SIPARIO APERTO AL TEATRO LO SPAZIO PER UNA GRANDE STAGIONE. TEATRO, MUSICA, “SPAZIOTECA”, LIBRERIA E LUOGO PER INCONTRI LETTERARI, READING E CORSI, “BOOK BRUNCH” DELLA DOMENICA MATTINA E PARTNERSHIP CON LA STELLA AZZURRA BASKET ACADEMY.
AD APRIRE IL CARTELLONE 2015-2016 DAL 2 ALL’11 OTTOBRE ULDERICO PESCE CON “Moro: i 55 giorni che cambiarono l’Italia”
Il Teatro Lo Spazio apre il sipario venerdì 2 ottobre per una grande stagione di teatro e musica. Il palcoscenico diretto da Francesco Verdinelli si rinnova, cresce e propone per il 2015-2016 molte novità.
Non solo teatro ma anche musica, matinées dedicate al pubblico dei più giovani, la “Spazioteca”, un punto libreria specializzato in teatro e spettacolo, il “Book Brunch” della domenica mattina e la partnership con la Stella Azzurra Basket Academy.
“Teatro Lo Spazio, per lo spettacolo dal vivo. Teatro, Musica, Danza, Arte: Arti performative – afferma il Direttore Artistico Francesco Verdinelli – teatro come occasione di aggregazione e di ricerca, un teatro che sia luogo delle passioni, teatro che sappia essere nello stesso momento allievo e maestro, pronto ad accogliere tutti i segnali delle mutazioni per crescere, in un continuo rapporto dialettico. Teatro Lo Spazio, un luogo da vivere non solo come svago e intrattenimento ma come momento importante in un libero percorso verso l’arte, non solo per chi vive il teatro ma anche e soprattutto per un “nuovo” pubblico, con esigenze diverse rispetto alle forme e proposte di ciò che si intende come “classico” teatrale. Uno spazio dedicato alla drammaturgia contemporanea, alle storie di oggi, alla vita reale fatta non solo di rappresentazioni, ma anche nell’essere “qui ed ora”, con la consapevolezza di quanto sia cambiato il mondo negli ultimi 20 anni. Teatro Lo Spazio, – prosegue Verdinelli – un teatro che si contrappone ai non luoghi, alle aree di passaggio spesso con poche energie costruttive, talvolta spazi del vuoto ai quali pensiamo non sia sano abituarsi, un teatro come spazio pubblico in cui poter trovare un battito vitale. Il Teatro lo Spazio vuole rappresentare un “punto di sosta” dove condividere idee, in uno scambio tra il pubblico e gli operatori delle più diverse discipline. Bevendo un drink al bar del teatro si sono sviluppate idee che sono poi diventate realtà sulla scena, nelle sale cinematografiche e nella musica. Il Teatro Lo Spazio ̄ ciò che voleva essere: un percorso costante nell’oggi, pronto a “sentire il mondo” e sensibile a nuove idee che in qualche occasione hanno creato “tendenza”. Divenire altro ancora, per cambiare restando fedeli alla nostra identità, in un movimento mai uguale a se stesso, come in un grande racconto il cui sviluppo racchiude l’imprevedibile… Pronti ad un nuovo inizio, con questa stagione 2015/2016, pronti a trasmettere emozioni, in un luogo magico carico di energia, in grado di trascinare gli artisti ed il pubblico, amplificando la magia dell’attimo”.
Si comincia venerdì 2 ottobre con “Moro: i 55 giorni che cambiarono l’Italia”, il testo scritto da Ulderico Pesce e Ferdinando Imposimato sul rapimento e l’uccisione di Aldo Moro. “Non l’hanno ucciso le Brigate Rosse, Moro e i ragazzi della scorta furono uccisi dallo Stato.”Questa frase ̄ il fulcro dell’azione scenica ed ̄ documentata dalle indagini del giudice Ferdinando Imposimato, titolare dei primi processi sul caso Moro, che nello spettacolo compare in video interagendo con il protagonista Ulderico Pesce.
Dal 13 al 18 ottobre sarà la volta del nuovo spettacolo teatrale di Francesco Tricarico “Solo per pistola”, con Michele Fazio al piano e un ospite a sorpresa. Ci saranno le canzoni di Tricarico, ci sarà un musicista d’eccezione, ci sarà una pistola. La pistola che porta sempre con sé dietro la schiena, perché dove ̄ cresciuto Francesco una pistola ̄ sempre presente.
Rose is a Rose is a Rose is a Rose di Ivana Sajko nella traduzione di Elisa Copetti, con Sabrina Jorio e la regia di Tommaso Tuzzoli sar∫ di scena dal 20 al 23 e il 25 ottobre, per raccontare un incontro tra un uomo e una donna una notte in discoteca. Una scrittura veloce che toglie il respiro e togliendolo ne chiede un altro più profondo, più consapevole, frasi che come orli taglienti lasciano cicatrici sui corpi, nella mente, nelle emozioni.
