IL TEATRO NOH: FASCINO E RAFFINATEZZA
lecture-demonstration a cura della Scuola Kanze Nohgaku
ingresso libero
martedì 17 maggio ore 16.30
Workshop sul teatro noh
(rivolto ai ragazzi di 11-13 anni, su prenotazione, max 20 persone)
Istituto Giapponese di Cultura
Roma, via A. Gramsci, 74
Tel. 06 3224794
con
Kanze Yoshimasa, attore shite
Isso Yukihiro, flauto nohkan
Narita Tatsushi, tamburo kotsuzumi
Kakihara Mitsuhiro, tamburo ōtsuzumi
Umano Masaki, attore shite
Il Noh, sviluppatosi nel Giappone del XIV secolo, è una raffinata sintesi di rappresentazione teatrale, danza e musica che vanta una tradizione di oltre 650 anni, ponendosi tra le arti performative più antiche al mondo; nel 2003 è stato designato dall’Unesco Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
Kanze Yoshimasa della scuola Kanze, nel ruolo dello shite (attore primario), Yukihiro Isso, al flauto nohkan (flauto traverso acuto di bambù a sette fori), insieme a musici di strumenti tradizionali a percussione (kotsuzumi e ōtsuzumi rispettivamente piccolo e grande tamburo a clessidra), presentano una lecture-demonstration
attraverso la quale verranno illustrati gli elementi distintivi di questa secolare forma di teatro, tra le più raffinate e colte della tradizione teatrale giapponese, ancora intrisa di un carattere sacro e di una austera ritualità, immutata dalle origini.
Stilizzazione dei movimenti, sobrietà delle scene, magnificenza dei costumi, utilizzo delle maschere e degli attrezzi di scena, danze aggraziate, accompagnamento
musicale con strumenti della più antica tradizione giapponese, sono solo alcuni degli aspetti che colpiscono lo spettatore occidentale di fronte a una performance di
teatro noh, raramente rappresentato in Italia.
©KNOW NOH
La lecture-demonstration sarà un’occasione privilegiata per comprendere la colta simbologia celata dietro ogni gesto e dettaglio di scena, mentre il workshop che la
precederà, rivolto ai ragazzi tra gli 11 e 13 anni e limitato a un numero massimo di 20 persone, permetterà di comprendere in modo semplice per l’età degli interlocutori, origini e evoluzione del noh, di imitare il modo di incedere degli attori e indossare le preziose maschere (nōmen), scolpite magistralmente in modo tale che a seconda della posizione e della diversa incidenza rispetto alla luce si producano mutamenti espressivi.
KANZE YOSHIMASA, attore shite Considerato tra i più autorevoli attori di teatro noh della scuola Kanze (una
delle cinque scuole di shitekata, ruolo principale nel teatro noh), è nato a Tokyo nel 1970, figlio del leggendario Yoshiyuki Kanze, maestro di terza
generazione della Scuola Yarai Kanze, nata in seguito al processo di distaccamento dalla scuola di Tetsunojo Kanze nel periodo Meiji (1868-1912).
Yoshimasa ha debuttato in una danza sulla scena del teatro noh a soli 2 anni e 7 mesi, mentre il suo esordio come attore shite (ruolo principale) risale al 1975; da allora ha interpretato con grande successo i ruoli più importanti delle opere noh. Insegna storia e tecniche del teatro noh in Giappone presso le università Hosei e Kogakukan e all’estero, presso la rinomata Practice
Performing Arts School di Singapore. Autore di vari libri sul noh, è incaricato dalla NHK, televisione di stato giapponese, alla preparazione degli attori che
interpretano ruoli legati a questo genere di teatro nelle fiction televisive.
Designato dal governo giapponese “Importante Bene Culturale Intangibile”, Yoshimasa Kanze dirige la Nohgaku Performers’ Association, la più importante associazione nazionale di attori Noh e Kyogen.
Brevi cenni sul teatro noh
Il noh è un genere teatrale che unisce musica, danza e rappresentazione teatrale, giunto a piena maturazione intorno al XIV secolo grazie a Kan’ami (1334-1385) e a suo figlio Zeami,(1363-1443) attore e drammaturgo che ne fissò la forma e i canoni art istici.
Le performance, fortemente stilizzate, sono interpretate da un attore primario detto shite che si muove su un palcoscenico estremamente semplice, indossando una maschera detta no-men o omote. Accanto allo shite recita il deuteragonista, detto waki. Il lessico dotto e la complessità fraseologica delle parti cantate contrasta con lo stile semplice e facilmente comprensibile del teatro kyogen, (farsa basata sul dialogo e l’improvvisazione) inizialmente rappresentato come interludio farsesco tra un atto e l’altro dei drammi noh. Insieme, noh e kyogen, formano il genere conosciuto come nohgaku. Le parti danzate, climax di molti drammi noh, sono interpretate dal protagonista con l’accompagnamento musicale di musicisti, detti hayashi, i quali – secondo un’immutata tradizione pluricentenaria – suonano strumenti a fiato (flauto), a percussione (tamburi a clessidra di varie dimensioni) e talvolta a corde. Il repertorio del teatro noh conta circa 250 rappresentazioni.