La techno di Aguayo infiamma l’estate di Any Given Monday.
Nato a Santiago del Cile e trasferitosi poi in Germania, Matias Aguayo è diventato, a cavallo tra Anni Novanta e Duemila, uno dei poster boy della vita notturna di Colonia (come dj, pr e organizzatore di eventi). All’attivo tanti progetti di collaborazioni come produttore (Cinnamon e Zimt, con il co-fondatore della label Kompakt Michael Mayer; Closer Musik, con Dirk Leyers) e feat soprattutto come vocalist (Discodeine, Ice Cream dei Battles), Matias si diverte oggi facendo la spola tra Buenos Aires e Parigi, continuando a tenere vivo a modo suo lo spirito utopico della techno. Non importa l’etichetta posta sulle sue tracce, il fuoco primario e la piattaforma per costruire la sua musica è, ciò che ha sempre considerato il suo strumento principale, la sua voce. Ricordando il suo background nel teatro (dove dirige, recita, e performa) Aguayo usa la sua voce per scivolare in ruoli diversi e imitare i suoni per creare un’illusione uditiva. Questo gli permette di utilizzare una manciata di macchine e un microfono, per creare ambiguità sonora tra voce e strumenti, portando come aumento della spontaneità le sue registrazioni di elementi di improvvisazione in live set intensamente reattivi in cui nutre il pubblico con i suoi racconti.
Fa le sue gig (in solo o con Marcus Rossknecht, a nome Broke!), pubblica dischi (Are You Really Lost, 2005, e Ay Ay Ay, 2009, su Kompakt), fonda una label che intende programmaticamente unire l’astrazione krauta e la concretezza latina (Cómeme, distribuita Kompakt). Ma soprattutto, dal 2006, si inventa questi specie di flash mob dance chiamati Bumbumbox, happening collettivi portati in giro nelle principali città del sudamerica (Buenos Aires, Rio de Janeiro, Asuncion, San Paolo, Medellin, Santiago), animati da uno spirito festaiolo genuino e cosmopolita.
Matias Aguayo ha una personalità magnetica che attira fan della musica elettronica provenienti da tutto il mondo, che professano il libero pensiero per quanto riguarda il processo di produzione musicale. Il suo sound non si può etichettare con un genere o una scuola specifica. Ha creato Comeme come una casa per questo gruppo eterogeneo.
A partire dal 2009 Comeme, è un fiorente complesso di attività, che rifugge le strategie di etichette tradizionali a favore di un collettivo che coinvolge da vicino i suoi amici e compagni di etichetta. All’interno del suo catalogo Comeme ha rilasciato l’album più recente di Matias ‘The Visitor (2013) ed è un paradiso per i globetrotter produttori di musica tra Londra, Colonia, Santiago del Cile, Buenos Aires, Città del Messico e Mosca.
Matias come produttore dell’etichetta Comeme usa le sue risorse ed esperienza per aiutare ogni artista di immergersi nella propria musica. Egli trova questo è altrettanto gratificante come lavorare nelle proprio releases- di cui egli ha sempre molti in cantiere! Viene da chiedersi come Matias Aguayo trova il tempo … Se questo fosse un lavoro, allora sembrerebbe impossibile, ma il lavoro e la carriera di Matias Aguayo è invece un sottoprodotto della sua vita e immaginazione- battuto con visioni creative che rendono i suoi sforzi fantastici e quasi impossibili.
Lunedì 20 giugno
ore 23
Il Bosco delle Fragole
Piazzale dello Stadio Olimpico, 8 – Roma
Ingresso Euro 8 (compreso drink fino a 00.30)
Infoline 3288640362