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FLAUTISSIMO 2017: Prima assoluta di ANDATA SEMPLICE

andata semplice Coro rifugiatimusicistiattriciLRFLAUTISSIMO 2017 – 19a edizione “Il mare unisce i paesi che separa”, direzione artistica STEFANO CIOFFI.
Il 30 ottobre, al Piccolo Eliseo di Roma, sarà Massimo Popolizio accompagnato dalle musiche di Stefano Saletti e la voce di Barbara Eramo a inaugurare FLAUTISSIMO, il festival con la direzione artistica di Stefano Cioffi, organizzato dall’Accademia Italiana del Flauto con il contributo della Regione Lazio.

 

 

 

Si prosegue con la Banda Ikona in concerto al Vascello il 6 novembre con il suo omaggio al Mediterraneo; mercoledì 8 Roberto Herlizka porta in scena una prima nazionale “La donna di Porto Pim”, un testo di Antonio Tabucchi; il 18 e il 19 Galatea Ranzi (in questi giorni sul grande schermo tra i protagonisti del film “La ragazza nella nebbia”) al Centrale Preneste con la lettura de “Il Barone Lamberto” di Gianni Rodari accompagnata dalle illustrazioni video di Rita Petruccioli, una delle migliori disegnatrici al mondo e dalla musica dell’Orchestra SenzaTempo diretta da Luigi Marinaro; lunedì 20 al Teatro Vascello, una prima assoluta, “Anche queste due mani vengono con me”, una regia di Stefano Cioffi su testo di Elena Stancanelli recitato da Peppe Servillo con le immagini di Michel Fingesten.
Il 25 e 26, al Teatro Palladium, andrà in scena la grande musica classica, con i migliori flautisti al mondo come Alja Velkaverh, Julien Beaudiment, Michael Kofler, Juliette Hurel, Jacques Zoon e tanti altri.
Dal 30 novembre al 2 dicembre, ancora una prima assoluta, Andata Semplice (Into The Harbour), uno spettacolo su testi di Magris, Pamuk, Matar, Jelloun con tre giovani attrici, Marta Bulgherini, Barbara Petti, Irene Ciani, che saranno accompagnate dal coro Voci Migranti (formato da ragazzi e ragazze rifugiati politici provenienti da differenti parti del mondo) e dal Baobab Ensemble entrambi diretti da Stefano Saletti e Barbara Eramo; l’11 dicembre, per la prima volta a Roma, Moni Ovadia va in scena con “Rotte Mediterranee – Racconti, Musiche e Canzoni”.
Flautissimo 2017 si concluderà il 12 dicembre, con il concerto dei KLEZROYM e le loro musiche della diaspora ebraica, dal Mediterraneo all’Europa orientale.
Completano il programma, “Le letture e il mare”, una serie di reading ai quali, dal 15 novembre al 7 dicembre, sarà possibile assistere con ingresso gratuito presso la Biblioteca Vaccheria Nardi.

Flautissimo, nato come appuntamento cameristico nel 1991, è divenuto nel corso delle ultime edizioni una manifestazione in cui il nucleo di concerti si è circondato di nuovi , affiancando la musica (non solo classica, ma anche world e jazz) al teatro, al melologo, alla videoarte, al fumetto d’autore.
Anche il programma di quest’anno presenta inquadrature e angolazioni per un’offerta di spettacolo innovativa e multidisciplinare, che ancora una volta, grazie a musiche e testi dal valore universale, condurrà il pubblico in un viaggio inedito e originale in vari spazi della città come il Teatro Palladium, il Teatro Vascello, il Centrale Preneste e la Biblioteca Vaccheria Nardi.

