GIANCARLO CERAUDO, INCONTRA IL PUBBLICO DEL MAXXI

DESTINO FINAL: un progetto fotografico, un’inchiesta, un libro sui voli della morte durante la dittatura argentina

L’AUTORE, IL FOTOGRAFO GIANCARLO CERAUDO, INCONTRA IL PUBBLICO DEL MAXXI
Martedì 19 settembre, ore 19:00

Teatrino Scientifico, Piazza del MAXXI, ingresso libero |

Erano incoscienti, li denudavamo e, quando il comandante del volo ci dava l’ordine, aprivamo la porta e li buttavamo giù, nudi, uno per uno.
Adolfo Scilingo, ex capitano di corvetta dell’Armada Argentina, condannato a 640 anni di detenzione, al giudice Garzon (da Destino Final)

Sono venuti a interrogarmi e mi hanno tolto il cappuccio. Posso vedere la mia cella, sulla parete è disegnata una svastica.
Miriam Lewin, giornalista, desaparecida sopravvissuta (da Destino Final)

Destino final è un’espressione in lingua spagnola usata dai piloti nei voli di linea per indicare il luogo di arrivo di un aereo. E’ anche il titolo del progetto/inchiesta del fotografo romano Giancarlo Ceraudo, che si proponeva di rintracciare gli aerei usati per gettare in mare i corpi narcotizzati dei desaparecidos, durante la dittatura di Videla in Argentina. Si stima che, tra il 1976 e il 1983, siano oltre cinquemila le persone uccise in questo modo.

Giancarlo Cearudo incontrerà il pubblico del MAXXI martedì 19 settembre, alle ore 19.00, nell’ambito della rassegna Estate al MAXXI (Teatrino Scientifico, piazza del Museo, ingresso gratuito). Con lui il giornalista di Espresso Gigi Riva, Tiziana Faraoni, photoeditor di Espresso, suor Genevieve Jeanningros, nipote di suor Léonie Duquet, uccisa in un volo della morte di uno degli aerei ritrovati da Ceraudo, a Fort Lauderdale.
In collegamento dalla ex Esma di Buenos Aires (uno dei maggiori centri clandestini di detenzione, tortura e sterminio degli anni della dittatura, oggi trasformato in Museo della Memoria), la coautrice dell’inchiesta Miriam Lewin, giornalista investigativa ed ex-desaparecida sopravvissuta; Taty Alemida, Madre de Plaza de Mayo e Julian Athos Caggiano dell’associazione H.I.J.O.S (Hijos por la Identidad y la Justicia, contra el Olvido y el Silencio), costituita dai figli dei desaparecidos.

Nel corso dell’incontro, saranno proiettati contributi audiovisivi su Destino Final, progetto che ha impegnato Ceraudo per 15 anni e che è diventato un libro/inchiesta (Schilt Publishing, 2017, 103 fotografie, documenti ufficiali e contributi di Miriam Lewin, Taty Alemida, Baltasar Garzón – il magistrato spagnolo noto per il mandato di arresto nei confronti dell’ex-dittatore cileno Pinochet, che ha indagato anche sui desaparecidos in Argentina –, Carlos “Maco” Somigliana, antropologo forense, Horacio Verbitsky, giornalista argentino da sempre in prima linea per la difesa dei diritti umani, Enrique Piñeyro, ex pilota e perito aeronautico nell’inchiesta).

Il lavoro di Cearudo e Lewin ha portato al ritrovamento di 5 aerei utilizzati presumibilmente per i voli della morte. L’unico ancora attivo era lo Skyvan che si trovava Fort Lauderdale, dal quale sono stati recuperati i piani di volo. Grazie a questo prezioso materiale, tre piloti argentini sono stati arrestati e sono attualmente in carcere in attesta di giudizio. La sentenza è prevista entro la fine dell’anno (2017).

Nel corso degli anni, Giancarlo Ceraudo è stato in molti centri clandestini di detenzione e morte, ha lavorato con le Madri di Plaza de Mayo e gli antropologi forensi e ha fotografato alcuni dei sopravvissuti.
Destino Final racconta un appassionante lavoro di indagine che ha squarciato il velo su una delle pagine più tristi della storia recente.

Giancarlo Ceraudo (Roma,1969) è un fotografo documentarista. Da oltre quindici anni le sue immagini documentano questioni sociali, culturali, di e diritti umani, con particolare attenzione all’America latina. Le sue fotografie sono state pubblicate sulle principali testate di tutto il mondo (L’Espresso, Internazionale, El País, GEO, Sunday Times Magazine, New Yorker, Liberazione, National Geographic, El País, Vrij Nederland, Polka Magazine, 6 Mois) e sono nella collezione del MAXXI.

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