Proseguono per #FUORINORMA, festival del cinema neosperimentale italiano ideato e diretto da Adriano Aprà, le proiezioni e gli incontri dedicati al film Ofelia non annega (ita – 2016) della regista e performer romana Francesca Fini. Il 22 novembre l’appuntamento è al Museo Macro di Via Nizza alle ore 17.00 per proseguire il 2 dicembre al Teatro dei Dioscuri, ore 20.30, di Via Piacenza, per continuare il 3 dicembre alle ore 18.00 al Teatro di Tor Bella Monaca e concludere il 13 dicembre, ore 18.00 presso La Camera Verde.
Il film affrontato nel modo e con il taglio proprio alla video arte, si dipana attraverso l’accurata messa in scena di videoperformance originali che dialogano poeticamente con il repertorio dell’Istituto Luce indagando tra i misteri del femmineo, nella sua energia primordiale, e la dualità che ne scaturisce: l’oscuro e il “creativo”.
Al centro di tutto c’è un’Ofelia in conflitto con la tradizione letteraria: non l’adolescente fragile, ma tante donne diverse per colori, fattezze, età. Un’Ofelia moderna e agrodolce. Un’Ofelia che non si perde nei boschi di Danimarca, ma nei taglienti paesaggi laziali: dalle suggestioni industriali del Gazometro di Roma al Centro Rottami di Cisterna di Latina, dalle aride cave di tufo di Riano alla meravigliosa Villa Futuristica della famiglia Perugini a Fregene, passando attraverso un rocambolesco giro panoramico su un bus turistico della capitale. Un’Ofelia che alla fine non annega, rinunciando al suo destino di eroina romantica per diventare compiutamente se stessa.
Il confronto tra passato e presente, tra il materiale d’Archivio che documenta, rende eterna e idealmente assolutizza l’avventura umana e la performance che per sua natura ne rivela invece il carattere effimero, relativo e contingente. Da una parte il repertorio storico nazionale italiano raccolto e conservato dall’Istituto Luce, con i suoi documentari antropologici, i suoi gioielli di surrealismo filmico e il materiale puramente propagandistico. Dall’altra performance e azioni simboliche caratterizzate dal femminismo aracaico, corporeo, viscerale, a volte violento, della body-art, che scardina, decontestualizza, dissacra e mette in crisi qualsiasi presupposto ideologico originario dell’Archivio stesso.
OFELIA NON ANNEGA
Scritto e diretto da Francesca Fini
Prodotto in associazione con Istituto Luce Cinecittà
durata: 90 minuti
Breve Bio: Francesca Fini è un’artista interdisciplinare che da anni si muove in quel territorio di confine dove le arti visive si ibridano, generando una sintesi nuova proprio nel linguaggio performativo. La sua ricerca si concentra da sempre sul femminile, osservato con uno sguardo radicalmente contemporaneo. Negli anni ha presentato il suo lavoro al Museo MACRO e MAXXI di Roma, al Guggenheim di Bilbao, al Schusev State Museum of Architecture di Mosca, alle Tese dell’Arsenale di Venezia, al Georgia Institute of Technology e molti altri. Ha performato a Toronto per FADO Performance Art Festival, a Chicago per Rapid Pulse Festival, a Belo Horizonte per FAD Festival De Arte Digital, a San Paolo e a Rio per FILE Electronic Language International Festival, a Madrid per IVHAM e Proyector Festival, a Mumbai per Kala Ghoda, a Tokyo per il Japan Media Arts Festival, al Guggenheim di Bilbao per MEM Festival. A Venezia ha preso parte alla prima Venice International Performance Art Week, nei suggestivi spazi di Palazzo Bembo. è citata dalla Treccani alla nuovissima voce “cyber-performance”, come uno degli artisti più rappresentativi dei nuovi linguaggi scenici in Italia. I suoi video e le sue performance sono distribuite da Video Out Vancouver, VIVO Media Art Center Canada e Vertex Art Gallery UK.