Vi è mai capitato di fare una passeggiata per la capitale senza poter fare a meno di pensare: “ Quanti colori ha questa strada!”
Color fragola, arancio acceso sono sono alcune delle tonalità che si possono trovare nelle facciate dei palazzi romani. Questo nei migliori dei casi, ce ne sono altri in cui i palazzi sono bicolore ed è facile scambiarli per il costume di arlecchino.
A Roma ci sono interi complessi che sono stati rintinteggiati senza tener conto del contesto storico dove sono stati costruiti ma soprattutto senza prendere in considerazioni i materiali di fabbricazione.
Ora finalmente questo “scempio” avrà fine, è pronta una delibera che estenderà la tutela delle facciate non solo nel centro ma in tutta la capitale.
Secondo il delegato del sindaco al centro storico Dino Gasperini è «E’ la prima grande operazione culturale di recupero del decoro e della bellezza delle facciate degli edifici più importanti del mondo».
Il merito dell’iniziativa è dell’architetto Marcella Morlacchi che ha creato un metodo per la tutela del paesaggio urbano.
A novembre verrà nominata una commissione, formata dai più grandi esperti italiani non solo di restauro ma anche di recupero cromatico delle facciate, architetti e professori universitari di estetica della città. In questo modo come ha affermato l’architetto Morlacchi «l’opera che si vuole mettere in atto è volta alla salvaguardia dell’immagine urbana nei suoi due parametri fondamentali: il colore dei suoi muri e il decoro degli spazi cittadini, nel verde e nell’arredo. Fondamentale è quindi la scelta del colore “giusto” da applicare sulle superfici murarie degli edifici della città storica e sulle due parti dell’apparato architettonico».