In questi giorni, fino al 31 dicembre, al Museo della Chiesa di S. G. Battista dei Fiorentini, in piazza dell’Oro a Roma, è possibile visitare un’interessantissima mostra sull’arte africana, con oltre cento opere pittoriche di noti autori africani.
Il ricavato della vendita sarà finalizzato a progetti di sviluppo: la costruzione di una scuola al villaggio di Moutourwa in Camerun ( Silenziosi operai della Croce) e la costruzione di una struttura di accoglienza per i ragazzi di strada a Kinshasa (Missionari comboniani).
Allo stesso tempo rappresenta una grande occasione per conoscere da vicino un’arte pregiata che, dalle antiche rappresentazioni rupestri all’arte dei cacciatori, a quella dei pastori, si è a poco a poco consolidata nei secoli in moderne espressioni artistiche pur conservando le variegate originali valenze culturali, che profondamente hanno influenzato la pittura occidentale del XX secolo.
Si potrebbero così cogliere elementi di confronto tra l’odierna arte africana di Henry Soku e quella di Henri Matisse, per riconoscere un’integrazione tra momenti espressivi correnti, a testimonianza di quell’impalpabile filo immateriale che percorre mente e cuore di uomini destinati a vivere una comune vita sullo stesso pianeta.