Vi ricordate la legge finanziaria che tagliava la cultura a Roma, ma non solo, e che metteva a rischio l’offerta culturale del 2011?
Bene ora le istituzioni culturali hanno deciso di scioperare in segno di protesta.
A lanciare l’iniziativa è stato Umberto Croppi, Assessore alle politiche culturali e alla comunicazione del Comune di Roma, con Federculture a Anci, per dare vita ad uno sciopero senza precedenti.
Il 12 novembre la cultura chiude i battenti per manifestare il suo disaccordo contro la manovra finanziaria prevista per il settore.
E’ la prima volta che musei, biblioteche, istituti culturali chiuderanno le loro porte, e questo non avverrà solo a Roma ma in tutta Italia.
La manifestazione è intitolata “12 novembre 2010: porte chiuse, luci accese sulla cultura”. Aderirà alla mobilitazione anche il Fondo Ambiente Italiano ed aziende del settore.
Si è visto, da poco, il cinema scioperare nel red carpet del Festival del Cinema di Roma ora ci pensano anche i musei. Speriamo che chi di dovere si renda conto che stanno tagliando le gambe a uno dei settori che è in grado di risollevare l’economia del paese.