Dal 10 febbraio al Teatro dell’Opera di Roma è tornato uno dei balletti più celebri ed apprezzati di tutti i tempi, Il lago dei cigni. Lo spettacolo, che conta il maggior numero di repliche sul palcoscenico del Costanzi, si protrarrà fino al 20 febbraio. Si tratta della elegante e fortunata versione creata da Galina Samsova nel 1996 per lo Scottish Ballet.
Nel cast l’atteso ritorno di Irina Dvorovenko, che si esibirà con José Manuel Carreño, entrambi primi ballerini dell’American Ballet Theatre. Nelle repliche la giovane Alessandra Amato, uno dei diamanti della compagnia capitolina, si alternerà con due principi fuoriclasse, Igor Yebra e Robert Tewsley.
Tra i divertissement di corte e il lirismo degli atti bianchi musicati da Pëtr Il’ičČajkovskij, Il lago dei cigni narra la struggente favola d’amore tra il giovane Siegfried e la bella principessa Odette, trasformata in cigno dal perfido mago Von Rothbart, così da renderla sua prigioniera. L’amore eterno riuscirà però a rompere l’incantesimo. È proprio questo contrasto tra bianco e nero che non smette di affascinare il pubblico, facendo registrare al botteghino una serie lunghissima di “tutto esaurito”.