FEDRA – diritto all’amore Con Galatea Ranzi

MERCOLEDI’ 22 LUGLIO 2015

ANTIQUARIUM, ARCO DI MALBORGHETTO (Roma)
Via Flaminia km 19,4 in direzione Terni, altezza stazione RomaNord/Sacrofano

SCHEGGE DI MEDITERRANEO “FEDRA – diritto all’amore”
Con Galatea Ranzi
Testo originale di Eva Cantarella
Regia e immagini Consuelo Barilari
Consulenza drammaturgica e testi greci di Marco Avogadro
Musiche Andrea Nicolini

Il 22 Luglio all’Arco di Malborghetto a Roma, nell’ambito della XVI Edizione Teatri di Pietra del Lazio, andrà in scena FEDRA. DIRITTO ALL’AMORE, produzione del Festival dell’Eccellenza al Femminile – Compagnia Schegge del Mediterraneo con la regia di Consuelo Barilari, testo originale di Eva Cantarella, scritto appositamente per l’edizione 2013 del Festival dell’Eccellenza al Femminile di Genova. A interpretare il ruolo di Fedra è la straordinaria Galatea Ranzi (Premio Ubu e Premio Eleonora Duse).
“La Nuova Fedra nella trasfigurazione della morte – afferma Consuelo Barilari – diventa simbolo della libertà e paladina del Diritto universale all’Amore. Ella nasce dal cambiamento, ovvero dalle ceneri della Fedra prigioniera della classicità. Il risultato è un’operazione molto attuale. Nel tentativo di visualizzare emotivamente l’interiorità dell’eroina tragica di Euripide, si raccolgono i retaggi della più moderna visione poetica della classicità. La tecnica delle proiezioni e del multimediale supporta la drammaturgia del testo classico con un nuovo livello di linguaggio che si intreccia e si compenetra con la parola”.
Quella interpretata da Galatea Ranzi è una Fedra profondamente moderna. L’eroina del greco, moglie in seconde nozze di Teseo e travolta dalla passione fatale per il giovane figliastro Ippolito, diviene in questa trasposizione una donna consapevole, tormentata, ribelle e determinata nella trasgressione, pronta a sfidare, nella ricerca della libertà, la condanna della famiglia e della società. Un personaggio dirompente e profondo, capace di rompere gli schemi e l’ordine della patriarcale, pur nel terribile tormento mentale. Riemersa da un passato millenario, Venere dalle acque profonde del Mediterraneo, la nuova Fedra non è prigioniera di una predestinazione divina. Passione e intelligenza spingono la “luminosa”, questo il significato letterale del nome, a trasgredire: il cambiamento rappresenta l’esigenza primaria cui risponde con il proprio istinto. Non meno moderna e dirompente della scrittura è la messa in scena ideata dalla regista Consuelo Barilari, Direttore Artistico del Festival dell’Eccellenza al Femminile, che si ispira all’atmosfera del cinema “noir” e che colloca Fedra, l’eroina di Euripide, in un’altra dimensione, creando un nuovo immaginario stile anni Sessanta, tra raffinatissime toilettes e pettinature platinate. Bellissima e misteriosa, amata e rispettata, Fedra ha fama, ricchezza, potere, è una diva, tormentata, forte e al contempo fragile, rimandando a personaggi come Jacqueline Onassis, Grace Kelly, Maria Callas. Ispirandosi all’atmosfera misteriosa del film Phedra di Jules Dassin (1961), lo spettacolo rompe lo schema temporale della storia e la scena si apre quando il fatto è già avvenuto: Ippolito è appena morto in un brutale incidente di macchina e scomparso tra i flutti dell’oceano. Fedra rivive in un tormentato flash-back tutta la vicenda, prigioniera di uno spazio scenico delimitato da un ambiente essenziale, costruito utilizzando immagini filmiche, video scenografie, “emotional video”. Le sovrapposizioni visive e sonore, che si fondono con la recitazione, permettono a Fedra di immedesimarsi nei vari personaggi della tragedia. In scena oggetti, simbolo d’amore e morte, realizzati come installazioni d’Arte: un sofà ispirato a Savinio e una vasca da bagno in ghisa, originale del 1912. Fedra intravede attorno a sé i fantasmi dei personaggi del dramma, confonde la propria immagine in un gioco di luci e ombre, tra Mito e contemporaneità.

Inizio spettacoli: h 21,15

Biglietto: 12 euro intero – 10 euro ridotto

Per info e prenotazioni:
tel. whatsapp 327 9473893

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