L’inquietante storia di Renato Vallanzasca basata sulle testimonianze che ancora oggi si trovano negli archivi giornalistici sarà al centro di “Piombo e cocaina”, di Antonio Nobili con la regia di Pietro De Silva, in scena dal 27 ottobre al 1 novembre con un nutrito cast composto, tra gli altri, da Marco Fioravante, Margherita Caravello, Greta Toldo, Carlotta Sfolgori, Mary Ferrara, Rossella Morese e Lorenza Sacchetto.
La storia di uno strano musicista rinchiuso da più di otto anni nella sua stanza, che ha perso la memoria ma possiede la capacità di viaggiare nel tempo, captando l’energia degli oggetti ̄ il tema di “Lemuri. La nascita di un eroe”, in collaborazione con l’Associazione Volontari Capitano Ultimo, in scena dal 3 all’8 novembre, una piccola “Opera rock” tra musica, teatro, letteratura e video arte con Vittorio Centrone, voce e pianoforte, Antonio La Rosa, voce recitante, Umberto Vitiello, percussioni, Stefano Tedeschi, chitarre.
Si prosegue poi dal 10 al 15 novembre con lo spettacolo di teatro canzone “La felicità in fondo a destra” di e con Pierfrancesco Poggi, con Stefano De Meo al pianoforte, mentre dal 17 al 22 novembre sarà in scena il testo di Mario Gelardi “12 baci sulla bocca”, con Francesco Di Leva, Stefano Meglio, Andrea Vellotti e la regia di Giuseppe Miale di Mauro che ci porta in una provincia soffocante napoletana anni ’70 nella quale ha luogo l’incontro-scontro tra Emilio e Massimo.
Dal 24 novembre al 6 dicembre sarà la volta della prima nazionale del nuovo testo firmato e diretto da Duccio Camerini “Risorgi”, con Simone Bobini, Barnaba Bonafaccia, Duccio Camerini, Matteo Micheli, Marco Damiano Minandri e Nicola Sorrenti. Storie senza morale alla fine di una città, in una terra di nessuno tra legalità e illegalità, benessere e miseria, solitudine e assenza di passato… Ogni personaggio ̄ in attesa di una sua personale resurrezione, davanti ad un mondo ridicolo che sa solo ignorare. Il monologo scritto, diretto e interpretato da Armando Quaranta “Adesso ̄ notte”, vincitore del Concorso Corti Teatrali 2014 dello Spazio, sarà in scena dall’8 al 10 dicembre. Al centro del testo un ragazzo, confuso, “tormentato” e spaventato dalla vita, dagli affetti e dal sospetto di aver rimandato già troppe cose. Stefania Lo Russo e Vincenzo Paladino saranno gli interpreti di “Genesi, un’ermeneutica teatrale dei capitoli 1,11 del Libro della Genesi”, vincitore dell’Undicesima edizione del Premio Fersen per la Miglior Regia, lo spettacolo scritto e diretto da Marco Pernich, che debutta il 13 dicembre in concomitanza con l’apertura per il Giubileo della Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano, a due passi dal teatro, in scena fino al 16 dicembre. Perché avventurarsi oggi tempo di pensiero debole di materialismi di economia rampante di miti del pratico e dell’immediato di ricerca di soddisfazione immediata del desiderio a esplorare l’inizio di uno dei testi fondativi dell’Umanità e a porre di nuovo le eterne domande senza risposta che per tanto tempo nella cosiddetta modernità ̄ stato detto inutile porsi? Forse proprio perché viviamo il tempo sciagurato e difficile che viviamo.
Un Big Bang di sentimenti e rabbia, di jazz e passione, di “amiciziaamore” sarà lo spunto di “Come un pacchetto vuoto di Chesterfield a mezzanotte”, il testo di Leonardo Jattarelli in programma dal 17 al 20 dicembre con Valeria Zazzaretta Alessandro Gruttadauria e il Live Jazz Quartet composto da Sebastiano Ragusa (sax), Seby Burgio (piano), Carmelo Venuto (contrabbasso), Paolo Mignosi (drum).
Il 2015 al Teatro Lo Spazio si chiude con lo spettacolo “L’una dell’altra” (in scena il 22 e 23 dicembre) scritto e diretto da Valentina D’Andrea, classificatosi secondo al Premio Corti Teatrali 2014 del Teatro Lo Spazio, interpretato da Flavia Germana de Lipsis e Valentina D’Andrea che racconta l’incontro di due donne all’uscita di una discoteca, che ripercorreranno oniricamente le loro vite.
