Raccogliere la dimensione dell’economia radicata sul territorio. Incontrare le necessità delle piccole e medie imprese. Non assecondare la logica delle attività concentrate e dominanti. Creare una “casa dell’artigianato”. Non solo parole ma fatti. E così un premio speciale è andato, come ogni anno dal 2003, nella giornata del 29 novembre, a 30 artigiani romani, attivi da 30 anni. Impegnati a diffondere l’artigianato romano, il “Made in Rome”, nel mondo. Impegnati a rinforzare l’identità e le tradizioni della Capitale dove non mancano Centri di Formazione Professionali e Scuole d’Arte e dei Mestieri.
I premi sono stati conferiti ai Musei Capitolini dal sindaco Gianni Alemanno e dall’assessore alle Attività Produttive, Davide Bordoni.
Un’apposita commissione ha scelto, in base a varie caratteristiche, i “30 Maestri dell’Artigianato”. Sono state premiate professioni antiche (pasticciere, confettiere, fabbricante di ombrelli di arredo, marmista, panificatore) che nonostante i cambiamenti e le evoluzioni sociali hanno mantenuta intatta la richiesta. Ma sono state premiate anche professioni “meno note”, come il “creatore di soldatini”, il “bottonaio”, il “riparatore di bilance” e la “creatrice di biancheria personalizzata per yacht di lusso”. Il Premio Speciale è andato all’orafo Giuliano Ansuini la cui tradizione, tramandata da padre in figlio, ha “occupato” ben sei generazioni.