“Il mare è un confine diverso, ancora oggi. Le linee separano, le acque uniscono. Ma l’unione non sempre è inclusione e tolleranza, quest’acqua ha scatenato odii per millenni, odio per la difficoltà di accettare un altro credo, odio per il dominio geografico, odio per il potere politico. Il nostro è un diario di bordo per raccontare un nuovo mare in cui solidarietà e accoglienza trovino asilo come vogliono gli usi millenari della navigazione. Salpiamo allora! Iniziando dalla guerra di Troia che ha generato il viaggio di Enea, un’erranza tra le acque del Mediterraneo alla ricerca di una casa,con la consapevolezza che abitare luoghi diversi può generare un nuovo dialogo tra le culture di questo Mare. E dalle ceneri di Troia abbiamo costruito un cartellone originale e appassionante navigando senza confini, senza pregiudizi, per avvicinare e conoscere l’altro diverso da sé con spettacoli declinati in tutte le sue infinite potenziali e ibride versioni: dalle partiture classiche all’improvvisazione jazz e ai suoni della world music, dalla scena teatrale alla video arte e alla performance figurativa.” Stefano Cioffi, direttore artistico

“Il mare unisce i paesi che separa”, sottotitolo di questa diciannovesima edizione di Flautissimo è una frase del poeta inglese Alexander Pope (1688-1744) celebre per il suo importante lavoro di traduzione dell’opera di Omero.
Al Festival partecipa anche l’organizzazione medico-umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF), che in mare e lungo le rotte della migrazione offre assistenza alle persone in fuga, e sarà presente con i visori a 360 gradi della campagna #Milionidipassi Experience.

 

FLAUTISSIMO 2017- “Il mare unisce i paesi che separa”. 19a edizione
ACCADEMIA ITALIANA DEL FLAUTO | VIA FERRUCCIO 28B | 00185 ROMA

11 dicembre, ore 21 – Teatro Vascello

ROTTE MEDITERRANEE | RACCONTI, MUSICHE E CANZONI
con Moni Ovadia, voce
Anissa Gouizi, voce
Giovanni Seneca, chitarre
testi di Ivo Andric, Paolo Rumiz e Moni Ovadia
composizioni e arrangiamenti di Giovanni Seneca


“Tutto ciò che questa nostra vita esprime – pensieri, sforzi, sguardi, sorrisi, parole, sospiri – tutto tende verso l’altra sponda, come verso una meta, e solo con questa acquista il suo vero senso. Poiché, tutto è passaggio, è un ponte le cui estremità si perdono nell’infinito e al cui confronto tutti i ponti dì questa terra sono solo giocattoli da bambini, pallidi simboli. Mentre la nostra speranza è su quell’altra sponda.” Ivo Andric
Rotte Mediterranee è un recital per voce e chitarre basato sullʼintreccio di racconti e canzoni popolari dellʼarea mediterranea e composizioni originali di Giovanni Seneca. Il mediterraneo non è solo un luogo geografico, è unʼatmosfera, un paesaggio. È tra i punti cardinali, quello che vive nel presente: non è la proiezione smisurata della conquista dellʼovest, né il rigore nordico dellʼetica del lavoro, non è lʼorigine che appartiene allʼoriente, ma è lʼesperienza della complessità, la ricchezza delle differenze. Una dimensione della conoscenza non ossessionata dalla crescente velocità.
Azzurro ma non sempre grigio sotto le nuvole, nero nellʼoscurità, dorato o roseo e perfino rosso
sotto il sole, bianco o plumbeo, verde, trasparente, torbido: il mare si colora di una gamma smisurata di sfumature che rimbalzano nei suoni delle voci, dei luoghi, delle musiche. I canti presentano elementi nelle lingue locali: bulgaro, serbo, greco, ladino, turco e vari dialetti italiani.