Il 2016 apre a gennaio con “Appassionate stelle” di Gabriele La Porta e Enzo Garramone, con Gabriele La Porta, Enzo Garramone, Flavia Colagioia (soprano) e la direzione musicale di Cristian Nevola. Gabriele La Porta mette in scena l’amore raccontato a suo modo, con la veemenza e la passione che lo hanno contraddistinto da sempre. Si prosegue con il testo di Matteo Cirillo “Aspettando una chiamata”, spettacolo terzo classificato al Concorso Corti Teatrali 2014, e con la trasposizione teatrale, voluta da Barbara Scoppa, del testo filosofico-sociologico “Cattivi pensieri” di Susanna Schimperna. Febbraio si apre, dal 3 al 7, con Giuseppe Argirò, che porta in scena “Statale 106”, un viaggio verbale che percorre e descrive la Calabria come una regione segreta, misteriosa e arcana in cui prendono vita figure e personaggi senza tempo. E il dialetto calabrese originario, alternato con un italiano conquistato come una lingua straniera adatta solo alla comunicazione ufficiale, denuncia un luogo dominato dal potere di pochi che ottengono autorità e fama a discapito di altri esseri umani.
Con la regia di Paolo Triestino dal 9 al 21 febbraio, in Prima Romana, sarà di scena il testo di Mirella Taranto “Ogni volta che guardi il mare”, con Federica Carruba Toscano, la storia vera di una donna che diventa madre, e mette in discussione tutta la sua vita. Per non portare la figlia a visitare suo padre in carcere subisce la scomunica della famiglia ed ̄ costretta a fuggire con la bambina diventando una testimone di giustizia in un esilio di anni. L’intenso testo di Sergio Gallozzi interpretato da Galliano Mariani con la regia di Christian Angeli, “Millennium bug”, approda a Lo Spazio dal 23 al 28 febbraio. Con l’aiuto della moglie il protagonista si appresta ad affrontare gli ultimi anni di vita che lo separano da una inesorabile condanna a morte. L’identità ̄ presto svelata: il personaggio ̄ Luca Coscioni e la SLA ̄ la sua condanna a morte. Tre notti: Natale, Capodanno, Epifania. Un universo sommerso e sconosciuto ai più, col buio prende vita in una piazza di Messina. Questo il tema di “Lei e Lei”, il testo di Giampiero Cicciò con Federica De Cola e Giampiero Cicciò in programma dal 1 al 6 marzo.
Dedicato a Sergio Endrigo, le “Canzoni in forma di nuvole” di Ennio Speranza, diretto e interpretato da Gianni De Feo, con al pianoforte Giovanni Monti, dall’8 al 13 marzo porta sul palco alcune tra le canzoni più belle di Endrigo (e non solo), tante piccole storie, frammenti di racconti immersi in atmosfere apparentemente contrastanti tra di loro eppure fluenti in un’unica onda emotiva. Silvio Laviano é autore e interprete di “Salvatore – favola triste per voce sola”, in scena dal 22 al 26 marzo con la regia di Tommaso Tuzzoli. Le ombre/personaggi accompagnano la vita di Salvatore dal giorno della sua nascita fino al giorno del suo trentesimo compleanno, in un vortice senza sosta. Che succederebbe se il mondo fosse omosessuale e l’eterosessualità fosse un’anomalia? Questa la domanda al centro del divertente testo scritto e diretto da Lucilla Lupaioli “Siamotuttigay”, con Alessandro Di Marco, Michela Fabrizi, Claudio Renzetti, Antonio De Stefano, Martina Montini, Giulia Paoletti, in scena dal 5 al 17 aprile. A chiudere la ricca stagione dello Spazio sarà “Frammenti di vite vissute” di Antonio La Rosa, dal 19 al 24 aprile, con Fabrizio Stefan, Carmen Landolfi, Francesco Di Giuseppe, Elena Annese, Vittorio Centrone, che ci racconta la condizione funambolica di ogni essere vivente, in equilibrio precario sul filo della vita, capace di trovare sempre un nuovo baricentro, magnifica forza che ognuno di noi possiede dentro sé.
Ma Lo Spazio sarà anche luogo di teatro per i più giovani, dal 3 febbraio al 4 maggio 2016 tutti i mercoledì, giovedì e venerdì alle 11 ̄ in programma il nuovo format multimediale dai “Promessi Sposi” curato da Luciano Roman, 38 incontri per 38 capitoli a cui gli studenti romani potranno partecipare attivamente. Altra novità la partnership con la Stella Azzurra che, con la sua Academy, si pone come obiettivo primario la preparazione dei propri atleti ad un futuro che vada oltre lo sport con un percorso formativo, che permetta all’atleta di traslare il proprio linguaggio del corpo e la sua naturale fisicità attraverso strumenti multifunzionali, per educare, insegnare e far comprendere nuove forme di comunicazione.
Da non dimenticare poi la “Spazioteca”, bar e piccolo book shop per rispondere alle diverse esigenze che si presentano nei vari orari della giornata ma anche luogo di cultura, incontri letterari e reading. E la domenica mattina Lo Spazio proporrà il “Book Brunch”, un incontro letterario con un autore che presenterà il suo nuovo libro e un piccolo mercatino del libro con titoli in offerta. All’iniziativa farà da contorno l’offerta gastronomica di un brunch con prodotti di produzione artigianale e a km 0.
Teatro Lo Spazio, Via Locri, 42 Roma 0677076486 0677204149
info@teatrolospazio.it