Conferenza POP GAGAKU, in programma martedì 31 gennaio 2017

POP gagaku Il successo discreto della musica di corte giapponese. Conferenza MARTEDI’ 31 GENNAIO 2017 ore 18.30

Istituto giapponese DI
Via Antonio Gramsci, 74
ingresso libero

Nonostante il lungo rapporto diplomatico, economico e culturale tra Giappone e Italia, celebrato nel 2016 in occasione dei 150 anni dal primo Trattato di amicizia, il ricco patrimonio musicale dell’arcipelago asiatico resta scarsamente conosciuto nel nostro paese. Spesso ridotta a uno dei due estremi del binomio esotizzante tradizione-modernità, la musica giapponese giunge a noi già fortemente connotata: da una parte le atmosfere “zen” e “minimal” del flauto shakuhachi, dall’altra le stravaganze chiassose e colorate delle ultime giovanissime star di Tokyo. In mezzo, poche o nessuna sfumatura. In questo immaginario falsato, può sorprendere e persino disorientare l’ampiezza del successo riscosso negli ultimi anni dal più antico dei repertori classici giapponesi, la musica di corte gagaku. Dai fumetti ai film di animazione, dai gadget commerciali alle cerimonie di “religioni” nuove e meno nuove, gli spazi e i contesti di questa musica si sono recentemente moltiplicati al punto da chiedersi quale sia il segreto del suo potere (auto)rigenerativo. In questo incontro, frutto di una ricerca dottorale appena conclusasi, si cercherà di rendere conto dell’attuale “boom silenzioso” del gagaku, presentandone le principali caratteristiche musicali e soffermandosi soprattutto su casi lontani dal palazzo imperiale di Tokyo e dunque per lo più inesplorati. Facendo ampio uso di esempi musicali, verranno forniti alcuni strumenti per comprendere un repertorio raffinato e per certi versi difficile, che tuttavia ha saputo rinnovarsi per oltre un millennio, dimostrando come e quanto il passato può continuare a trasformarsi e, cambiando, a emozionare.

Andrea Giolai
Dottorando in Lingue e Civiltà dell’Asia e dell’Africa Mediterranea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e in Area Studies presso l’Università di Leiden nei Paesi Bassi, è in procinto di concludere una ricerca quasi quinquennale sulle più recenti trasformazioni della cosiddetta “musica di corte giapponese” (gagaku). Nel suo lavoro mescola un approccio antropologico allo studio del suono all’esperienza musicale in prima persona, vista anche l’estesa familiarità con il repertorio “classico” europeo (è infatti diplomato in flauto traverso). In Giappone, ha fatto parte per quasi due anni del gruppo di musicisti gagaku Nanto gakuso di Nara. È stato research student presso il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Kyoto (2013-2014), ha insegnato presso l’Università di Leiden (2015) e ha svolto ulteriori ricerche sul campo in qualità di Fellow della Japan Foundation presso il Research Centre for Japanese Traditional Music dell’Università delle Arti di Kyoto (2015-2016).

La conferenza fa parte del ciclo Orientamenti, incontri a cura di studiosi e docenti fruitori dei programmi di ricerca Japan Foundation.

Sullo stesso argomento:

Gagaku e Budo
Musica di corte giapponese e arti marziali
giovedì 2 febbraio ore 20.00
Co-organizzatori: Meiji Jingu e Ambasciata del Giappone in Italia

L’anima più profonda e autentica della cultura giapponese, espressa dalla musica di corte gagaku e dalle arti marziali (budo), rivive nella musica e nelle danze proposte da sacerdoti e diaconesse shintoiste del Santuario Meiji Jingu di Tokyo e nelle spettacolari dimostrazioni di combattimento a cura deimaestri dello Shiseikan, il dojo interno al santuario Meiji, affiancati da praticanti europei.

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