12 dicembre, ore 21 – Teatro Vascello- Roma
KLEZROYM IN CONCERTO
Il più famoso gruppo europeo di musica klezmer. Allo stesso tempo passionale e contemplativa, a volte selvaggia e frenetica, la musica Klezmer ha assorbito moltissimo dal folclore est-europeo e zigano, combinandolo con l’espressività tipicamente ebraica. Estremamente coinvolgente, il klezmer è un esempio di forma musicale tradizionale in continuo sviluppo, che interagisce con successo con sonorità più moderne. La musica Klezmer è la radice e lo spunto per una ricerca che ha portato i KlezRoym a scrivere brani del tutto originali ed a realizzare arrangiamenti in cui la matrice tradizionale è importante riferimento musicale ma soprattutto modello di libertà ed apertura alle diverse matrici culturali dei musicisti del gruppo. I KlezRoym, partendo dalla riscoperta del patrimonio musicale ashkenazita e sefardita, propongono un continuo lavoro di incontro tra diverse culture musicali (mediterranea, mediorientale, italiana), costruendo un suggestivo ponte sonoro tra musica popolare e jazz contemporaneo.

LE LETTURE E IL MARE – BIBLIOTECA VACCHERIA NARDI

15 novembre, ore 11
IL PORTO DEI SOGNI INCROCIATI
di Björn Larsson
voce recitante Alessio Esposito

E’ possibile vivere con leggerezza anche le esperienze più dure della vita? Il capitano Marcel sembra riuscirci senza particolari sforzi. Non solo: la sua energia, il suo modo di vivere si trasferiscono osmoticamente a qualunque persona egli incontri. Un personaggio conturbante nella sua trasparenza, un uomo che insegna senza parlare che solo dai porti si può salpare, e che di sicuro per farlo non servono necessariamente né una nave né vele da spiegare.

22 novembre, ore 11
CHOURMO
di Jean-Claude Izzo
voce recitante Nicolas Zappa

I porti hanno una duplice faccia: una, quella di giorno, che racconta apertura, conoscenza ed ottimismo; l’altra, quella notturna, avvolta nelle pieghe del suo buio. E’ questa la Marsiglia che Izzo ci racconta: l’anima di una città che guarda al mare ma che lava i panni sporchi in famiglia, nei suoi vicoli. E al suo interno, l’occhio si concentra su Fabio Montale (è chiaro il richiamo al nostro poeta), poliziotto per vocazione e senza distintivo che a tentoni nell’oscurità cerca delle risposte.

28 novembre, ore 11
L’EQUIPAGGIO DI BONITA
di Marthe Oulié
voce recitante Camilla Tagliaferri

Nel 1925 quattro amiche poco più che ventenni, salpano da Marsiglia facendo rotta verso la Grecia, sole. Libro di fantascienza? No, è il diario di viaggio di una delle quattro della barca Bonita. Una narrazione fresca ed avvolgente, che ci fa dimenticare quanto fosse unica l’impresa di cui il gruppo di amiche è stato protagonista. Il lettore non può fare a meno che sentire la eco del moto delle suffraggette di pochi anni prima, ma questo quartetto non ha niente a che vedere con esso: loro non lottano. Loro hanno avuto semplicemente il coraggio (e la possibilità) di salpare.

5 dicembre, ore 11
UNA COSA DIVERTENTE CHE NON FARÒ MAI PIÙ
di David Foster Wallace
voce recitante Simone Proietti

Una crociera extralusso ai Caraibi come non l’avevate mai pensata: frecciata dopo frecciata, Wallace ci porta a bordo di una nave facendoci vivere in maniera esilarante i particolari che rendono questo tipo di viaggio unico nel suo genere. Una satira magistrale, che fa riconsiderare (a chi non l’avesse già fatto per suo conto) l’ipotesi di viaggiare trasportato su queste città natanti.

7 dicembre, ore 11
LA LUNGA ROTTA
di Bernard Moitessier
voce recitante Benedetta Rustici

E’ il 22 agosto 1968: Bernard salpa da Plymouth alla volta del mondo. E non è un’iperbole: è tra i partecipanti alla competizione indetta dal Sunday Times, giro del globo in solitaria. Le pagine emanano odore di salsedine, il corpo del lettore adagiato sulla sedia è scosso da onde lunghe, burrasche e calme equatoriali. Un libro eccezionale, nel corso del quale Moitesser ci mostra come la vera sfida di un’impresa del genere non risieda nelle intemperie incontrate nel cammino, ma nel saper domare le tempeste che agitano la parte più profonda del nostro essere.

 

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