Dal capolavoro comico di Neil Simon alla regia di Francesco Tavassi. Dal cinema al teatro. Dal maschile al femminile. Da Walter Matthau e Jack Lemmon a Mariangela D’Abbraccio e Emanuela Kustermann.
Era il 1968 quando la coppia Mattahu-Lemmon, perfetta e affiatata icona del cinema americano, indossa i panni di Oscar Madison e Felix Ungar, nella commedia “La strana coppia”. Una pièce vivace e spumeggiante che 32 anni dopo ottiene il diciassettesimo posto nella classifica delle migliori cento commedie americane di tutti i tempi. Ed è proprio dal 23 novembre e fino al 5 dicembre che “La strana coppia”, questa volta formata dal binomio D’Abbraccio- Kustermann, regaleranno, in un contesto tutto femminile, questo capolavoro di divertimento intelligente, al pubblico del Teatro Ghione.
Le voci dei due attori americani risuonano ancora, nonostante l’età della pellicola, in quelle esilaranti battute del tipo: “Tutto quello che fai mi irrita. E quando non ci sei mi irrito pensando a quello che farai quando torni”, ma è solo per un attimo. Il tempo di un sipario che si alza e di due attrici, sul palcoscenico italiano, che sanno sfruttare ogni opportunità comica senza remore intellettuali in uno scambio di vicende attuali e di battute senza respiro.