il buio che porta la luce.
Alda canticchia tra sé e sé, ironica e leggera come solo i poeti sanno essere, accende una sigaretta dietro l’altra, prende il giro il medico che la va a visitare a casa e sorride del bizzarro mondo che la circonda. Nel suo appartamento, sul pavimento, mozziconi di sigarette, fogli sparsi e lattine vuote stazionano sul tavolo per intere settimane, mentre alle pareti foto, ritagli di giornale, ma soprattutto appunti, tanti appunti, numeri di telefono scritti col rossetto e pile di libri ovunque. Stufette e ventilatori a comporre una sorta di istallazione concettuale, il più bizzarro dei salotti intellettuali.